Guida alla LBA Serie A 2020/21

Ci eravamo lasciati sette mesi fa con la Reyer Venezia al centro della Vitifrigo Arena di Pesaro a festeggiare la vittoria di una Coppa Italia da record per numeri, ci siamo ritrovati oggi con un Ettore Messina visibilmente entusiasta dopo aver conquistato il suo primo trofeo alla guida dell’Olimpia Milano. In mezzo, giorni densi di lacrime che tutti vorremmo dimenticare, in cui la lotta al Covid è stata messa giustamente davanti allo sport. Ma è proprio lo sport, come spesso capita, a dare i primi segnali di una nuova rinascita, regalando i primi sorrisi a chi in questo 2020 ha passato momenti terribili. Si prova a ricominciare di nuovo su quel parquet di 28 metri, a sentire il fruscio di quella retina che è diventato negli anni la colonna sonora della nostra vita.
La nuova LBA 2020/21 promette di essere una delle più competitive di sempre a partire da una lotta scudetto aperta ad almeno quattro contendenti, passando per una corsa playoff mai così affollata, fino ad arrivare ad una battaglia per la salvezza mai come quest’anno così impronosticabile.
16 squadre, 16 realtà che per il secondo anno Overtime ha l’onore di presentare in collaborazione con LBA. Abbiamo deciso, per ognuna, di farvi un piccolo riassunto dai movimenti estivi e dell’andamento in Supercoppa, analizzando la stella di ogni roster e la sua possibile rivelazione: fra queste ultime, tanti giovani italiani in rampa di lancio. Il tutto, senza dimenticare i sedici condottieri in panchina che avranno il compito di guidare i loro giocatori a nuovi successi.
L’attesa più lunga è davvero finita, si riparte.
Oggi più che mai, buon basket a tutti.
Guida a cura di:
Giandamiano Bovi
Riccardo Crisci
Mikhail Laurenza
Riccardo Mele
Cesare Milanti
Edoardo Pollero
Matteo Puzzuoli

Acqua S.Bernardo Cantù
di Riccardo Crisci
L’Acqua San Bernardo Cantù che si presenta ai nastri di partenza della LBA 2020/21 ha fatto capire di voler provare ad agguantare quell’ottavo posto che significa playoff. Giocherà le partite interne al Pala Desio ed i tifosi brianzoli ritroveranno ad accoglierli l’esperto coach Cesare Pancotto e due ritorni d’eccezione: Jaime Smith e soprattutto uno degli ultimi beniamini dello storico ex Pianella, Maarten Leunen. Cantù baserà il suo gioco su una grande intensità difensiva con varie situazioni di pressing e su un abbondante movimento di palla e uomini che un play aggiunto come il lungo ex Fortitudo sa intelligentemente innescare sia in taglio verso il canestro sia in uscita dall’arco.I più esperti Leunen e Smith avranno il compito di dettare i ritmi della gara e gestire con sapienza i momenti della gara più concitati, vestendo anche i panni delle chiocce per un gruppo giovane e affamato composto dagli italiani Andrea La Torre, Gabriele Procida, Andrea Pecchia (chiamato ad un ruolo da protagonista soprattutto in fase offensiva) ed il neo arrivo Jordan Bayehe, a cui si affiancano gli americani Sha’Markus Kennedy e Donte Thomas nel reparto lunghi e Jazz Johnson e James Woodard tra gli esterni.
La Stella

La Rivelazione
Andrea PECCHIA: è rimasto in maglia canturina per completare il percorso di crescita nonostante parecchie sirene abbiano corteggiato la giovane guardia durante il mercato estivo. La prima stagione in LBA lo ha visto chiudere con 7.7 punti, 4.5 rimbalzi e 1.2 assist a gara e in generale Pecchia gode della fiducia da parte di tutto l’ambiente. Il 23enne originario di Segrate sa di poter disporre di quel minutaggio e di quella responsabilità fondamentali per potersi consolidare mentalmente prima di un ulteriore salto in termini di livello a cui competere. Ci son tutti gli elementi per continuare l’ascesa anche nella LBA 2020/21.

