Il Mondiale in mano
Fra pochissimi giorni ci sarà la prima palla a due del Mondiale di Cina 2019.
Giannis Antetokounmpo, Nikola Jokic, Marc Gasol, Rudy Gobert.
Sono solo alcuni dei nomi dei giocatori che proveranno, con le loro Nazionali, a dare l’assalto al titolo Mondiale e scalzare dal gradino più alto del podio Team USA. La squadra statunitense si presenta al mondiale con una lista incredibile di defezioni, ma anche con coach Gregg Popovich alla sua guida, affiancato da Steve Kerr, Lloyd Pierce e l’allenatore di Villanova Jay Wright. All Star veri, pur se in panchina.
Non solo USA, Serbia, Spagna, Grecia e Francia, però.
Da squadre materasso a squadre ostiche, il mondiale potrebbe riservare sorprese e pronostici sovvertiti.
32 squadre, un unico sogno.
Non esiste Mondiale senza una vera e propria Guida. Tutti i giocatori, tutte le squadre, tutti i gironi.
La stella di ogni squadra, un pronostico su dove ogni squadra si fermerà nella competizione e, soprattutto, il calendario completo della prima fase.
Otto gironi. Otto coraggiosi che si sono spinti nei meandri dei nomi impossibili nigeriani, nel vasto mondo di squadre mai sentite e che si sono immersi nei talentuosi serbi, hanno prodotto un lavoro che è solo da stampare e appendersi vicino al PC, perché in questa guida c’è veramente tutto, tutto, sul mondiale di Cina.
Buon divertimento.
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Girone A
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Calendario
Girone A
Cina
Venezuela
Polonia
C. D’Avorio
Il Girone A, che si giocherà nella Wukesong Sport Arena della capitale Pechino, è probabilmente il meno “blasonato” della competizione ma le 4 squadre protagoniste avranno comunque la possibilità di farci divertire.
Matteo Puzzuoli
Cina
OVERVIEW
La Cina non è solo uno dei mercati emergenti per la NBA e per la pallacanestro internazionale ma è anche un movimento cestistico in forte ascesa. Il Mondiale da padrona di casa sarà una grande occasione per vedere su grandi palcoscenici il giovane Qi Zhou, faro della squadra, accompagnato dai solidi bracci destri Abudurexiti e Shuo Fang e Yi Jianlian. I cinesi giocano un basket molto dinamico, leggero e spensierato, basato su transizione e molto tiro da tre punti (oltre il 37% nelle qualificazioni su quasi 26 tentativi a partita).

LA STELLA
Qi ZHOU: scelto alla 46 dagli Houston Rockets nel 2016, il centro 23enne è la punta di diamante degli Xinjiang Flying Tigers e della Nazionale cinese. Alto 216 cm, nelle tre partite giocate nelle Qualificazioni ha dominato con oltre 25 punti e 10 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Colpisce molto la sua agilità e velocità su entrambi i lati del campo; inoltre, nonostante l’assenza di una vigorosa muscolatura, grazie alle sue braccia interminabili potrebbe essere molto difficile per gli avversari segnare al ferro contro di lui.
IL ROSTER
– Shuo Fang: G, 1991, Beijing Ducks (Cina)
– Xiaochuan Zhai: A, 1992, Beijing Ducks (CIna)
– Rui Zhao: G, 1996, Guandong Southern Tigers (Cina)
– Qi Zhou: C, 1996, Xinjiang Flying Tigers (Cina)
– Abudushalamu Abudurexiti: A, 1996, Xinjiang Flying Tigers (Cina)
– Zhelin Wang: C, 1994, Fujian Xunxing (CIna)
– Jiwei Zhao: G, 1995, Liaoning Flying Leopards (Cina)
– Minghui Sun: G, 1996, Zhejiang Guangsha Lions (Cina)
– Kelanbaike Makan: G, 1993, Xinjiang Flying Tigers (Cina)
– Ren Junfei: A, 1994, Guandong Southern Tigers (Cina)
– Jianlian Yi: C, 1987, Guandong Southern Tigers (Cina)
– Guo Ailun: G, 1994, Xinjiang Flying Tigers (Cina)
COACH: Nan Li
PRONOSTICO
SECONDO TURNO: Escludendo eventuali sconfitte contro le meno quotate Venezuela e Costa D’Avorio, Polonia-Cina sarà la sfida per il primo posto del Girone A. Poi, ecco, nella fase successiva la questione si fa molto complicata per i padroni di casa contro due tra Russia, Argentina o Nigeria…
Venezuela
OVERVIEW
Dopo aver messo dietro nelle Qualificazioni anche il Brasile, il Venezuela di coach Francisco Duro è incredibilmente ai Mondiali. Squadra a trazione posteriore (l’unico vero centro è Graterol, alto 208 cm e con mani da “muratore”), i sudamericani giocano coralmente (ben 7 giocatori nelle qualificazioni hanno segnato almeno 10 punti a partita), eseguendo bene i pochi schemi previsti nel game-plan. Peccato per la pessima mira al tiro (26% da oltre i 6.75 e 61% ai liberi), la quale facilita notevolmente il lavoro delle difese avversarie.

LA STELLA
Néstor COLMENARES: nonostante il grande equilibrio dell’attacco dei Vinotintos, Colmenares è l’uomo che toglie le castagne dal fuoco nei momenti più delicati. Fisico possente, nelle Qualificazioni ha viaggiato a oltre 11 punti e 7 rimbalzi di media. Gioca in tre ruoli (da guardia ad ala forte) e, nel suo bagaglio tecnico, spiccano le penetrazioni poderose in area e il gioco in post-basso. Sul tiro, da tutte le distanze, ha ancora molto da lavorare.
IL ROSTER
– Josè Vargas: G/A, 1982, Guaros De Lara (Venezuela)
– Gregory Vargas: G, 1986, Maccabi Haifa (Israele)
– Pedro Chourio: G, 1990, Trotamunos (Venezuela)
– Miguel Ruiz: A, 1991, Libertad Sunchales (Venezuela)
– Néstor Colmenares: A, 1988, Guaros De Lara (Venezuela)
– Jhornan Zamora: G, 1989, Evreux (Francia)
– Luis Miguel Bethelmy: A, 1987, Guaros De Lara (Venezuela)
– Windi Graterol: C, 1987, Brasilia (Brasile)
– Dwight Lewis: A, 1988, Trotamunos (Venezuela)
– Tony Perez: C, 1994, Ole Miss Rebels (USA)
– Michael Carrera: G, 1993, South Carolina Gamecocks (USA)
– Heissler Guillent: G, 1986, Guaros De Lara (Venezuela)
COACH: Francisco Hermano Duro
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: Salvo miracoli, il passaggio alla seconda fase resta un miraggio per i sudamericani. Ma mai dire mai nel basket, soprattutto in un Girone A senza un vero top team.
Polonia
OVERVIEW
La Polonia torna a giocare il Mondiale dopo oltre 50 anni dalla sua ultima apparizione e parte sulla carta da favorita del Girone A. Il roster a disposizione di coach Mike Taylor è intrigante soprattutto per quanto riguarda il reparto guardie: la coppia Slaughter-Waczynski (senza sottovalutare l’impatto di Ponitka in uscita dalla panchina), infatti, garantisce affidabilità da oltre l’arco e pericolosità penetrando in area. Il punto debole della squadra è sicuramente l’assenza di centimetri sotto i tabelloni; stante l’assenza di Gortat e Lampe, l’unico vero centro a roster è l’intrigante ma ancora acerbo 18enne Balcerowski, alto 215 cm. Per questo motivo, i polacchi dovranno cercare di correre in contropiede ed aprire il campo, sfruttando così l’ampio pacchetto di tiratori a disposizione.

LA STELLA
A.J. SLAUGHTER: il prodotto di Western Kentucky, con passaporto polacco, è il giocatore con più caratura internazionale della formazione di coach Taylor. Molto preciso da oltre l’arco (53% da tre nelle Qualificazioni), sa anche far correre bene i compagni in transizione servendoli con precisione (quasi 5 assist smazzati a partita). Dal suo estro e dalla sua capacità di generare attacco dipenderà molto del cammino della Polonia in questa competizione.
ROSTER
– Aleksander Balcerowski: C, 2000, Herbalife Gran Canaria (Spagna)
– Damian Kulig: A/C, 1987, Pierniki Torun (Polonia)
– A.J. Slaughter: G, 1987, ASVEL Villeurbane (Francia)
– Aaron Cel: A, 1987, Cukier Torun (Polonia)
– Kamil Laczinksky: G, 1989, Wloclwek (Polonia)
– Michal Sokolowski: G, 1993, Zielona Gora (Polonia)
– Dominik Olejniczak: A/C, 1996, Ole Miss Rebels (USA)
– Kryzysztof Sulima: A/C, 1990, Pierniki Torun (Polonia)
– Adam Hrycaniuk: A, 1984, Zielona Gora (Polonia)
– Mateusz Ponitka: G, 1993, Zenit San Pietroburgo (Russia)
– Adam Waczynski: G, 1990, Unicaja Malaga (Spagna)
– Lukasz Koszarek: G, 1984, Zielona Gora (Polonia)
COACH: Mike Taylor
PRONOSTICO
SECONDO TURNO: Il match più importante per la Polonia nei gironi sarà lo scontro con i padroni di casa della Cina ed è lì che, teoricamente, si giocherà il primo posto del girone. La medaglia resta comunque un’utopia, così come i quarti di finale.
Costa D’Avorio
OVERVIEW
La Costa D’Avorio raggiunge il Mondiale come terzo miglior team nelle qualificazioni Africani dopo un girone di ritorno straordinario. Già essere in Cina per loro è una festa assoluta e se magari riuscissero a cavare anche una vittoria, beh, sarebbero ancor più beniamini nazionali. Il roster a disposizione dell’italiano coach Paolo Povia è composto da giocatori alti (6 giocatori superano i 206 cm) e tosti fisicamente, non esplosivi ma molto grintosi. Ecco, dal punto di vista della tecnica individuale, per usare un eufemismo, non sono proprio i più temibili della competizione.

LA STELLA
Deon Marshall THOMPSON: è l’unico giocatore degli ivoriani con esperienza ad alto livello internazionale (attualmente è nel roster dell’Unicaja Malaga e in passato, tra le altre, ha fatto parte di Bayern Monaco, Alba Berlino, Stella Rossa e Zalgiris Kaunas). Thompson, grazie alle origini africane del nonno, ha ricevuto il passaporto ivoriano solo pochi mesi fa. Alto 203 cm, ha un fisico potente e notevole capacità di finire al ferro. Il tiro da tre punti non è pervenuto nel suo bagaglio tecnico, così come una buona precisione a cronometro fermo (pessimo 57% stagionale, in linea con i suoi non eccelsi specialisti compagni di nazionale).
ROSTER
– Guy Landry Edi: G, 1989, Chalons Reims (Francia)
– Mohamed Déba Kone: C, 1981, Chorale De Roanne (Francia)
– Souleyman Diabate: G, 1987, Nancy (Francia)
– Deon Marshall Thompson: A, 1989, Unicaja Malaga (Spagna)
– Noe-Charles Abouo: G, 1990, ADA Blois Basket 41 (Francia)
– Bryan Pamba: G, 1992, Orleans (Francia)
– Louri Frejus Zerbo: C, 1989, Bourg en Bresse (Francia)
– Vafessa Fofana: G, 1992, Cholet (Francia)
– Bali Coulibaly: A, 1995, La Rochelle (Francia)
– Tiegbe Bamba: A, 1991, C’ Chartres (Francia)
– Baru Adjehi: C, 1992, College of Charleston (USA)
– Louis Cyrille Jean Benoit A Sie: G, 1999, Free Agent
COACH: Paolo Povia
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: Come per i venezuelani, anche per loro la qualificazione agli ottavi è molto complicata. Ma, anche per gli africani, mai sottovalutare il cuore des Élefants…
Girone B
Argentina
Russia
Corea
Nigeria
Il girone B, le cui partite si giocheranno allo Wuhan Sports Centre, sulla carta sembra avere la classifica già scritta: Argentina favorita, Nigeria subito dietro, Russia destinata al ruolo di comparsa, e Sud Corea fanalino di coda. Vedremo se i pronostici verrano rispettati.
Riccardo Mele
Argentina
OVERVIEW
Non è una tra le versioni più competitive degli ultimi anni, sono passati i tempi della Generación Dorada, ma resta comunque un roster di tutto rispetto. Completi in tutti i ruoli, mixano esperienza e talento. La batteria di piccoli è di primissimo livello, con la coppia madridista Campazzo-Laprovíttola a comandare le operazioni e Vildoza pronto dalla panchina. Più quantità che qualità, invece, nel reparto lunghi, con Scola (alla soglia dei 40) destinato a fare da chioccia ai giovani Caffaro, Gallizzi e Delía.

LA STELLA
Facundo CAMPAZZO: il folletto di Córdoba è la punta di diamante dei sudamericani. Reduce da una straordinaria stagione col Real Madrid, ha mantenuto lo stesso rendimento anche con la Nazionale. Ha chiuso le qualificazioni con ben 8 assist di media a partita, conditi con 12.8 punti (46.2% da 2 e 33.3% da 3), 3.3 rubate e un clamoroso +21.8 di plus/minus. Metronomo della squadra, tutte i palloni pesanti passeranno per le sue mani.
ROSTER
– Luca Vildoza: G – 1995 – Kirolbet Baskonia Vitoria-Gasteiz (Spagna)
– Facundo Campazzo: G – 1991 – Real Madrid (Spagna)
– Nicolás Laprovíttola: G – 1993 – Real Madrid (Spagna)
– Lucio Redivo: G – 1994 – Cafés Candelas Breogán (Spagna)
– Máximo Fjellerup: G – 1997 – San Lorenzo de Almagro (Argentina)
– Nicolás Brussino : G/A – 1993 – Basket Zaragoza 2002 (Spagna)
– Patricio Garino: A – 1993 – Kirolbet Baskonia Vitoria-Gasteiz (Spagna)
– Gabriel Deck: A – 1995 – Real Madrid (Spagna)
– Tayavek Gallizzi: A/C – 1993 – Regatas Corrientes (Argentina)
– Luís Scola: C – 1980 – Shanghai Sharks (Cina)
– Marcos Delía: C – 1992 – Joventut Badalona (Spagna)
– Augustín Caffaro: C – 1995 – San Lorenzo de Almagro (Argentina)
COACH: Sergio Hernández, 1963
PRONOSTICO
QUARTI DI FINALE: non sono certo la Generación Dorada, il cui unico reduce è l’eterno Scola, ma hanno sicuramente le carte in regola per fare molto bene. Difficilmente andranno a medaglia.
Russia
OVERVIEW
Pare impossibile che l’assenza di un solo giocatore possa cambiare le sorti di un’intera squadra, ma qui si parla di Aleksey Shved. Senza il suo miglior realizzatore (e tra i migliori realizzatori d’Europa in assoluto) la Russia perde un giocatore che potenzialmente ha 30 punti a partita nelle mani. Quello russo resta comunque un roster di tutto rispetto, fatto di giocatori di grandissima esperienza e di indubbio talento, ma rimane la sensazione che manchi qualcosa.

LA STELLA
Andrey VORONTSEVICH: stante l’assenza di Shved, lo scettro passa al lungo del CSKA. In una squadra composta da ottimi giocatori di sistema, ma priva della punta di diamante, il centro 32enne ha dimostrato durante le qualificazioni di poter ancora dire la sua. Miglior rimbalzista dei suoi (6.8 carambole a partita), è stato anche il 2°(!) miglior passatore (5 assist a gara) e ha tenuto un incredibile (per un centro di 2.07 m) percentuale da 3 punti (40.9%). Aggiungiamo anche 1 stoppata a partita e un plus/minus di 14.3.
ROSTER
– Semёn Antonov: A – 1989 – CSKA Moscow (Russia)
– Evgeny Baburin: G – 1987 – Nizhny Novgorod (Russia)
– Vitaly Fridzon: G – 1985 – Lokomotiv Kuban (Russia)
– Vladimir Ivlev: A/C – 1990 – Lokomotiv Kuban (Russia)
– Sergej Karasëv: G/A – 1993 – Khimki Moscow Region (Russia)
– Mikhail Kulagin: G – 1994 – CSKA Moscow (Russia)
– Nikita Kurbanov: A – 1986 – CSKA Moscow (Russia)
– Grigory Motovilov: G – 1998 – Spartak-Primorye (Russia)
– Andrej Sopin: G – 1997 – MBA Moscow (Russia)
– Evgeny Valiev: A – 1990 – Khimki Moscow Region (Russia)
– Andrey Vorontsevich: A – 1987 – CSKA Moscow (Russia)
– Andrey Zubkov: A – 1991 – Zenit St. Petersburg (Russia)
COACH: Sergej Bazarevič, 1965
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: sul pronostico dei russi pesano le assenze importanti. Per quanto squadra sempre rognosa, difficilmente avranno la meglio su Argentina e Nigeria.
Sud Corea
OVERVIEW
I coreani hanno disputato delle ottime qualificazioni, chiudendo sia il girone della prima fase che quello della seconda al 2° posto (curiosamente sempre dietro alla Nuova Zelanda), perdendo complessivamente solo 4 partite su 18. Il roster, però, non è tra i più competitivi del Mondiale: i coreani sono una squadra “piccola”, con soli 4 giocatori sopra i 2m, e sicuramente soffriranno contro squadre molto più fisiche come Russia e sopratutto Nigeria. Allontanare il gioco dal pitturato e sfruttare il contropiede sono le armi a disposizione.

LA STELLA
Ricardo RATLIFFE: naturalizzato coreano un anno fa, e conosciuto in patria con il nome di Gun-ah Ra, il nativo di Hampton (Virginia) ha letteralmente trascinato i suoi alla qualificazione. Ala/centro di 203cm per oltre 110kg, è stato, insieme al giapponese Fazekas, il dominatore dei gironi di qualificazione asiatici. Ha chiuso con 26.7 punti (2°), 12.5 rimbalzi (1°), 1.7 stoppate (5°), 33.5 minuti (3°), 8 doppie-doppie (1°). Il destino della Sud Corea è praticamente in mano sua.
ROSTER
Jun-yong Choi: A – 1994 – Seoul SK Knights (Sud Corea)
Hoon Heo: G – 1995 – Busan KT Sonicboom (Sud Corea)
Hyogeun Jeong: A – 1993 – Inchon ET Land Elephants (Sud Corea)
Sang-jae Kang: C – 1994 – Inchon ET Land Elephants (Sud Corea)
Jong-gyu Kim: C – 1991 – Changwon LG Sakers (Sud Corea)
Sun-hyung Kim: G – 1988 – Seoul SK Knights (Sud Corea)
Daesung Lee: G – 1990 – Ulsan Mobis Phoebus (Sud Corea)
Jung-hyun Lee: A – 1987 – Jeonju KCC Egis (Sud Corea)
Seoung-hyun Lee: A/C – 1992 – Goyang Orions (Sud Corea)
Chan-hee Park: G – 1987 – Inchon ET Land Elephants (Sud Corea)
Ricardo Ratliffe: A – 1989 – Ulsan Mobis Phoebus (Sud Corea)
Hee-jong Yang: G/A – 1997 – Anyang KGC (Sud Corea)
COACH: Hur Jae, 1965
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: 12 giocatori su 12 provengono dal campionato coreano. Pare scontata l’eliminazione con 3 sconfitte su 3 nel girone. Obiettivo divertirsi e non prendere imbarcate.
Nigeria
OVERVIEW
Gli africani sono una squadra estremamente fisica e atletica, dove non manca comunque una buona dose di tecnica e, a differenza di altre Nazionali, non contano assenze di rilievo. Le qualificazioni sono filate via lisce (16 vittorie in 18 partite) e i nigeriani sono stati la squadra che ha segnato più punti (89.4 a partita), ha la miglior percentuale dal campo (48.2%), da 3 punti (34.9%) e ai liberi (73.8%), ha distribuito più assist (19.5) e rubato più palloni (10.8). Hanno inoltre chiuso terzi nei rimbalzi (43.3 a gara). Le premesse per fare molto bene ci sono tutte.

LA STELLA
Jordan NWORA: porta sulle spalle il peso di essere il figlio del coach (citofonare Brian Sacchetti), ma il ragazzo ha dimostrato che il posto da titolare se lo merita eccome. Ala piccola dal fisico importante (2.03 m per 102 kg) nelle qualificazioni è stato il migliore i suoi, collezionando cifre davvero notevoli: 21.7 punti (66.7% da 2, 34.5% da 3, 87.5% ai liberi), 8 rimbalzi, 2.7 assist, 2.3 rubate e 29.3 di plus/minus. Numeri importanti per un ragazzo che ha solo 21 anni.
ROSTER
Al-Farouq Aminu: A – 1990 – Orlando Magic (NBA)
Ike Diogu: A/C – 1983 – Shimane Susanoo Magic (Giappone)
Michael Eric: A/C – 1988 – Kirolbet Baskonia Vitoria-Gasteiz (Spagna)
Ike Iroegbu: G – 1995 – Lietkabelis Panevėžys (Lituania)
Chimezie Metu: A – 1997 – Austin Spurs (G-League)
Jordan Nwora: A – 1998 – Louisville Cardinals (NCAA)
Josh Okogie: G – 1998 – Minnesota Timberwolves (NBA)
Stanley Okoye: G/A – 1991 – Herbalife Gran Canaria (Spagna)
Ekpe Udoh: A/C – 1987 – Beijing Ducks (Cina)
Benjamin Uzoh: G – 1988 – Caballeros de Culiacán (Messico)
Vincent Nnamdi: G – 1996 – Stockton Kings (G-League)
Zanna Talib: C – 1990 – Ironi Nes Ziona (Israele)
COACH: Alexander Nwora, 1969
PRONOSTICO
QUARTI DI FINALE: i bookmakers li mettono tra le prime 8 e, viste le numerose assenze delle altre squadre, potrebbero davvero ottenere un piazzamento importante.
Girone C
II girone C andrà in scena nella città più importante del Sud della Cina, Guangzhou, all’interno del Guangzhou Gymnasium, struttura da 10000 posti a sedere. Il girone è abbastanza livellato verso il basso con la sola Spagna come compagine veramente di spicco, e la stessa Spagna non è poi la potenza che è stata negli anni passati. Dall’Italia però ci sarà almeno un occhio puntato su questo girone, perchè le due migliori affronteranno le migliori del gruppo D, gruppo in cui è inserita anche la nostra Nazionale.
Mikhail Laurenza
Spagna
OVERVIEW
Le Furie Rosse si presentano a questo Mondiale con un roster quasi totalmente rinnovato: Pau Gasol, Sergio Rodriguez, Juan Carlos Navarro, José Calderon e Felipe Reyes hanno salutato e gli ultimi rappresentanti della più grande dinastia cestistica europea, oltre al “nostro” Sergio Scariolo in panchina, sono il fresco campione NBA Marc Gasol insieme a Rudy Fernandéz e Ricky Rubio, affiancati da un manipolo di giocatori di talento (fra cui i fratelli Hernangomez) ed esperti gregari come il playmaker Quino Colom, protagonista delle qualificazioni con 13.7 punti di media. Assenti, fra gli altri, anche i due naturalizzati Ibaka e Mirotic