Il Coach

Cesare PANCOTTO: il due volte miglior allenatore del campionato (2005-06, 2015-16) è stato confermato per l’ennesima stagione sulla panchina dell’Acqua S. Bernardo ed è chiamato ad agguantare la salvezza senza troppi patemi, mantenendo comunque viva la non celata volontà di giocarsi l’accesso alla griglia play off restando a contatto del gruppo delle prime otto. Abile a compattare il gruppo per ottenere il massimo in termini di responsabilità individuale e sacrificio collettivo, Pancotto avrà ancora una volta un ruolo fondamentale nella crescita di tanti giocatori giovanissimi (Kennedy, Bayehe, Johnson su tutti) pronti a spiccare il volo.
Statistiche e Curiosità
Cesare Pancotto è l’allenatore con il maggior numero di partite allenate in LBA: 604 (627 con i playoff).
Cantù lo scorso anno ha dominato la classifica delle stoppate a partite (3.7), davanti a Pesaro e Venezia. L’artefice di più delle metà delle inchiodate della squadra è stato Kevarrious Hayes (2.6 a partita). Riuscirà la coppia Kennedy-Bayehe a tenere fede a questa statistica?
Al termine delle 6 partite del girone di Supercoppa, l’Acqua San Bernardo è stata la seconda squadra, alle spalle solo di Sassari, per percentuale dalla lunetta (81%). Se confermato in campionato, questo dato sarebbe un bel segnale di freddezza mentale dei ragazzi di coach Pancotto.
Pronostico
Fascia 13° – 16° posto: l’imprevedibilità di un gruppo che conta molti esordienti ed una pre-season “sui generis” come quella di quest’anno non permette di sbilanciarsi troppo. Ma il gruppo ha tutte le carte per rivelarsi una piccola mina vagante in grado anche di stupire tutti man mano che l’affiatamento aumenterà. Giocatori come Sha’Markus Kennedy e Jazz Johnson sperano di seguire le orme dei predecessori Kevarrius Hayes (Eurolega ora con Villeurbanne) e Jason Burnell (oggi titolare alla Dinamo Sassari), e lo stesso dicasi per i vari Pecchia, Procida, Bayehe, La Torre: giovani, affamati e se sapranno seguire le direttive di coach Pancotto e apprendere dall’esperienza dei più “navigati” Leunen e Smith potranno regalare grandi emozioni in questa LBA 2020/21.

Allianz Pallacanestro Trieste
di Riccardo Mele
La squadra giuliana si presenta ai blocchi di partenza della LBA 2020/21 con un roster rinnovato per sette decimi. Il gruppo di italiani formato dai veterani Daniele Cavaliero, Matteo Da Ros e Juan Manuel Fernández (più capitan Coronica ed il giovane Arnaldo) è stato completato con le aggiunte di Tommaso Laquintana e Davide Alviti, ottimi cambi negli spot di 1 e 3. Pacchetto stranieri rinnovato in toto, con gli arrivi di Milton Doyle come guardia titolare con licenza di uccidere, il talentuoso Mike Henry in ala piccola, e il lettone Andrejs Gražulis nello spot di 4. A dividersi i minuti sotto canestro sono arrivati 2 lunghi “atipici”, come piace a coach Dalmasson: il botto di mercato Ike Udanoh, reduce da una stagione con poco spazio alla Reyer, e la scommessa DeVonte Upson, tutto da testare in un campionato più competitivo di quello polacco. Per quanto riguarda il gioco, la Supercoppa ha dato indicazioni contrastanti. Ad un girone d’andata esaltante ha fatto da contraltare un girone di ritorno con qualche difficoltà in più. Nessun allarmismo, comunque sia, in casa giuliana, la Supercoppa è stata affrontata senza velleità di risultato, ma come banco di prova per testare gli schemi, mettere minuti nelle gambe e soprattutto creare quella chimica di squadra fondamentale per il nuovo campionato che sta per cominciare.
La Stella

Myke HENRY: ala piccola di 1,98m x 98kg, il nativo di Chicago ha speso gran parte della carriera in G-League, collezionando numeri interessanti e regalandosi anche qualche gettone in NBA con la canotta dei Memphis Grizzlies. Ha alle spalle una sola stagione in Europa, quella 2018-2019 giocata con la maglia degli israeliani del Ironi Nahariya e chiusa con 14.3 punti, 5.8 rimbalzi e 2.1 assist a partita. Nelle 6 partite disputate in Supercoppa ha messo in luce le sue ottime doti di realizzatore, con un high di 27 punti messo a referto nella partita d’esordio.
La Rivelazione
Andrejs GRAŽULIS: il 27enne lettone è reduce da una stagione eccellente a Tortona, in A2, dove ha viaggiato a 16.8 punti, 8.3 rimbalzi e 1.3 stoppate a partita, tenendo un sorprendente 45% dall’arco dei 6,75m. Di lui stupisce la versatilità. Con i suoi 202cm può ricoprire tre ruoli: nasce come ala forte e come tale verrà utilizzato per la maggior parte del tempo, ma la sua mano educata dall’arco gli permette di poter spendere minuti anche da ala piccola, mentre la sua attitudine al rimbalzo unita al discreto tonnellaggio fanno si che possa essere utilizzato anche da 5.