LA STELLA
Un oro mondiale, due ori europei, altrettanti argenti olimpici e da pochi mesi anche il tanto sognato anello NBA: la bacheca di Marc Gasol è talmente ricca da poter soddisfare chiunque, tranne lui, che ha deciso di tentare una (probabile) ultima corsa alla medaglia con la Nazionale, senza il fratello maggiore. L’unica volta in cui Marc giocò orfano di Pau non andò benissimo; erano gli Europei del 2013 in Slovenia e la Spagna venne affossata dai 32 punti di Tony Parker in semifinale. A differenza di quell’occasione però, oggi il centro dei Raptors è un giocatore più maturo, con una leadership consolidata e la capacità, rispetto a 6 anni fa, di essere letale anche dai 6.75
IL ROSTER
Quino Colom, G, 1988, Bahcesehir (Turchia)
Sergio Llull, G, 1987, Real Madrid (Spagna)
Pau Ribas, G, 1987, Barcellona (Spagna)
Ricard “Ricky” Rubio, G, 1990, Phoenix Suns (NBA)
Xavi Rabaseda, G, 1989, Gran Canaria (Spagna)
Rodolfo “Rudy” Fernandéz, G, 1985, Real Madrid (Spagna)
Juan Alberto “Juancho” Hernangoméz, A, 1995, Denver Nuggets (NBA)
Victor Claver, A, 1988, Barcellona (Spagna)
Pierre Oriola, A, 1992, Barcellona (Spagna)
Javier Beiran, A, 1987, Gran Canaria (Spagna)
Marc Gasol, C, 1985, Toronto Raptors (NBA)
Guillermo“Willy” Hernangomez, C, 1994, Charlotte Hornets (NBA)
COACH –Sergio Scariolo, 1961
PRONOSTICO
Quarti di finale: Il primo girone è piuttosto facile per gli spagnoli che, in caso di passaggio del turno, troveranno (toccando ferro) Italia e Serbia. Difficile pensare che possano migliorare il risultato del 2014, in cui vennero eliminati ai quarti dalla Francia per 65-52.
Portorico
OVERVIEW
Per la quarta volta consecutiva i boricua parteciperanno al campionato mondiale, dopo aver battuto l’Argentina nell’ultima giornata delle qualificazioni americane. Ai nastri di partenza mancheranno però il leader JJ Barea, Ricky Sanchez, ritiratosi dopo l’argento nei giochi panamericani in Perù e John Holland, squalificato per un anno dalla federazione dopo aver rifiutato la convocazione per motivi economici. Ecco allora che coach Eddie Casiano ha rispolverato per l’occasione Renaldo Balkman, aggiunto all’ultimo alla lista dei preselezionati. Il resto del roster è composto da ragazzi che giocano in vari campionati americani; l’obiettivo è quello di riuscire ad arrivare dietro la Spagna con un gruppo rinnovato e giovane. Occhio a Isaiah Pineiro, scelto dai Kings nell’ultimo Draft

LA STELLA
Un autentico giramondo, due se non più campionati all’anno tra Europa e Americhe (cosa del tutto usuale per gli atleti centroamericani), ma soprattutto il trascinatore di Porto Rico nelle qualificazioni: David Huertas sarà il leader di una squadra giovane in assenza dei già citati Barea e Holland e, se in giornata di grazia, potrebbe diventare inarrestabile. Buon tiratore dalla distanza (anche se ha chiuso le qualificazioni solo con il 30.8% da tre) è in grado di alternare giocate al ferro e gioco perimetrale con una certa facilità
IL ROSTER
Gary Browne, G, 1993, Ironi Ness Ziona (Israele)
Angel Rodriguez, G, Rio Grande Valley Vipers (USA)
Gian Clavell, G, 1993, Free Agent
David Huertas, G, 1987, Fuerza Regia Monterrey (Messico)
Javier Mojica, G, 1984, Capitanes de Arecibo (Porto Rico)
Ramòn Clemente, A, 1985, Club Ciclista Olimpico (Argentina)
Alexander Franklin, A, 1988, Piratas de Quebradillas (Porto Rico)
Devon Collier, A, 1991, Leones de Ponce (Porto Rico)
Isaiah Pineiro, A, 1995, Sacramento Kings (NBA)
Christhopher Brady, C, 1995, San Miguel Alab (Filippine)
Jorge Bryan Diaz, C, 1989, Toroso de Nuevo Laredo (Mexico)
Tyler Davis, C, 1997, Keflavik (Islanda)
COACH – Eddie Casiano, 1972
PRONOSTICO
Primo Turno: La prima partita contro l’Iran non dovrebbe presentare problemi, ma la vera sfida sarà quella contro la Tunisia, dove forse, gli africani hanno quel pizzico di esperienza e malizia in più
Iran
OVERVIEW
Terza apparizione consecutiva per Bahrami ed Haddadi che proveranno a gettare il cuore oltre l’ostacolo per regalare almeno una vittoria ai persiani, qualificatisi dietro ad Australia e Giappone nel girone orientale. Quasi tutti i giocatori provengono dal campionato locale, la maggior parte dei quali dal Bandar Imam Petrochemical. Nel roster troviamo anche l’americano Mike Rostampour, nell’ultima stagione fra le fila degli slovacchi del Prievidza e l’inglese naturalizzato Aaron Geramipoor, ex collegiale a Seton Hall

LA STELLA
Giocatore di culto per gli appassionati NBA di tutto il mondo, nonché primo iraniano ad esordire nella più importante lega professionistica al mondo, Hamed Haddadi, appena passato ai libanesi del Champville Sc dopo l’esperienza in Cina, ha giocato 5 gare di qualificazione contribuendo alla causa con 13.4 punti e 9.6 rimbalzi di media . A 34 anni è al terzo mondiale consecutivo, quanti quelli della sua nazionale. In patria e a Memphis è considerato un eroe… Ovviamente per motivi differenti
IL ROSTER
Rasoul Mozafarivanani, G, 1994, Free Agent
Hamed Hosseinzadeh, G, 1987, Free Agent
Benham Yakhchali, G, 1995, Bandar Imam Petrochemical Club (Iran)
Sajjad Mashayekhi, 1994, G, Naft Abadan (Iran)
Mohammad Hassanzandeh, A, 1990, Naft Abadan (Iran)
Mike Rostampour, A, 1991, Prievidza (Slovacchia)
Aaron Geramipoor, A, 1992, Free Agent
Mohammad Jamshidi, A, 1991, Bandar Imam Petrochemical Club (Iran)
Arman Zangeneh, A, 1993, Naft Abadan (Iran)
Samad Nikkah Bahrami, A, 1983, Petrochemical Bandar Imam Club (Iran)
Meisam Mirzaei, C, 1992, Free Agent
Hamed Haddadi, C, 1985, Champville SC (Libano)
COACH – Mehran Shahintab, 1966
PRONOSTICO
Primo turno: Difficile pensare che gli iraniani possano passare al turno successivo. La terza partecipazione consecutiva è già di per sé un successo.
Tunisia
OVERVIEW
Seconda partecipazione per i nordafricani guidati dal portoghese Mario Palma, head coach della nazionale dal 2016. I tunisini hanno staccato comodamente il pass per la Cina vincendo 10 delle 12 partite del proprio girone di qualificazione africano, trascinati dal classe ‘93 Omar Abada, playmaker del Saint-Chamond, squadra di Pro B francese. Abili arruolati i due leader tecnici ed emotivi della squadra, vale a dire Salah Mejri e il neo acquisto dell’Olimpia Michael Roll, che ha giocato anche tre partite di qualificazione. Dopo le zero vittorie del 2010, i biancorossi hanno stavolta la concreta possibilità di qualificarsi al girone successivo; la partenza con la Spagna però, non facilita di certo le cose

LA
STELLA
Salah Mejri ha appena concluso la sua quarta stagione ai Dallas Mavericks facendo registrare 3.9 punti e 3.6 rimbalzi di media poco più di 11 minuti di utilizzo. L’ex Real Madrid è uno dei tanti reduci del 2010 (Bem Romdhane e l’intramontabile Slimane fra gli altri) ed è senz’altro il miglior prodotto uscito dalla scuola cestistica tunisina. Grande intimidatore e più che discreto passatore, è il riferimento in mezzo all’area di una squadra che fa del tiro da fuori una delle sue armi principali: le speranze di qualificazione passano dalla sua presenza a rimbalzo su entrambi i lati del campo.
IL ROSTER
Omar Abada, G, 1993, Saint-Charmond Basket (Francia)
Mourad El Mabrouk, G, 1986, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Omar Mouhli, G, 1986, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Ziyed Chennoufi, G, 1988, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Nizar Knioua, G, 1983, Stade Nebeulien (Tunisia)
Michael Roll, G, 1987, Olimpia Milano (Italia)
Mohamed Hadidane, A, 1986, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Radhouane Slimane, A, 1986, Union Sportive Monastir (Tunisia)
Makrem Bem Romdhane, A, Fos Provence Basket (Francia)
Mohamed Abassi, C, 1991, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Mokthar Ghyaza, C, 1986, Etoile Sportive Radès (Tunisia)
Salah Mejri, C, 1987, Dallas Mavericks (NBA)
COACH – Mario Palma, 1950
PRONOSTICO
Secondo turno: le possibilità di qualificazione ci sono, l’Iran è sulla carta inferiore e Portorico è battibile. Sarebbe un trionfo per i tunisini
Girone D
Serbia
Italia
Filippine
Angola
Le gare del girone D si svolgeranno nel Foshan Lingnan Mingzhu gymnasium di Foshan, dotato di 8300 posti a sedere. L’Italia sarà impegnata contro Serbia, Filippine e Angola: se il primo posto nel girone sembra irraggiungibile dato l’incredibile talento a disposizione dei serbi, gli Azzurri potranno legittimamente puntare al secondo posto. Se i ragazzi di Sacchetti riusciranno a superare Filippine e Angola, ad attenderli ci sarà un secondo girone con le due qualificate del girone C, tra cui, verosimilmente, la Spagna.
Giandamiano Bovi
Serbia
OVERVIEW
La Serbia si trova al vertice dei più recenti power rankings, sopra gli USA. Il roster a disposizione di coach Djordjevic è praticamente al completo: unico assente sarà Milos Teodosic, fermato da un infortunio nel corso della preparazione al Mondiale. La palla sarà quindi gestita dall’ordinato Jovic e dall’astro nascente Vasilje Micic, uno dei migliori nella scorsa stagione di Eurolega. Bogdan Bogdanovic sarà la stella tra gli esterni e probabilmente il top scorer della squadra, ma ciò che davvero spaventa è il reparto lunghi: Jokic, Marjanovic e Milutinov si riveleranno una presenza difficilmente limitabile almeno nel primo girone. Le ali daranno difesa, consistenza e tiro da 3. Non convocato Nikola Kalinic del Fenerbahçe, che avrebbe potuto essere un’arma difensiva contro team USA.