Il Coach

Eugenio DALMASSON: classe 1957, il coach mestrino è alla sua undicesima (!) stagione alla guida della squadra triestina. Le sue squadre sono votate alla corsa e ad una difesa molto aggressiva, con un gioco fatto di letture e un utilizzo importante del tiro da 3, e caratterizzate dall’assenza di un go-to-guy e di centri puri, ma con tante rotazioni e giocatori intercambiabili e funzionali al sistema. E la Pallacanestro Trieste versione LBA 2020/21 non fa eccezione. L’aggiunta di Franco Ciani come vice darà sicuramente qualcosa in più sopratutto per quanto riguarda la fase difensiva, con particolare riferimento alla zona.
Statistiche e Curiosità
Grazie all’alto ritmo che coach Dalmasson impone ai suoi giocatori, l’Allianz ha chiuso la passata stagione in testa per numero di tiri tentati dal campo (1461), davanti a Brindisi e Roma.
Juan Manuel Fernandez ha chiuso nella top 15 nella classifica degli assist (3.6 di media) pur avendo giocato meno di tutti quello che lo precedono (solo poco più di 21 minuti a partita).
Pronostico
Fascia 9° – 12° posto: l’obiettivo dichiarato è la salvezza, ma sempre con un occhio ai playoff. Molto dipenderà dal rendimento dei lunghi, che in Supercoppa non hanno brillato, Upson in particolar modo. Nulla vieta cambiamenti in corsa (Zoran Dragić docet), ma il roster di quest’anno sembra ben assemblato. E poi è difficile fare peggio della passata stagione.

A|X Armani Exchange Milano
di Mikhail Laurenza
La stagione LBA 2020/21 ha già portato in dote il primo trofeo dell’era Messina, che solo pochi giorni fa è riuscito a centrare la vittoria della Supercoppa, guidando l’Olimpia ad otto vittorie in altrettante partite. L’ex coach del CSKA è riuscito a costruire una squadra caratterizzata da spirito di sacrificio, leadership e tanta difesa. Non è un caso che uno dei primi acquisti sia stato Kyle Hines, che in questo primo mese ha dimostrato di essere in forma smagliante. Delaney e Punter sono stati a tratti dominanti e hanno dimostrato di essere sin da subito di grande aiuto a Chacho nella gestione della regia della squadra, mentre Gigi Datome ha già messo la propria firma decisiva sul successo nella due giorni di Bologna. LeDay e Shields arricchiscono una panchina di talento e fisicità, con i confermati Tarczewski, Cinciarini, Moraschini e Roll pronti a fornire minuti di qualità al posto dei titolari. Davide Moretti è infine la vera scommessa di questa stagione inserita in un roster collaudato, ma la sicurezza e la personalità con cui ha tenuto il campo nelle prime partite sono davvero incoraggianti. La possibilità di alzare il livello del suo gioco in mezzo a dei campioni assoluti sarà decisiva per il prosieguo di una carriera che già a Treviso prometteva molto bene.
La Stella

Malcolm DELANEY: serviva un realizzatore che potesse creare dal palleggio in situazione di giochi rotti, Malcolm Delaney ha risposto sin da subito presente: la point guard ex Barcellona ha già conquistato i tifosi e i propri compagni illuminando la Final Four di Bologna con delle giocate da urlo. Alla fine, si è portato pure a casa il premio di MVP della competizione, conciliando alla conclamata pericolosità offensiva anche una difesa uno contro uno di primissimo livello, spesso accoppiato col più pericoloso esterno avversario. Messina si fida e tanto del ragazzo da Baltimora, che durante l’estate ha rifiutato ogni offerta per approdare all’ombra della Madonnina e diventare un punto di riferimento fondamentale per il nuovo corso dell’Olimpia. La scelta pare davvero azzeccata.
La Rivelazione
Davide MORETTI: torna in Italia dopo la straordinaria esperienza a Texas Tech per seguire le orme di papà Paolo, playmaker di grande affidabilità proprio alla corte di Ettore Messina alla Virtus Bologna. Il ragazzo non ha paura delle sfide ed ha già dimostrato di poter competere tra i pro giocando due stagioni di alto profilo alla De Longhi Treviso. L’obiettivo è quello di guadagnare sempre più minuti nel corso della stagione ed affermarsi come leader del futuro per l’Armani Exchange, imparando e competendo ogni giorno con giocatori che hanno scritto la storia recente del basket europeo. Nelle occasioni in cui ha messo piede in campo ha dato prova dell’affidabilità del suo piazzato da tre punti: il rilascio e la meccanica di tiro sono da lasciare a bocca aperta. Milano e la Nazionale sono in buonissime mani.