LA STELLA
Se per le mani di Bogdanovic passeranno i tiri importanti, Nikola Jokic dovrà essere il metronomo della squadra. In particolare, la stella dei Nuggets avrà il compito di lanciare il contropiede subito dopo il rimbalzo difensivo, perché la Serbia ama giocare in transizione e ha tiratori e spaziature per rendersi mortifera in questa situazione. Quando le sfide si faranno più difficili, Jokic dovrà salire ulteriormente di livello, giocando anche molto post sotto canestro. Difficile pensare a una Serbia campione senza un torneo fantastico da parte di Nikola Jokic.
IL ROSTER
– Stefan Bircevic, A, 1989, Telekom Baskets Bonn (GER)
– Nemanja Bjelica, A, 1988, Sacramento Kings (USA)
– Bogdan Bogdanovic, G, 1992, Sacramento Kings (USA)
– Marko Guduric, G, 1995, Memphis Grizzlies (USA)
– Nikola Jokic, C, 1995, Denver Nuggets (USA)
– Stefan Jovic, G, 1990, BC Khimki Moscow (RUS)
– Vladimir Lucic, A, 1989, Fc Bayern Munchen (GER)
– Boban Marjanovic, C, 1988, Dallas Mavericks (USA)
– Vasilje Micic, G, 1994, Anadolu Efes (TUR)
– Nikola Milutinov, C, 1994, Olympiacos Piraeus (GRE)
– Marko Simonovic, A, 1986, KK Cedevita Zagreb (CRO)
– Miroslav Raduljica, C, 1988, Jiangsu Dragons (CHI)
COACH: Sasha Djordjevic
PRONOSTICO
Finale: “Se dovessimo incontrare gli USA, che Dio possa aiutarli”. Coach Djordjevic non nasconde un sorriso mentre lancia la dichiarazione più scottante di questo pre-mondiale. Non si tratta però di una semplice battuta. La Serbia ha le armi per vincere il Mondiale battendo anche la formazione americana. La nazionale è esperta, fisica e agguerrita. L’obiettivo minimo è salire sul podio, ma nessun serbo, ad oggi, firmerebbe per il secondo posto.
Italia
OVERVIEW
Da tempo immemore la nazionale italiana ha enormi lacune nel reparto lunghi. L’assenza di Melli, operatosi per una pulizia del ginocchio prima della sua nuova esperienza in NBA, non fa che aggravare la situazione. Al suo forfait, si aggiungono i problemi di Gallinari e Datome, che hanno saltato la fase cruciale della preparazione al Mondiale. Se battere la Serbia in queste condizioni pare un’impresa disperata, contro Filippine e Angola l’Italia rimane favorita e dovrà a ogni costo vincere. La prima partita contro le Filippine, il 31 agosto, sarà già decisiva. Superate alcune difficoltà iniziali, gli Azzurri potrebbero volare sulle ali dell’entusiasmo e sovvertire i pronostici che li vedono fuori dalle prime 10.

LA STELLA
Le incerte condizioni fisiche di Danilo Gallinari (operato per appendicite, ha saltato la fase cruciale della preparazione) e di Gigi Datome puntano molte responsabilità sulle spalle di Belinelli. Il giocatore degli Spurs sarà il leader offensivo designato, con o senza Gallinari. Per Marco, sarà fondamentale la costanza: non si possono sbagliare le partite con Angola e Filippine. E chissà che, con un suo exploit offensivo nel secondo girone, l’Italia possa sperare di raggiungere la fase finale…
IL ROSTER
– Awudu Abass, A, 1993, Germani Basket Brescia (ITA)
– Marco Belinelli, G, 1986, San Antonio Spurs (USA)
– Paul Biligha, C, 1990, Olimpia Armani AX Milano (ITA)
– Jeff Brooks, A, 1989, Olimpia Armani AX Milano (ITA)
– Luigi Datome, A, 1987, Fenerbahçe Istanbul (TUR)
– Amedeo Della Valle, G, 1993, Olimpia Armani AX Milano (ITA)
– Ariel Filloy, G, 1987, Reyer Venezia (ITA)
– Danilo Gallinari, A, 1988, Oklahoma City Thunder (USA)
– Alessandro Gentile, A, 1992, Movistar Estudiantes/Virtus Bologna (ITA)
– Daniel Hackett, G, 1987, CSKA Moscow (RUS)
– Amedeo Tessitori, C, 1994, Universo Trevisto Basket (ITA)
– Luca Vitali, G, 1986, Germani Basket Brescia (ITA)
COACH: Meo Sacchetti
PRONOSTICO
Secondo turno: La nazionale di Sacchetti non si presenta certo nelle migliori condizioni a questi Mondiali. Con Melli out e Gallinari e Datome privi di preparazione, sarà difficile superare il secondo girone, battendo una tra Serbia e Spagna. Uscire al primo girone sarebbe invece una grave disfatta, perché l’Italia parte in ogni caso favorita contro Angola e Filippine.
Filippine
OVERVIEW
Tra quattro anni le Filippine ospiteranno i Mondiali di basket insieme a Giappone e Indonesia. Il loro movimento cestistico è fondato sull’incredibile entusiasmo dei sostenitori, ma anche su un movimento giovanile in continua crescita. Detto questo, non saranno prospetti ma veterani a trascinare la squadra di coach Guaio: Andray Blatche, lungo ex NBA, sarà presente al Mondiale. Dal suo stato di forma dipenderà la pericolosità dell’intero roster, il cui gioco si basa su un forsennato corri e tira. Blatche è però l’unico lungo di valore e questa lacuna potrebbe essere sfruttata dalla Serbia e, in parte, anche dall’Italia. Jordan Clarkson sarebbe una seconda stella per le Filippine, ma le regole FIBA impongono un solo naturalizzato: o Blatche, o Clarkson, non entrambi. La federazione filippina ha optato per il primo.

LA STELLA
Andray Blatche è un veterano NBA ormai passato in Cina per la fine della carriera, ma può ancora essere pericoloso, specialmente per squadre non particolarmente dotate sotto canestro (avete letto Italia?). Proprio Blatche è stato il trascinatore delle Filippine nelle qualificazioni al Mondiale, segnando 41 punti nella gara decisiva contro il Kazakhstan. Difficile che un giocatore con una corporatura simile possa essere al top fisicamente a fine estate, ma se lo fosse, gli Azzurri dovranno fare attenzione a sorprese il 31 agosto.
IL ROSTER
– Japeth Aguilar, A, 1987, Barangay Ginebra San Miguel (PHI)
– Raymond Almazan, C, 1989, Meralco Bolts (PHI)
– Mark Barroca, G, 1986, Magnolia Hotshots (PHI)
– Andray Blatche, C, 1986, Tianjin Gold Lions (CHI)
– Robert Lee Jr. Bollick, G, 1995, NorthPort Batang Pier (PHI)
– Paul John Dalistan Lee, G, 1989, Magnolia Hotshots (PHI)
– June Mar Fajardo, C, 1989, San Miguel Beermen (PHI)
– Gabe Norwood, F, 1985, Rain or Shine Elasto Painters (PHI)
– CJ Perez, G, 1993, Columbia Dyip (PHI)
– Roger Pogoy, G, 1992, TNT KaTropa (PHI)
– Kiefer Ravena, G, 1993, NLEX Road Warriors (PHI)
– Troy Rosario, F, 1992, TNT KaTropa (PHI)
COACH: Yeng Guiao
PRONOSTICO
Primo turno: La nazionale filippina sarà la rivale dell’Italia per il secondo posto nel girone. Sebbene gli Azzurri partano favoriti, attenzione alle sorprese! Attualmente, il pronostico più verosimile rimane quello che arride alla nazionale di Sacchetti, ma Blatche e compagni daranno battaglia nella sfida del 31 agosto.
Angola
OVERVIEW
Per una nazionale come quella di coach Will Voigt partecipare al Mondiale è già un successo. L’assenza del centro Bruno Fernando recentemente draftato da Atlanta toglie all’Angola una possibile stella, ma l’ex virtussino Moreira e l’ex Siena Carlos Morais sono pronti a stupire. Si tratta di una nazionale dall’età media molto alta (31 anni), ma priva di grande esperienza internazionale, dato che gran parte dei giocatori militano nel campionato dell’Angola. Difficile dunque pensare che possano mettere in difficoltà sia la Serbia, una delle favorite per la vittoria finale, sia l’Italia, superiore in termini di talento. Attenzione però a possibili sorprese: il basket africano è in grande crescita e l’Angola è parte integrante di questa ascesa.

LA STELLA
L’ormai ex Virtus Bologna ha lasciato un ottimo ricordo in Italia e si appresta a guidare la sua nazionale al Mondiale. Nelle qualificazioni africane, è stato il migliore dei suoi per punti (12.8), rimbalzi (7.2) e efficienza (15.7). Moreira potrebbe causare notevoli problemi alle difese di Italia e Filippine, che hanno lacune in termini di centimetri sotto canestro.
Il ROSTER
– Jose Antonio, A, 1990, Petro de Luanda (ANG)
– Olimpio Cipriano, G, 1982, Recreativo do Libolo (ANG)
– Leandro Jacques Conceiçao, G, 1989, Primeiro de Agosto (ANG)
– Gerson Domingos, G, 1996, Interclube (ANG)
– Jerson Lukeny Gonçalves, G, 1996, Petro de Luanda (ANG)
– Valdelicio Joaquim, C, 1990, Obras Sanitarias (ARG)
– Hermenegildo Mbunga, C, 1985, Petro Atletico (ANG)
– Eduardo Mingas, A, 1979, Primeiro de Agosto (ANG)
– Carlos Morais, G, 1985, Benfica (POR)
– Reggie Moore, A, 1981, Petro de Luanda (ANG)
– Yanick Moreira, C, 1991, Virtus Bologna, (ITA)
– Leonel Paulo, A, 1986, Petro de Luanda (ANG)
COACH: Will Voigt
PRONOSTICO
Primo turno: La qualificazione al secondo turno sembra utopia. Per gli africani la partecipazione al mondiale è già una festa: qualsiasi risultato ancora più positivo sarebbe assolutamente inaspettato.
Girone E
USA
Turchia
Rep. Ceca
Giappone
A Shanghai andrà in scena il girone E, che vede i campioni in carica degli Stati Uniti contrapposti a Turchia, Repubblica Ceca e Giappone. Se il primo posto dei ragazzi di Coach Popovich è ai limiti dello scontato, l’incertezza regna sovrana per quella che è la seconda e ultima piazza utile per avanzare alla fase successiva. I turchi parrebbero avanti rispetto alle altre due compagini, ma saranno gli scontri diretti a decidere chi, insieme a Team USA, andrà avanti. Il girone sarà accoppiato con il girone F, quello della Grecia di Giannis.
Marco Camemi
USA
OVERVIEW
La prima rassegna iridata di Coach Gregg Popovich non parte di certo sotto i migliori auspici. Lunga, lunghissima, è stata infatti la catena di rinunce che ha decimato quello che è il roster che giocherà in Cina.
Vincitori del girone di qualificazione e classificati insieme ad Argentina e Porto Rico, gli Stati Uniti partono con la tradizione a loro favore, ma le numerose assenze potrebbero finire per giocare un brutto scherzo ad un roster privo di vere superstar. Proprio l’assenza di superstar potrebbe essere allo stesso modo un danno e un punto a favore: in un torneo del genere la chimica di squadra è sempre fondamentale e, in ogni caso, il talento a disposizione di coach Popovich è ancora enorme, pur se ridimensionato. La prima fase dovrebbe essere abbastanza agevole per Team USA, ma dalla seconda in poi le pretendenti non mancheranno. Riusciranno a ripetersi? Per saperlo non ci resta che attendere il debutto, il primo settembre contro la Repubblica Ceca.

LA STELLA
Nell’amichevole pre-mondiale contro la Spagna a prendere il microfono e parlare con i tifosi è stato lui, ed è forse giusto sia così. La stella della nazionale a stelle e strisce è il neo-biancoverde Kemba Walker. In una squadra in cui Donovan Mitchell potrà prendersi molti tiri e responsabilità, il ruolo di leader e chioccia spetta a Kemba. Nelle otto stagioni passate in NBA ha guidato i suoi Hornets e l’anno prossimo sarà chiamato a guidare i giovani Celtics di Brad Stevens. Giocatore elettrizzante, a suo agio con palloni pesanti nei finali di partita. La riconferma degli Stati Uniti sul gradino più alto del podio passerà anche dalle sue mani.
IL ROSTER
–Harrison Barnes – A – 1992 – Sacramento Kings (USA)
–Jaylen Brown – A – 1996 – Boston Celtics (USA)
–Joe Harris – G – 1991 – Brooklyn Nets (USA)
–Brook Lopez – C – 1988 – Milwaukee Bucks (USA)
–Khris Middleton – A – 1991 – Milwaukee Bucks (USA)
–Donovan Mitchell – G – 1996 – Utah Jazz (USA)
–Mason Plumlee – C – 1990 – Denver Nuggets (USA)
–Marcus Smart – G – 1994 – Boston Celtics (USA)
–Jayson Tatum – A – 1998 – Boston Celtics (USA)
–Myles Turner – C – 1996 – Indiana Pacers (USA)
–Kemba Walker – G – 1990 – Boston Celtics (USA)
–Derrick White – G – 1994 – San Antonio Spurs (USA)
COACH: Gregg Popovich
PRONOSTICO
Finale: la vittoria del girone non dovrebbe essere in discussione. Quasi certamente avranno un posto nelle prime quattro e rimangono con ogni probabilità i grandi favoriti, anche se le tante defezioni rendono il pronostico un filo meno ‘certo’.
Turchia
OVERVIEW
Medaglia d’argento ai mondiali 2010, i turchi hanno partecipato anche all’ultima rassegna iridata. Si presentano in Cina dopo essere arrivati secondi nelle qualificazioni dietro alla sola Spagna. Per avere la meglio delle altre pretendenti al secondo posto sarà fondamentale l’apporto dei giocatori d’oltreoceano come Cedi Osman ed Ersan Ilyasova, che dovranno naturalmente ricevere il più possibile il supporto dei compagni, Mahmutoglu e il naturalizzato Wilbekin su tutti.

LA STELLA
Classe 1987, Ersan Ilyasova è il giocatore di maggior fama e talento della rappresentativa turca. Coach Sarica dovrà fare affidamento su di lui come su Korkmaz e Mahmutoglu se vorrà superare la concorrenza di cechi e giapponesi. Ad aggiungere punti e talento, ovviamente, ci sarà Cedi Osman, reduce da una discreta annata con i Cavs in cui però non è riuscito ad avere quella continuità di prestazioni che forse ci si poteva aspettare da lui.
Trentaseiesima scelta del draft 2005, nella scorsa stagione Ilyasova è tornato nel Wisconsin per vestire la maglia dei Bucks per la terza volta in carriera. Con i suoi 6,8 punti di media ha sicuramente dato il suo contributo alla squadra del MVP Giannis Antetokounmpo, non tanto per i punti in sè quanto per l’intelligenza cestistica dimostrata. Abilissimo nell’allargare il campo, discreto passatore, eccellente nel prendere sfondamenti. Dalla sua leadership passano le speranze di secondo turno dei turchi.
IL ROSTER
–Ege Arar – A – 1996 – Galatasaray (Turchia)
–Yigit Arslan – G – 1996 – Galatasaray (Turchia)
–Dogus Balbay – G – 1989 – Anadolu Efes (Turchia)
–Metecan Bursen – A – 1995 – Anadolu Efes (Turchia)
–Berkan Durmiz – A – 1997 – Tofas (Turchia)
–Semih Erden – C – 1986 – Besiktas (Turchia)
–Ersan Ilyasova – A – 1987 – Milwaukee Bucks (USA)
–Furkan Korkmaz – G – 1997 – Philadelphia 76ers (USA)
–Melih Mahmutoglu – G – 1990 – Fenerbahce (Turchia)
–Cedi Osman – A – 1995 – Cleveland Cavaliers (USA)
–Sertac Sanli – C – 1991 – Anadolu Efes (Turchia)
–Scottie Wilbekin – G – 1993 – Maccabi Tel Aviv (Israele)
COACH: Ufuk Sarika
PRONOSTICO
Secondo turno: sono probabilmente gli indiziati numero uno per fare compagnia a Team USA nel girone della seconda fase, ma appare difficile riusciranno ad andare oltre.
Rep. Ceca
OVERVIEW
All’esordio assoluto nella rassegna iridata, i cechi hanno superato la seconda fase delle qualificazioni ottenendo l’ultimo slot disponibile nel loro girone, dietro le più forti Francia e Russia. In mezzo ad un folto gruppo di giocatori del campionato locale, si segnala Patrik Auda, lo scorso anno visto a Pistoia e, ovviamente, l’NBA Tomas Satoransky. Sull’ex playmaker dei Wizards, ora ai Bulls, sono riposte le speranze dei cechi, in ballottaggio per lo spot utile per il passaggio del turno.

LA STELLA
A spiccare è senza dubbio il nome di Tomas Satoransky, guardia classe 1991 che a breve inizierà la quarta stagione in NBA. Arrivato oltreoceano dopo due annate con la maglia del Barcellona, ha vestito per tre campionati la maglia dei Wizards, l’ultima delle quali a 8,9 punti di media su 80 partite giocate. Nell’ultimo anno, complice il gravissimo infortunio di John Wall, ha avuto tanto spazio ed è risultato un ottimo complemento per Bradley Beal. La nazionale gli chiede di fare un ulteriore salto di qualità e di provare a trascinare i cechi al secondo turno.
IL ROSTER
–Patrik Auda – A – 1989 – Pistoia Basket (Italia)
–Ondrej Balvin – C – 1992 – Gran Canaria (Spagna)
–Jaromir Bohacik – A – 1992 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
–Vojtek Hruban – A – 1989 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
–Martin Kriz – A – 1993 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
–Lukas Palyza – A – 1989 – BK Olomucko (Repubblica Ceca)
–Martin Peterka – C – 1995 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
–Pavel Pumprla – A – 1986 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
–Tomas Satoransky – G – 1991 – Chicago Bulls (USA)
–Blake Schilb – A – 1983 -Champagne Basketball (Francia)
–Jakub Sirina – G – 1987 – Opava (Repubblica Ceca)
–Tomas Vyoral – G – 1992 – CEZ Nymburk (Repubblica Ceca)
COACH: Ronen Ginzburg
PRONOSTICO
Primo turno: difficile possano passare il primo turno a meno di una vittoria contro i turchi. Sicuramente lotteranno, ma partono leggermente dietro la Turchia.
Giappone
OVERVIEW
Torna dopo tredici anni il mondiale in Asia (l’ultimo è stato in Giappone nel 2006) e torna anche la nazionale del paese del Sol Levante, alla sua quinta rassegna iridata. Il miglior risultato dei nipponici è stato un undicesimo posto nell’ormai lontano 1967 e, per provare a fare meglio, la nazionale si affida a Rui Hachimura. Fresco di chiamata al draft 2019, scelto alla #8 dei Wizards, il giovane talento sarà affiancato da un’altra conoscenza NBA, Yuta Watanabe, che ha disputato quindici partite con i Grizzlies nella stagione appena conclusa.