Il Coach

Ettore MESSINA: non ha perso l’entusiasmo Ettore Messina: quel sorriso trattenuto a fatica dopo il successo su Bologna in Supercoppa è il segno di un uomo che ha ancora tanto da dare al basket. Il suo curriculum non ha certo bisogno di presentazioni e non servono di certo altri trofei in bacheca per affermare con certezza che ci troviamo di fronte ad uno dei migliori allenatori della storia di questo sport. Uomini di questo valore sono però sempre in cerca di nuove sfide verso loro stessi, consapevoli che quello che è stato compiuto in passato non li renderà sazi. L’obiettivo di riportare Milano ai vertici del basket europeo sarebbe l’ennesimo traguardo di una carriera da tramandare alle generazioni successive.
Statistiche e Curiosità
Nelle ultime sei stagioni Milano ha conquistato tre scudetti, alternando i propri successi con Sassari prima e Venezia (due volte) poi. I quattro successi in Supercoppa inoltre sono tutti arrivati nelle ultime cinque stagioni.
Nel 2019/2020 l’Olimpia ha avuto la miglior difesa del campionato con soli 74 punti a partita concessi ed è stata la squadra che ha tentato più liberi, con 23 viaggi in lunetta a gara. Vedremo se si confermerà nella LBA 2020/21.
Pronostico
Fascia 1° – 4° posto: inutile nascondersi: il roster di Milano è stato costruito gli obiettivi dichiarati dello scudetto e dei Playoff di Eurolega. La stagione da 60 partite però ha già dimostrato di poter regalare brutte sorprese in Serie A contro squadre che ai Playoff giocano per vincere come Sassari, Venezia e ultimamente la Virtus: motivo per cui la panchina è stata ulteriormente allungata per avere giocatori freschi e pronti per ogni competizione, anche all’interno di un campionato in continua ascesa dal punto di vista qualitativo. La sensazione però è che mai come quest’anno la squadra non voglia lasciare nemmeno le briciole agli avversari

Banco di Sardegna Sassari
di Matteo Puzzuoli
Anche in questa LBA 2020/21 vedremo una Dinamo Sassari a immagine e somiglianza del proprio coach, Gianmarco Pozzecco. Le redini della squadra saranno affidate principalmente a Marco Spissu, playmaker che già in Supercoppa ha mostrato di aver fatto un ulteriore step in termini di leadership. Partendo dal nativo di Sassari, il gioco del Banco di Sardegna si sviscererà attorno l’arco grazie all’apporto di tiratori micidiali del calibro di Eimantas Bendzius e Filip Kruslin, dal perimetro con i playmaker aggiunti Stefano Gentile e Vasa Pusica e in area sfruttando l’atletismo e la tecnica di Miro Bilan, Jason Burnell e Justin Tillman. C’è curiosità, infine, sulla crescita del classe 2000 Kasper Treier e in generale sul modo in cui troverà la quadra un gruppo con gerarchie diverse rispetto allo scorso anno. Se l’accoppiata Spissu-Bilan è ormai una certezza ed è destinata ad essere sempre di più l’asse portante della squadra, sarà da valutare come le due ali Burnell e Tillman sapranno convivere sul parquet. Attenzione, inoltre, alle “scommesse” Kruslin e Pusica: il Poz sta già affidando loro parecchie responsabilità e dal rendimento del duo slavo dipenderà molto del rendimento dei sardi.
La Stella

Justin TILLMAN: è vero, lo abbiamo visto pochissimo ancora sui parquet italiani, ma i 36 minuti spalmati in tre partite tra Olbia e Bologna per la semifinale di Final Four hanno dimostrato che se la Dinamo vuole puntare a degli obiettivi importanti, allora non può prescindere da un giocatore con questo potenziale. Ala 24enne di 203 cm, Tillman ha un atletismo e una tecnica che gli permettono di giocare anche da 5 in un quintetto piccolo, tirare da fuori, attaccare in post basso e da “rollante”. Un coltellino svizzero che in Sardegna sperano non faccia rimpiangere Dwyane Evans.
La Rivelazione
Vasa PUSICA: dopo un anno positivo a Pesaro, Sassari ha deciso di scommettere sul serbo classe 1995. Comboguard di 196 cm, partirà con grande probabilità da sesto uomo e ha dimostrato in Supercoppa di rendere al meglio al fianco di Marco Spissu, dividendosi i compiti di playmaking con il numero 0. In Supercoppa ha brillato nel match di “andata” contro Brindisi, siglando una prestazione super da 24 punti che ha messo in evidenza i suoi punti di forza: imprevedibilità con la palla in mano, tiro da tre punti (41.8% di realizzazione l’anno scorso), penetrazione e scarico per i compagni. Se riuscirà ad essere una costante minaccia dalla panchina, allora Sassari potrà sfruttare un jolly come pochi altri ce ne sono in questa LBA 2020/21.

Il Coach

Gianmarco POZZECCO: il coach di Gorizia e la Dinamo Sassari sono ormai una cosa sola e il gioco spumeggiante messo in campo dal Poz rispecchia la giovialità della terra sarda. Via Pierre e Evans, il post basso in transizione quest’anno sarà cavalcato con Burnell e Tillman, oltre che dal solito “professore” Miro Bilan. Si correrà molto, si attaccherà l’area per riaprire per i tiratori piazzati oltre l’arco (Kruslin, Bendzius, Pusica, Gentile) e nella propria metà campo si prediligerà la regola dei cambi difensivi, specialmente con atleti del calibro di Tillman e Burnell. Insomma, vigerà sempre la solita filosofia del Poz.
Statistiche e Curiosità
Nella stagione 2019-20, Marco Spissu è stato il secondo miglior realizzatore da tre punti del campionato per percentuale (46.9%) dietro all’ex compagno Michele Vitali (autore di uno stratosferico 50.6%). La Dinamo, inoltre, è stata la migliore anche per percentuale da oltre l’arco (41.2%) di squadra, davanti a Brescia e Trento.
Miro Bilan, nell’annata passata, è stato il leader della LBA per media plus/minus (+10.2) davanti a Stefan Markovic della Virtus Bologna e ad altri due sassaresi, Dyshawn Pierre e Marco Spissu.
In Supercoppa, la Dinamo è stata la squadra che si è passata meglio il pallone: difatti, ha chiuso in testa la classifica degli assist a partita (23.6) davanti a Pesaro e Brescia.
Pronostico
Fascia 1°- 4° posto: nonostante abbia perso dei pezzi importanti in estate, Sassari anche durante la Supercoppa, ha dimostrato la stessa identità coriacea instillata, nell’ultimo ciclo biancoblu, dal Poz. Sarà da valutare come la Dinamo gestirà il doppio impegno Campionato-Champions League (viste le difficoltà incontrate poco prima dello stop causa pandemia lo scorso anno), ma, a parte questo, i presupposti per restare nell’élite della LBA 2020/21 ci sono tutti.

Carpegna Prosciutto Basket Pesaro
di Cesare Milanti
La Carpegna Prosciutto Pesaro riparte da una campagna acquisti estiva ben al di sopra delle aspettative, che ha portato nelle Marche un veterano esperto come Carlos Delfino, uno dei centri più validi del campionato come Tyler Cain e un Justin Robinson che, nella positiva cavalcata in Supercoppa al GeoVillage di Olbia, sembra aver preso le redini della squadra. Il resto del quintetto vedrà altri due collanti degni di nota come Frantz Massenat, usato perlopiù sinora come playmaker secondario e atteso ad un ruolo da primo protagonista in campionato, e Marko Filipovity, letale tiratore da tre punti e ala grande molto versatile. Dalla panchina si alzeranno poi il veterano Ariel Filloy, la play-guardia Matteo Tambone, la stella nascente Henri Drell e Simone Zanotti che farà da cambio ai lunghi (principalmente a Cain ma può giocare anche da 4). Il top player della nuova Carpegna Prosciutto, però, è in panchina: Jasmin Repesa è pronto a condurre i biancorossi ad un campionato che sappia di tranquillità.
La Stella

Justin ROBINSON: le redini della squadra sembra essersele prese senza troppe preoccupazioni e, soprattutto, in punta di piedi. Dopo gli arrivi di Delfino e Cain, stelle sulla carta per la compagine guidata da Repesa, infatti, in pochi puntavano sul playmaker venuto da un’altra biancorossa, i francesi di Chalon. Eppure le cifre non mentono: 13 punti (con il 41% dall’arco), 6.2 assist ed il 16.5 di valutazione di media a partita, che fanno di lui l’arma offensiva più letale nel girone del GeoVillage di Olbia per Pesaro. L’ultima gara contro Sassari (26 punti, 7 assist e 7 rimbalzi) non rappresenta un caso: dalla cabina di regia, Justin Robinson vuole trascinare i suoi.
La Rivelazione
Marko FILIPOVITY: dopo alcuni anni passati in patria, l’ungherese Marko Filipovity sbarca in Italia. Per lui tre stagioni in EuroCup con l’Alba Fehérvár ed una in Champions League con il Falco Szombathely, a 12.1 punti e 4.1 rimbalzi di media a partita. Repesa (che ha allenato suo padre) lo stima, tant’è in Supercoppa Italiana gli ha riservato un’importante dose di minuti (20.5’) a partita nel pitturato, affianco a Cain. Atletico, veloce e con progressi costanti nel gioco spalle a canestro: le sorti di Pesaro passano anche dal suo contributo, di cui, per il momento, si parla poco.