LA STELLA
A guidare i giapponesi sarà senza dubbio Rui Hachimura, giovane ala classe 1999 appena arrivato nella lega più famosa del mondo.
Hachimura infatti, dopo tre stagioni con la maglia dei Gonzaga Bulldogs, l’ultima delle quali a 19,7 punti di media, è stato selezionato dai Washington Wizards con la scelta numero 9 al draft tenutosi in giugno. Data anche l’assenza prolungata di John Wall ci si aspetta che il giovane rookie possa da subito avere un ruolo importante, ma prima di ciò avrà il compito di trascinare più lontano possibile la sua nazionale.
IL ROSTER
–Shuto Ando – G – 1994 – Nagoya Diamond Dolphins (Giappone)
–Seiya Ando – G – 1992 – Toyota Alvark (Giappone)
–Yudai Baba – G/A – 1995 – Toyota Alvark (Giappone)
–Nick Fazekas – C – 1988 – Kawasaki Brave Thunders (Giappone)
–Rui Hachimura – A – 1999 – Washington Wizards (USA)
–Makoto Hiejima – G – 1990 – Utsonomiya Brex (Giappone)
–Aki Schafer – C – 1999 – Shiga Lakestars (Giappone)
–Joji Takeuchi – A – 1985 – Toyota Alvark (Giappone)
–Kosuke Takeuchi – A – 1985 – Utsonomiya Brex (Giappone)
–Daiki Tanaka – G – 1991 – Toyota Alvark (Giappone)
–Yuta Watanabe – A – 1996 – Memphis Grizzlies (USA)
–Ryusei Shinoyama – G – 1988 – Kawasaki Brave Thunders (Giappone)
COACH: Julio Lamas
PRONOSTICO
Primo turno: vale il discorso dei cechi. Partono dietro la Turchia nella lotta per il secondo posto, stante il primo saldamente nelle mani della compagine statunitense.
Girone F
Grecia
Brasile
Montenegro
N. Zelanda
La presenza di Antetokounmpo vale da sola il prezzo del biglietto; aggiungete la possibilità di vedere Brasile e Montenegro battagliare per il secondo posto e di ammirare l’Haka della Nuova Zelanda a Nanchino, dove si svolgeranno le sfide di questo girone, e lo spettacolo è servito.
Lorenzo Pon
Grecia
OVERVIEW
Alle qualificazioni la Grecia si è dimostrata una della squadre da battere vincendo 11 gara su 12, in un girone che comprendeva anche Serbia e Germania.
Le chiavi del successo passano per un miglioramento nel tiro dall’arco – non la specialità della casa – sugli scarichi di Giannis e sulla capacità di spingere in transizione per sfruttare l’atletismo dell’MVP. L’ago della bilancia potrebbe essere Bourousis: dal suo rendimento passerà molto del mondiale della Grecia.
Attenzione poi ai liberi: sfruttare i tiri dalla lunetta, sempre abbondanti con Giannis in campo, potrebbe essere un fattore determinante.
Giannis Antetokounmpo – NBAPassion
LA STELLA
Giannis Antetokounmpo. MVP 2018/2019, e ci si potrebbe anche fermare qui.
Come ha giustamente osservato Tranquillo nell’amichevole con l’Italia, la presenza di Giannis costringe gli avversari a rivedere completamente il piano partita: semplicemente di un altro livello. Al di là dello strapotere fisico e tecnico, occhio alla componente mentale: ha affermato che scambierrebbe l’MVP con la medaglia anche subito. Una superstar, con questa determinazione, rischia di essere semplicemente inarrestabile.
IL ROSTER
– Kostas Sloukas, G, 1990, Fenerbahçe (Turchia)
– Nick Calathes, G, 1989, Panathinaikos (Grecia)
– Giannoulis Larentzakis, G, 1993, AEK (Grecia)
– Vangelis Mantzaris, G, 1990, Panathinaikos (Grecia)
– Giannis Antetokounmpo, A, 1994, Milwaukee Bucks (USA)
– Kostas Papanikolau, A, 1990, Olympiakos (Grecia)
– Thanasis Antetokounmpo, A, 1992, Panathinaikos (Grecia)
– Georgios Printezis, A, 1985, Olympiakos (Grecia)
– Ioannis Papapetrou, A, 1994, Panathinaikos (Grecia)
– Panagiotios Vassilopoulos, A, 1984, Peristeri (Grecia)
– Giannis Bourousis, C, 1983, Zhejiang G. (Cina)
– Georgios Papagiannis, C, 1997, Panathinaikos (Grecia)
COACH: Thanasis Skourtopoulos
PRONOSTICO
Semifinale: con un roster di esperienza internazionale e l’MVP della NBA, arrivare fino in fondo è d’obbligo. Tra le favorite con USA, Serbia e Francia.
Brasile
OVERVIEW
Superato il girone di qualificazione ai mondiali a fatica, il Brasile si presenta al mondiale con un roster pieno di esperienza (29.6 anni di media) in tutti i reparti.
Dopo aver raggiunto i quarti nell’ultima edizione, per molti dei giocatori della selezione verdeoro questo sarà probabilmente l’ultimo capitolo con la nazionale: motivo in più per vendere cara la pelle. Al trio di veterani Huertas-Barbosa-Varejao si aggiunge la freschezza di Bruno Caboclo, che potrebbe essere l’uomo in più per il Brasile.
Leandro Barbosa- Sportskeeda
LA STELLA
Anche se sono ormai due anni che non gioca più in NBA e la sua carriera si avvicina alla fine, Leandro Barbosa in un contesto FIBA può ancora dire la sua. Il sesto uomo dell’anno del 2007 è stato il trascinatore del Brasile durante le qualificazioni, mantenendo una media di 14.7 punti a partita, tirando con un come sempre eccellente 36% dall’arco.
Capace di concludere al ferro con entrambe le mani e di crearsi autonomamente un tiro, sarà l’uomo su cui il Brasile farà più affidamento nel tentativo di superare il girone.
IL ROSTER
– Rafa Luz, G, 1992, M. Andorra (Andorra)
– Marcelo Huertas, G, 1983, Baskonia (Spagna)
– Yago Mateus Dos Santos, G, 1999, Paulistano (Brasile)
– Leandro Barbosa, G, 1982, Minas (Brasile)
– Vitor Benite, G, 1990, SP Burgos (Spagna)
– Alex Garcia, G, 1980, Bauru Basketball Team (Brasile)
– Marcos Louzada Silva, F, 1999, New Orleans Pelicans (USA)
– Marcus Vieira De Sousa, F, 1984, Flamengo (Brasile)
– Bruno Caboclo, F, 1995, Memphis Grizzlies (USA)
– Cristiano Felicio, F/C, 1992, Chicago Bulls (USA)
– Anderson Varejao, C, 1982, Flamengo (Brasile)
– Augusto Lima, C, 1991, SP Burgos (Spagna)
COACH: Aleksandar Petrovic
PRONOSTICO
Secondo turno: potendo contare su un roster con una notevole esperienza internazionale, il Brasile potrà ambire a contendersi con il Montenegro il passaggio del primo turno.
Montenegro
OVERVIEW
Alle qualificazioni per il mondiale, il Montenegro ha fatto una fatica tremenda, riuscendo a passare per il rotto della cuffia con 7 vittorie e 5 sconfitte. Il salvatore della patria è stato indubbiamente Dubljevic, capace di segnare 18.2 punti ad allacciata di scarpe e di caricarsi sulle (ragguardevoli) spalle la squadra. Riuscirà un front-court composto da Dubljevic e Vucevic – senza dimenticare Radoncic – a oscurare le lacune del reparto guardie e a permettere al Montenegro di spuntarla col Brasile? Non resta che scoprirlo.
Nikola Vucevic – NBA.com
LA STELLA
Vucevic è fresco di un career year in NBA, che gli è valso la prima convocazione in carriera all’All Star Game. Dopo aver trascinato i Magic ai Playoffs, cercherà di trascinare il suo Montenegro al secondo turno.
Completo sotto il punto di vista offensivo, come i 20 punti di media tirando con il 36% dall’arco nell’ultima stagione dimostrano, Vucevic dovrà applicarsi notevolmente in difesa, storicamente non la sua metà campo preferita, se il Montenegro vuole avere una chance di passare il turno.
ROSTER
– Nikola Ivanovic, G, 1994, Buducnost (Montenegro)
– Derek Needham, G, 1990, Mornar Bar (Montenegro)
– Petar Popovic, G, 1996, Buducnost (Montenegro)
– Suad Sehovic, G, 1987, Buducnost (Montenegro)
– Sead Sehovic, G, 1989, Buducnost (Montenegro)
– Aleksa Popovic, A, 1987, Lovcen (Montenegro)
– Dino Radoncic, A, 1999, Murcia (Spagna)
– Nemanja Radovic, A, 1991, Zaragoza (Spagna)
– Milko Bjelica, A, 1984, Mornar Bar (Montenegro)
– Marko Todorovic, A/C, 1992, Joventut (Spagna)
– Nikola Vucevic, C, 1990, Orlando Magic (USA)
– Bojan Dubljevic, C, 1991, Valencia (Spagna)
COACH: Zvezdan Mitrovic
PRONOSTICO
Eliminazione al primo turno: la lotta con il Brasile sarà una delle più interessanti del primo turno; l’impressione è che la maggiore esperienza brasiliana potrebbe fare la differenza.
Nuova Zelanda
OVERVIEW
Costretta per l’ennesima volta a fare a meno di Steven Adams, la Nuova Zelanda sembra avere tutte le caratteristiche per essere la vittima sacrificale del gruppo.
L’assenza di una vera star e di giocatori abituati a competere ad alto livello sarà il vero punto debole di questa nazionale. I punti di forza sono la chimica e la determinazione: tantissimi giocatori militano nella stessa squadra di club e i Tall Blacks sono noti per vendere cara la pelle.
P.S. È l’unica squadra con USA, Serbia, Argentina e Spagna ad aver superato la fase a gironi in tutte le quattro ultime edizioni: da non sottovalutare.
Corey Webster – Newshub
LA STELLA
Webster è indiscutibilmente il leader tecnico ed emotivo della squadra. Nella fase di qualificazione, la bandiera degli NZ Breakers ha trascinato la squadra a chiudere con 10 vittorie e 2 sconfitte, mantenendo una media di 15.7 punti a partita, tirando con un eccellente 42.6% dall’arco.
Il successo della squadra passa inevitabilmente dalle sue mani: oltre ad essere la principale bocca da fuoco, infatti, Webster è anche il playmaker ausiliario della Nuova Zelanda, venendo spesso incaricato di essere il primo costruttore di gioco.
ROSTER
– Shea Ili, G, 1992, NZ Breakers (Nuova Zelanda)
– Jarrod Kenny, G, 1985, Cairns Taipans (Australia)
– Ethan Rusbatch, G, 1992, Bay Hawks (Nuova Zelanda)
– Corey Webster, G, 1998, NZ Breakers (Nuova Zelanda)
– Tai Webster, G, 1995, Galatasaray (Turchia)
– Thomas Abercrombie, A, 1987, NZ Breakers (Nuova Zelanda)
– Finn Delany, A, 1995, NZ Breakers (Nuova Zelanda)
– Isaac Fotu, A, 1993, Treviso Basket (Italia)
– Jordan Ngatai, A, 1993, NZ Breakers (Nuova Zelanda)
– Tohi Smith-Milner, A, 1995, Melbourne United (Australia)
– Robert Loe, C, 1991, Cairns Taipans (Australia)
– Alex Pledger, C, 1987, Melbourne United (Australia)
COACH: Paul Henare
PRONOSTICO
Eliminazione al primo turno: per quanto la buona volontà e la determinazione possano rendere i Tall Blacks una squadra con gli attributi, la differenza di livello sembra condannarli ad un’eliminazione al primo turno.
Girone G
Francia
R. Dominicana
Germania
Giordania
Due nazionali rivali da sempre che si affronteranno, molto probabilmente, anche nel prossimo girone con un posto nei quarti di finale in palio. La Giordania e la Repubblica Dominicana si contenderanno il terzo posto per affrontare il Mondiale dal 17mo al 32mo posto. Le partite di questo girone si disputeranno a Shenzhen.
Simone Politi
Francia
Overview
I nostri cugini d’oltralpe potranno vendicare la sconfitta, contro la Germania, degli Europei del 2017, anche se sarà difficile confermare il terzo posto degli ultimi Mondiali. Questa nazionale è arrivata, ormai, al vero rinnovamento generazionale con solo due trentenni (De Colo e Batum), tanti altri nel picco della propria carriera e giovani (come Ntilikina) che stanno già muovendo i primi passi nel “basket che conta”. Solo il campo, però, potrà provare il valore di questa nazionale.