Il Coach

Jasmin REPESA: lo status ed il curriculum non possono che parlare per lui: dopo un anno sabbatico lontano dal parquet, successivo ad un’ultima esperienza in Montenegro, al Budocnost, è Jasmin Repesa l’uomo scelto da Pesaro per ripartire dopo una stagione da dimenticare. Nella fase a gironi di Supercoppa Italiana ha chiesto ai giovani della squadra più aggressività, senza paura di prendersi responsabilità per il bene della squadra: la sua presenza nello spogliatoio sarà vitale specialmente per i più inesperti, tatticamente e psicologicamente parlando.
Statistiche e Curiosità
Pesaro, in Supercoppa Italiana, è stata la squadra capace di raccogliere più rimbalzi offensivi a partita, ben 13.
Inoltre, ha collezionato anche la terza percentuale migliore per tiri da due punti: il 56%, alle spalle di Virtus Bologna (57%) e Dinamo Sassari (58%).
Grazie al suo 82, Carlos Delfino è il giocatore con il secondo numero di maglia più alto del campionato. Alle sue spalle Donda (73, a Cremona) e Datome (70, a Milano), in testa Wilson (99, a Roma).
Pronostico
Fascia 9° – 12° posto: un anno 0, per ricostruire e porre le basi affinché possa essere messo in piedi il futuro di una nobile del nostro basket; indubbiamente si prospetta una stagione fuori dalle sabbie mobili, ma al contempo non ci si può aspettare un exploit immediato, vista anche la qualità delle avversarie in ottica playoff. Pesaro, però, potrà dormire sonni tranquilli.

De’Longhi Treviso
di Cesare Milanti
Gioventù (tanta) ed esperienza (quel che basta, visto il David Logan a disposizione): un mix antinomico, da seguire con interesse in una realtà come quella trevigiana; la De’ Longhi che vedremo sul parquet della prossima stagione può essere una mina vagante per diverse avversarie, nonostante gli addii dei vari Tessitori, Fotu e Nikolic. Le liete novità, infatti, non mancano di certo: Christian Mekowulu e Nicola Akele, ad esempio, i due lunghi alla ricerca dell’alchimia dinamitaria, o gli arrivi dall’estero, dalle due play-guardie Tyler Cheese e DeWayne Russell (in costante miglioramento durante la Supercoppa) al micidiale tiratore pescato dalla A2, Jeffrey Carroll. E poi, le conferme, con Chillo e capitan Imbrò, che ormai sa essere affidabile in uscita dalla panchina (sperando che riesca a stare alla larga dagli infortuni che troppo lo hanno condizionato gli ultimi anni). Infine, l’esperienza di cui sopra, con due elementi: Max Menetti, in panchina, e David Logan, un vero e proprio usato assicurato e il leader da cui Treviso non può prescindere.
La Stella

DAVID LOGAN: se non dovesse bastare il Triplete con la Dinamo Sassari, la bacheca puntellata di trofei da ogni parte d’Europa e l’esperienza maturata da 15 anni a questa parte (gli inizi, nel 2005, a Pavia dopo il college) nel Vecchio Continente, pensate a David Logan nel febbraio 2019. Dopo aver deciso di ripartire dall’A2, da Treviso, nonostante avesse estimatori in giro per il mondo: non può che essere lui la stella di questa squadra. Anzi, ma quale stella? Niente astri, solo una cattedra, quella dove salirà il Professore, quando la squadra ne avrà bisogno. Ancora, capace di rendere ordinario un talento ed una tecnica che tendono alla straordinarietà.
La Rivelazione
Christian MEKOWULU: per un professore c’è bisogno anche dell’allievo, anche se Christian Mekowulu sembra aver imparato già abbastanza sui parquet, nostrani e non. Il centro nigeriano, cresciuto cestisticamente negli USA, prima all’high school in Georgia e poi a Tennesse State University, è reduce da una stagione da capogiro in Serie A2, dove con Orzinuovi ha collezionato la bellezza di 16.3 punti e 12.4 rimbalzi (4.1 offensivi) di media a partita. Insomma, giovane (classe ’95) ma già pronto per il nostro campionato, visto un database di varianti offensive niente male: lega tecnica ed atletismo, oltre ad un discreto 29% dall’arco, vista la stazza da 205 centimetri per 110 chilogrammi. Ah, e poi difende alla grande: vedere per credere la prima stoppata della Supercoppa Italiana, ai danni di Udanoh.

Il Coach

Max MENETTI: prendete il discorso fatto per David Logan e traslatelo alla panchina: dopo un’EuroChallenge, una Supercoppa Italiana e due finali Scudetto, Max Menetti ha lasciato Reggio Emilia per sposare il progetto del basket trevigiano. Ora, conquistata l’A2 e trascorso qualche mese di assestamento nella passata stagione, il coach friulano riparte da un gruppo e stimoli nuovi. Ci saranno tanti giovani da far crescere (Cheese e Mekowulu su tutti) ma è difficile trovare in Italia qualcuno più adatto di lui per far rendere al meglio le stelle nascenti del nostro campionato.
Statistiche e Curiosità
Contro Treviso, in Supercoppa Italiana, si è segnato poco dalla lunetta: gli avversari dei biancoblù, infatti, hanno raccolto solo 12.7 tiri liberi a cronometro fermo.
Nell’ultima stagione ad Orzinuovi, Mekowulu è stato il primo giocatore per rimbalzi di media a partita in tutta la Serie A2: 12.4.
Nicola Akele “torna a casa”: è cresciuto a Montebelluna, a 22 km da Treviso.
Pronostico
Fascia 13° – 16° posto: una mina vagante, sì, ma con la possibilità di giocarsi la permanenza nella massima serie fino all’ultimo, visto il tasso tecnico delle compagini appena sopra la soglia della bagarre per la salvezza. La Treviso LBA 2020/21 sarà anche questo: imprevedibile, nel bene e nel male, con l’obiettivo di concentrarsi a breve termine, partita dopo partita.

Dolomiti Energia Trentino
di Matteo Puzzuoli
Sono bastate sei partite di Supercoppa, neanche a ranghi completi, per intuire le potenzialità della Dolomiti Energia Trentino versione 2020/21. In attesa di vedere il “vero” Kelvin Martin (ancora limitato nella condizione nelle due partite che ha giocato nel girone C), coach Brienza si è affidato all’esperienza di Gary Browne per quanto riguarda leadership e playmaking. Molto intriganti gli altri statunitensi in quintetto: Morgan, tiratore micidiale, e Sanders, guardia versatile in grado di far male alle difese avversarie in vari modi con penetrazioni, tiri da fuori e assist per i compagni, completano il reparto degli esterni; Luke Maye, visto solo 24 minuti in Supercoppa causa infortunio ma con abilità offensive davvero spaventose, e JaCorey Williams, ala-centro versatile, atletica e con grande presenza in area tra attacco e difesa, saranno invece i lunghi protagonisti. A supporto dello starting five, Brienza avrà a disposizione una batteria di italiani ben divisa tra giocatori di esperienza (Forray, Pascolo e Lechtaler) e giovani rampanti (Mezzanotte, Ladurner e Conti). Insomma, Trento sarà una squadra da osservare con grande attenzione.
La Stella

Gary BROWNE: se Martin è il candidato numero uno al ruolo di “ministro della difesa” della Dolomiti Energia, Gary Browne allo stesso modo ha già preso in mano le redini della squadra nella metà campo offensiva e nel clutch time. Reduce da stagioni importanti in Israele e in Turchia al Darussafaka, Browne ha viaggiato in Supercoppa con medie da 17.3 punti, 5.5 assist e 3.2 rimbalzi, dimostrando di poter essere uno degli attaccanti più incisivi dell’intera LBA. C’è curiosità nel vedere come si dividerà i possessi offensivi con l’altro “playmaker” della squadra, Luke Maye.
La Rivelazione
JaCorey WILLIAMS: se su Luke Maye sono già riposte parecchie aspettative, un po’ sottotraccia è passato l’innesto di JaCorey Williams. Ala grande (che può giocare anche da centro) 26enne di 203 cm, è reduce da una manciata di partite giocate in Grecia con il PAOK prima dello stop per pandemia. Piedi rapidissimi e verticalità invidiabile, ha già dimostrato in Supercoppa di essere particolarmente profilico nei pitturati italiani (14.6 punti e 6.5 rimbalzi di media, tirando con il 58% dal campo). Williams è il perfetto complemento di Maye e se i due dovessero trovare la giusta quadra, le cose per Trento prenderebbero una piega molto positiva.

Il Coach

Nicola BRIENZA: al suo secondo anno con i bianconeri, il giovane coach ex Cantù sembra aver già stabilito le gerarchie della squadra affidando la costruzione del gioco al playmaker Browne e alla versatilità di Luke Maye. Brienza, inoltre, userà molto le doppie uscite per sfruttare la pericolosità da oltre l’arco di Morgan e Forray e le penetrazioni di Sanders. Sarà fondamentale l’impatto difensivo che potrà avere Kelvin Martin non solo nel fermare il proprio avversario diretto ma anche per elevare il rendimento complessivo dei compagni nella propria metà campo. Occhio, infine, ai giovani italiani i quali, godendo della fiducia di un coach che non ha paura di schierarli anche nelle fasi più delicate di una partita, potranno avere tanti minuti a disposizione per mettersi in mostra.
Statistiche e Curiosità
La Dolomiti Energia è stata, lo scorso anno, la squadra che ha perso meno palloni di media (11), a pari merito con Brindisi e Cantù.
Nella stagione 2019-20, Kelvin Martin si è posizonato al quarto posto nella classifica dei palloni recuperati di media a partita (1.6), dietro Happ, John Brown e uno che a Trento conoscono molto bene, Aaron Craft. Inoltre, Martin (a pari merito con Vince Hunter della Virtus Bologna) ha registrato, in occasione della sfida a Roma del 29 settembre 2019 contro la Virtus, il record in partita singola di recuperi nella passata stagione (6).
Nelle 6 partite giocate in Supercoppa, Trento ha tirato con il 47% del campo, ponendosi al quarto posto di questa classifica dietro le corazzate Milano, Sassari e Virtus Bologna.
Pronostico
Fascia 9°- 12° posto: Trento sarà una delle squadre più da temere nel gruppo delle contendenti per un posto ai Playoff. Il roster a disposizione di coach Brienza ha esperienza e talento tali da poter impensierire parecchi team, anche i più blasonati. Per adesso, la Dolomiti parte un filo dietro le avversarie di riferimento (continuità e cinismo dei propri leader potrebbero essere dei punti deboli) ma non ci sarà da sorprendersi nel caso la vedessimo costantemente tra le prime 8 della classifica.