La Stella
Leader difensivo della propria franchigia e della propria Nazionale, Rudy Gobert, arriva in questo mondiale per la definitiva consacrazione. Ha chiuso la stagione NBA, eliminato al primo turno dei playoff contro gli Houston Rockets, con: 16 punti, 13 rimbalzi e oltre 2 stoppate di media, e vincitore del Defensive Player Of the Year. Terzo giocatore europeo a vincere il DPOY (dopo Joakim Noah e Marc Gasol) e terzo giocatore, negli ultimi 10 anni, a vincere il premio per due anni consecutivi (dopo Dwight Howard e Kawhi Leonard). L’ultima competizione internazionale giocata in Nazionale è stata l’Olimpiade di Rio del 2016.
Roster
– Andrew Albicy, G, 1990, Andorra (Andorra)
– Frank Ntilikina, G, 1998, New York Knicks (USA)
– Nando De Colo, G , 1987, Fenerbahce Spor Kulubu (Turchia)
– Evan Fournier, G, 1992, Orlando Magic (USA)
– Paul Lacombe, G, 1990, Monaco (Princ. di Monaco)
– Nicolas Batum, A, 1988, Charlotte Hornets (USA)
– Axel Toupane, A, 1992, Olympiacos (Grecia)
– Louis Labeyrie, A, 1992, Valencia (Spagna)
– Amath M’Baye, A, 1989, Virtus Bologna (Italia)
– Rudy Gobert, C, 1992, Utah Jazz (USA)
– Mathias Lessort, C, 1995, Malaga, (Spagna)
– Vincent Poirier, C, 1993, Baskonia (Spagna)
COACH: Vincent Collet
Pronostico
Quarti di Finale. La Germania all’esordio sarà un ottimo test delle ambizioni francesi, entrare nelle migliori otto del mondo sarebbe un ottimo risultato.
Rep. Dominicana
Overview
Qualificati al Mondiale con l’ultimo slot disponibile per la federazione panamericana i dominicani arrivano senza grosse ambizioni ma con la possibilità di misurarsi con squadre in cima alla gerarchia del basket mondiale. L’attacco della Repubblica Dominicana è il neo più grande della squadra che nelle qualificazioni ha raggiunto gli 80 punti in sole sei partite su dodici. Il rifiuto di Edgar Sosa, inoltre, impoverisce la rosa di uno degli elementi più esperti, che ci ricordiamo in Italia alla Dinamo Sassari campione del 2014/2015.

La Stella
Sarà, molto probabilmente, l’ultima competizione internazionale che Eulis Baez giocherà con la sua Nazionale. Nelle qualificazioni è riuscito a giocare solo quattro partite in cui, comunque, è riuscito a sfoggiare le proprie innate dati offensive che gli hanno garantito oltre 10 punti e quasi 5 assist di media. Sarà un’ottima occasione per chiudere, all’età di 37 anni, l’esperienza con la propria Nazionale.
Roster
– Juan Miguel Suero, A, 1993, Hapoel Ramat Gan Givataim (Israele)
– Victor Liz, G, 1986, Leones de Ponce (Porto Rico)
– Gelvis Solano, G, 1994, Reales de la Vega (Repubblica Domenicana)
– Rigoberto Mendoza, G, 1992, Capitanes (Messico)
– Eulis Baez, A, 1982, Gran Canaria (Spagna)
– Dagoberto Pena, G, 1988, Estudiantes (Spagna)
– Luis David Montero, A, 1993, Stockton Kings (USA)
– Juan Jose Garcia, A, 1989, TAU Castello (Spagna)
– Eloy Vargas, C, 1988, Gimnasia y Esgrima (Argentina)
– Sadiel Rojas, A, 1989, UCAM Murcia (Spagna)
– Ronald Roberts jr, A, 1991, Science City Jena (Germania)
– Ronald Ramon, G, 1986, Flamengo (Brasile)
COACH: Néstor Garcìa
Pronostico
Primo turno. Per i dominicani sarà un’ottima vacanza nel continente asiatico, contro la Giordania cercheranno di evitare il “cucchiaio di legno”.
Germania
Overview
La Germania vuole ripartire dai quarti di finale agli ultimi Europei e capitalizzare il proprio capitale umano, soprattutto per vendicare la mancata partecipazione agli ultimi Mondiali del 2014. L’atletismo e le doti offensive di Schröder saranno le armi di questa Nazionale che con i rivali storici della Francia dovranno condividere un percorso tanto difficile quanto ambizioso.

La Stella
Dennis Schröder è pronto a prendere il mondo nelle sue mani. L’addio di Russel Westbrook e la probabile partenza di Chris Paul potrebbero dargli molto spazio in casa OKC, e quale miglior vetrina che il Mondiale per convincere l’allenatore Billy Donovan?
Leader offensivo senza rivali, come ha dimostrato negli ultimi europei con i suoi 24 punti di media e 6 assist e ottime percentuali (39% da 3 e 48% complessivo). Nelle sue mani ci saranno le chiavi di questa Nazionale e sarà suo il compito di trascinare e aiutare i propri compagni verso il successo.
Roster
– Ismet Akpinar, G, 1995, Basketball Ulm (Germania)
– Danilo Barthel, A, 1991, Bayern Munchen Basketball (Germania)
– Robin Benzing, A, 1989, Besiktas Jimnastik Kulubu (Turchia)
– Niels Giffey, A, 1991, Alba Berlin (Germania)
– Maximilian Kleber, A, 1992, Dallas Mavericks (USA)
– Maodo Lo, G, 1992, Bayern Munchen Basketball (Germania)
– Andreas Obst, G, 1996, Basketball Ulm (Germania)
– Dennis Schröder, G, 1993, Oklahoma City Thunder (USA)
– Daniel Theis, A, 1992 Boston Celtics (USA)
– Johannes Thiemann, C, 1994, Alba Berlin (Germania)
– Johannes Voigtmann, C, 1992, Saski Baskonia (Spagna)
– Paul Zipser, A, 1994, Bayern Munchen Basketball (Germania)
COACH: Henrik Rodl
Pronostico
Secondo Turno. La possibilità di affrontare questa competizione senza grandi pressioni potrebbe fare bene a questa squadra che lotterà punto a punto per raggiungere i Quarti di Finale.
Giordania
Overview
Dalla terra dello storico film Lawrence D’Arabia, premiato con sette premi oscar (tra cui miglior film, regia e sceneggiatura), arriva una Nazionale che proverà di certo a sorprendere tutti. Qualificata grazie a due vittorie consecutive sul finire del girone ai danni di Cina (qualificata come nazione ospitante) e Nuova Zelanda (miglior squadra del girone asiatico con un record di 10-2 pari all’Australia). Sarà un’ottima vetrina per questa stupenda Nazione che vanta alcuni dei reperti archeologici più famosi del mondo.

La Stella
Senza dubbio la stella del roster giordano è Dar Tucker, guardia di 1.90 che nelle qualificazioni asiatiche ha trascinato offensivamente i propri compagni con una media di oltre 21 punti a partita e un massimo di 32 punti segnati contro Libano e Cina. Passeranno da lui tutte le iniziative offensive della sua Nazionale e saranno gli avversari a doverlo difendere aggressivamente per mettere in difficoltà la sua squadra.
Roster
– Mahmoud Abdeen, G, 1987, FA
– Amin Abu Hawwas, G, 1994, Al Riyadi (Libano)
– Dar Tucker G, 1988, FA
– Ahmad F.L. Alhamarsheh, A, 1986, FA
– Ahmad Obeid, A, 1990, FA
– Yousef Abu Wazaneh, C, 1993, Al Riyadi (Libano)
– Mohammad Hussein, C, 1990, FA
– Zaid Abbas, A, 1983, Petrochimi (Iran)
– Mousa Alawadi, G, 1985, Al Riyadi (Libano)
– Ahmad Aldwairi, C, 1993, FA
– Jordan Dasuqi, G, 24 anni, Clarkston (Michigan, USA)
– Fadi Ibrahim, A, 23 anni, FA
COACH: Joseph Anthony Stiebin
Pronostico
Primo turno. I sogni piacciono a tutti, ma questo non sarà un girone da sogno.
Girone H
Lituania
Australia
Canada
Senegal
È probabilmente il girone con più punti interrogativi che il Mondiale FIBA in Cina presenta. Australia, Canada, Lituania e Senegal: ognuna con una reale possibilità di competere per strappare un pass che va oltre il proprio girone di qualifica. Chi con più certezze; chi con meno. La certezza è una soltanto: sarà spettacolo dalla prima palla a due.
Andrea Nola
Lituania
OVERVIEW
Se dovessimo pronosticare il cammino di questa squadra nel Mondiale firmato FIBA vi diremmo di lanciare una monetina e di scegliere testa o croce per arrivare a capire come la nazionale di Dainius Adomaitis può affrontare ogni singola partita di questa competizione. Squadra altamente attaccata alle prestazioni di squadra che vede spiccare nel proprio organico il talento cristallino di Mindaugas Kuzminskas e Domantas Sabonis e il mai banale centro NBA Jonas Valanciunas, il quale può realmente dominare il parquet di gioco.

LA STELLA
Non perdiamoci in parole inutili. Le partite della Lituania sono tutte nella voglia di prendersi la vittoria dell’ala piccola dell’Olympiacos: Kuzminskas è la chiave che sblocca il cammino dei suoi verso traguardi importanti. Giocatore capace di muovere il gioco e che dal suo ritorno in Europa, dopo la breve parentesi in NBA con i New York Knicks, è riuscito ad alzare al netto delle prestazioni il livello delle sue partite. La Lituania riuscirebbe a portarsi oltre il girone senza di lui? Probabilmente sì. Ma al netto delle considerazioni si fermerebbe lì e niente più. La squadra di Adomaitis ha decisamente qualcosa da dire in questo mondiale.
IL ROSTER
Arnas Butkevičius, A, 1992, Rytas Vilnius (Lituania)Rokas Giedraitis, G, 1992, Alba Berlin (Germania)Marius Grigonis, G, 1994, Žalgiris Kaunas (Lituania)
Paulius Jankūnas, A/C, 1984, Žalgiris Kaunas (Lituania)
Mantas Kalnietis, G, 1986, ASVEL (Francia)
Mindaugas Kuzminskas, A, 1989, Olympiacos (Grecia)
Lukas Lekavičius, G, 1994, Žalgiris Kaunas (Lituania)
Jonas Mačiulis, A, 1985, AEK Atene (Grecia)
Domantas Sabonis, A/C, 1996, Indiana Pacers (USA)
Renalds Seibutis, G, 1985, Basket Zaragoza (Spagna)
Edgaras Ulanovas, A, 1992, Žalgiris Kaunas (Lituania)
Jonas Valanciunas, C, 1992, Memphis Grizzlies (USA)
COACH: Dainius Adomaitis
PRONOSTICO
SEMIFINALI: La Lituania è capace di far diventare il proprio gioco quello delle altre squadre. Con un timbro vecchio stile fatto di scarichi sul perimetro e spaziature che portano i propri lunghi dritti verso il canestro avversario, riescono ad ottimizzare le lacune che il proprio organico ha in confronto alle grandi corazzate che la vetrina del Mondiale FIBA mette in risalto. Difficile dire dove potrebbe arrivare questa squadra. Ma restando con i piedi per terra e non sognando troppo, la nazionale figlia di Arvydas Sabonis può tranquillamente superare la fase a gironi e competere per un posto in semifinale – accoppiamenti permettendo.
Australia
OVERVIEW
Per la squadra guidata da Andrej Lemanis è la dodicesima presenza al mondiale FIBA, competizione in cui gli australiani arrivano senza la loro stella, Ben Simmons, ma si presentano comunque come gli underdogs del torneo che si svolgerà in Cina. La nazionale del continente oceanico è riuscita comodamente ad inserirsi tra le squadre in gara vincendo agevolmente dieci delle dodici partite a disposizione e lasciando segnali positivi nel loro gioco che comprendono l’ottima visione del gioco guidata dal veterano Patty Mills e il tiro da tre punti e l’ottima difesa schierata portata avanti dall’intero blocco australiano il cui perno è il mai abbastanza sottolineato Joe Ingles.

LA STELLA
Fuori Ben Simmons, dentro Joe Ingles. Per la squadra di coach Lemanis nessuno è indispensabile, neanche la PG dei Philadelphia 76ers, che seppur si configura come perdita importante alla corsa al primo posto non cambia la prospettiva e l’idea di gioco che la nazionale australiana presenterà nel corso del mondiale. Ed ecco, quindi, che il leader tecnico e carismatico della squadra diventa il giocatore degli Utah Jazz, “Jingles”. Giocatore indispensabile negli schemi di Quin Snyder, si prospetta da subito come la pedina fondamentale per quelli di Andrej Lemanis. Versatile in ambedue i lati del campo, Ingles riesce ad unire l’ottima difesa ad un preciso tiro dal perimetro che viene messo in risalto anche dal grande carisma e da quel trash talking che ormai caratterizza la sua presenza sul parquet.
IL ROSTER
Aron Baynes: C, 1986, Phoenix Suns (USA) Andrew Bogut: C, 1984, Free Agent Xavier Cooks: A, 1995, SIG Strasbourg (Germania) Jonah Bolden: A, 1996, Philadelphia 76ers (USA) Matthew Dellavedova: G, 1990, Cleveland Cavaliers (USA) Cameron Gliddon: G, 1989, Brisbane Bullets (Australia)Chris Goulding: G, 1988, Melbourne United (Australia)Joe Ingles: A, 1987, Utah Jazz (USA) Nick Kay: A, 1992, Wellington Saints (Australia) Jock Landale: C, 1995, Žalgiris Kaunas (Lituania) Patty Mills: G, 1988, San Antonio Spurs (USA) Nathan Sobey: G, 1990, Brisbane Bullets (Australia)
COACH: Andrej Lemanis
PRONOSTICO
QUARTI DI FINALE: L’Australia è la vera mina vagante di questa edizione della FIBA Basketball World Cup. Un pronostico, a freddo, li vede arrivare ad un quarto/quinto posto e fermarsi per forza di cose non oltre le corazzate della Serbia, della Francia e degli Stati Uniti. A caldo, però, la nazionale del continente dell’oceania può dare realmente filo da torcere a chiunque, grazie soprattutto alla versatilità dei propri giocatori e alla pregressa esperienza di alcuni di essi su palcoscenici importanti.
Canada
OVERVIEW
Il Canada si presenta alla sua quattordicesima apparizione al mondiale FIBA con una formazione smantellata dai vari infortuni e forfait dei giocatori militanti nelle fila delle franchigie NBA. Se inizialmente l’obiettivo era quello di arrivare in fondo alla competizione, ad oggi i punti interrogativi sono tanti. Le assenze di Tristan Thompson, Jamal Murray, Andrew Wiggins e degli ultimi due nomi noti, Kelly Olynyk e Cory Joseph, portano il neo-campione NBA con i Toronto Raptors, Nick Nurse, al dover chiudersi all’angolo per limitare i danni in entrata.

LA STELLA
È probabilmente il nome che non ti aspetti. Ma ad oggi lo è. Kevin Joseph Pangos, infatti, dopo l’ennesima bandiera bianca data dal sempre presente Cory Joseph, diventa assieme al compagno di squadra Elvin Ejim, il giocatore su cui la Nazionale di basket del Canada punta a fare riferimento. Giocatore dalla spiccata propensione all’impostazione del gioco, trova fortuna come giocatore nel vecchio continente, dove si afferma quasi totalmente nello Zalgiris prima e nel Barcelona poi, squadra in cui mette in mostra, nell’ultimo anno, il suo pieno potenziale.
Roster
Khem Birch: C, 1992, Orlando Magic (USA) Melvin Ejim: A, 1991, Unicaja Málaga (Spagna)
Brady Heslip: G, 1990, Istanbul BB (Turchia) Cory Joseph: G, 1991, Toronto Raptors (NBA)
Kaza Kajami-Keane: G, 1994, Mitteldeutscher BC (Germania)
Owen Klassen: C, 1991, Telenet Giants Antwerp (Belgio)
Andrew Nembhard: G, 2000, Florida Gators (USA)
Kevin Pangos: G, 1993, Barcelona (Spagna) Morgan Conor: A, 1994, Badalona (Spagn)
Phil Scrubb: G, 1992, Movistar Estudiantes (Spagna)
Thomas Scrubb: A, 1991, SIG Strasbourg (Francia)
Kyle Wiltjer: A, 1992, Türk Telekom (Turchia)COACH: Nick Nurse
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: Per il Canada di coach Nurse la corsa e il proseguimento del mondiale dipende indirettamente dall’andamento della Lituania, che può fare il bello e il cattivo tempo sulle sorti della nazionale canadese. Quest’ultima, dal canto suo, deve e può mettere in difficoltà gli avversari con un basket organizzato che punta forte sulla ripartenza da palla persa per presentarsi sotto canestro con l’uomo in più.
Senegal
OVERVIEW
Il Senegal è in quella fascia di squadre che trascina al proprio seguito l’enorme peso dell’incognita delle proprie prestazioni. Squadra con un organico che è ben poco variato nel corso degli anni, vede brillare al proprio interno Maurice Ndour e il giovanissimo ed esplosivo Ibrahima Fall Faye, gli unici che realmente possono infastidire le difese avversarie.

LA STELLA
L’ex Real Madrid e New York Knicks è ciò che ha legato il Senegal alla partecipazione al Mondiale FIBA. Giocatore dallo strapotere fisico sotto canestro, diventa indomabile se messo nella condizione di penetrare senza troppi fastidi nell’area piccola. Lo staff tecnico lo sa e ha messo in condizione il giocatore perché ciò si realizzi, il più delle volte, nelle situazioni più disparate.
IL ROSTER
Xane D’Almeida: G, 1983, Étoile Charleville-Mézières (Francia)Pape Diop: A, 1996, Tallinna Kalev (Estonia)Ibrahima Fall Faye: A, 1997, Antwerp Giants (Belgio)Mouhammad Faye: A, 1985, Crvena Zvezda (Croazia)Makhtar Gueye: C, 1997, UAB Blazers (USA)Hamady N’Diaye: C, 1987, BCM Gravelines-Dunkerque (Francia)Maurice Ndour: A, 1992, Valencia (Spagna)Momar Ndoye: G, 1995, JA Vicky (Francia)Youssou Ndoye: C, 1991, JL Bourg (Francia)Lamine Sambe: G, 1989, Basket 41 Étoile (Francia)Djibril Thiam: A, 1986, Étoile Charleville-Mézières (Francia)
Babacar Toure: G, 1985, Fribourg Olympic (Svizzera)
COACH: Moustapha Gaye
PRONOSTICO
PRIMO TURNO: La Nazionale senegalese ha già dato tanto a se stessa raggiungendo le qualificazioni al Mondiale in Cina; tutto ciò che verrà raccolto e seminato da questo momento in poi sarà solo oro ed esperienza per il futuro. L’idea è quella che il loro cammino si interromperà ancor prima di cominciare a giocare sul serio.
Calendario
Girone A:
1ª Giornata (31/08/2019):
Polonia-Venezuela (h.10.00)
Costa D’Avorio-Cina (h.14.00)
2ª Giornata (02/09/2019):
Venezuela-Costa D’Avorio (h.10.00)
Cina-Polonia (h.14.00)
3ª Giornata (04/09/2019):
Costa D’Avorio-Polonia (h.10.00)
Venezuela-CIna (h.14.00)
Girone B:
1ª Giornata (31/08/2019):
Russia – Nigeria (h.10.30)
Argentina – Sud Corea (h.14.30)
2ª Giornata (02/09/2019):
Nigeria – Argentina (h.10.30)
Sud Corea – Russia (h.14.30)
3ª Giornata (04/09/2019):
Sud Corea – Nigeria (h.10.30)
Russia – Argentina (h.14.30)
Girone C:
1° Giornata (31/08/2019)
Iran-Portorico (h. 10.30)
Spagna-Tunisia (h. 14.30)
2° Giornata (02/09/2019)
Tunisia-Iran (h.10.30)
Portorico-Spagna (h. 14.30)
3° Giornata (04/09/2019)
Portorico-Tunisia (h. 10.30)
Spagna-Iran (h. 14.30)
Girone D:
1° giornata: (31/08/2019)
Angola – Serbia (h. 09.30)
Italia – Filippine (h. 13.30)
2° giornata (02/09/2019)
Italia – Angola (h. 09.30)
Serbia – Filippine (h. 13.30)
3° giornata (04/09/2019)
Angola – Filippine (h. 09.30)
Italia – Serbia (h. 13.30)
Girone E:
1ª Giornata (01/09/2019)
Turchia-Giappone (h.10.30)
Repubblica Ceca-USA (h. 14.30)
2ª Giornata (03/09/2019)
Giappone-Repubblica Ceca (h.10.30)
USA-Turchia (h.14.30)
3ª Giornata (05/09/2019)
Turchia-Repubblica Ceca (h.10.30)
USA-Giappone (h.14.30)
Girone F:
1ª Giornata (01/09/2019)
Nuova Zelanda-Brasile (h.10.00)
Grecia-Montenegro (h.14.00)
2ª Giornata (03/09/2019)
Montenegro-Nuova Zelanda (h.10.00)
Brasile-Grecia (h.14.00)
3ª Giornata (05/09/2019)
Brasile-Montenegro (h.10.00)
Grecia-Nuova Zelanda (h.14.00)
Girone G:
1ª Giornata (01/09/2019)
Repubblica Dominicana – Giordania (h. 10.30)
Francia – Germania (h. 14.30)
2ª Giornata (03/09/2019):
Germania – Repubblica Dominicana (h. 10.30)
Giordania – Francia (h. 14.30)
3ª Giornata (05/09/2019):
Germania – Giordania (h. 10.30)
Repubblica Dominicana – Francia (h. 14.30)
Girone H:
1ª Giornata (01/09/2019)
Canada-Australia (h. 09.30)
Senegal-Lituania (h. 13.30)
2ª Giornata (03/09/2019):
Australia-Senegal (h. 09.30)
Lituania-Canada (h. 13.30)
3ª Giornata (05/09/2019):
Canada-Senegal (h. 09.30)
Lituania-Australia (h. 13.30)