Lavoropiù Fortitudo Bologna
di Riccardo Crisci
La Fortitudo Bologna si appresta a iniziare la seconda stagione dal ritorno in massima serie provando (almeno sulla carta) a porre le basi per migliorare gli ottimi risultati dell’anno precedente: conquista della F8 di Coppa Italia e lotta play off (in cui era in piena corsa al momento dello stop al campionato). Le novità saranno molte, a cominciare dall’allenatore: Romeo “Meo” Sacchetti subentra al posto di Antimo Martino passato a Reggio Emilia. Il roster stesso muta per plasmarsi meglio sulla filosofia del coach della nazionale, pur con alcune conferme. Il quintetto base vedrà scendere sul parquet il grande colpo estivo Adrian Banks da Brindisi (uno dei nomi più probabili per il titolo di Mvp della scorsa stagione) affiancato sul perimetro dai confermati Matteo Fantinelli e Pietro Aradori (il miglior realizzatore italiano del campionato a 16.8 di media). I lunghi rispecchiano a pieno la filosofia di “Meo” con il classe ‘96 Todd Whiters all’esordio in Europa dopo due anni in G-League, capace di esprimere grande presenza fisica e atletica insieme a un tiro dalla distanza assolutamente da rispettare, ed Ethan Happ, promettentissimo lungo atipico che abbiamo imparato a conoscere bene la passata stagione arrivando in corsa proprio alla Vanoli Cremona del nuovo coach fortitudino (18 punti e 8.9 rimbalzi). Dalla panchina un mix di esperienza, freschezza ed energia e con in più il capitano/bandiera Stefano Mancinelli a far da chioccia ai giovani Leonardò Totè, Nicolò Dellosto, Gherardo Sabatini e Mattia Palumbo, a cui si aggiunge l’americano Tre’Shaun Fletcher.
La Stella

Adrian BANKS: il trentaquattrenne originario di Memphis è senza ombra di dubbio il giocatore che detterà i ritmi del gioco della Fortitudo, un giocatore che per leadership e proprietà tecnica è in grado di innalzare il valore di tutta la squadra in campo. Il biennio a Brindisi è coinciso con il momento di massima maturità cestistica per Adrian, e la crescita sembra non conoscere mai limiti d’età. Capace di esaltarsi quando l’intensità della partita si alza, Banks è il giocatore perfetto per coach Sacchetti: può creare per i compagni, arrestarsi da tre direttamente dalla transizione veloce, innescare i compagni dai vantaggi conquistati in 1v1 con o senza pick and roll, e in grado di sfruttare sapientemente il gioco senza palla.
La Rivelazione
Niccolò DELLOSTO: In una squadra che punterà molto sul reparto italiani, il triestino Nicolò Dellosto, classe 2000 arrivato la scorsa stagione da Reggio Emilia potrà essere l’aggiunta in più in grado di allungare le rotazioni garantendo minuti di qualità offensiva. Ben sopra i due metri (circa 203 cm) e con un tiro da tre di primissimo livello, Nicolò può giocare interno ed esterno, ed è in grado di difendere su tre posizioni. E il primo squillo non si è fatto attendere molto alla prima vera occasione offertagli da coach Sacchetti: 12 punti in 18 minuti nella vittoria di soli due punti nel derby con la Virtus e una presenza in campo che lascia davvero ben sperare (anche in ottica nazionale).

Il Coach

Romeo SACCHETTI: subentra a coach Antimo Martino ed è un allenatore senza bisogno di troppe presentazioni. La Fortitudo rappresenta l’ennesima sfida per un uomo che a 67 anni continua a vivere lo sport con l’entusiasmo contagioso del giovane a inizio a carriera. Ha composto una rosa che rispecchia le caratteristiche a cui siamo abituati a vedere giocare le sue squadre: ritmi alti, punti in transizione e fisicità dinamica con lunghi mobili e versatili: insomma, tutti elementi in grado di esaltarsi in un ambiente incandescente (come quello che sanno creare i tifosi bianco-blu) e che siamo certi regaleranno momenti di basket divertentissimo.
Statistiche e Curiosità
Per la prima volta dal 1999 sino ad oggi, la Fortitudo Bologna lascerà lo storico campo di casa del PalaDozza per giocare tutte le partite interne della stagione 2020-21 alla Unipol Arena che garantisce maggiori possibilità di capienza in relazione alle limitazioni in materia di contrasto al COVID-19.
Lo storico capitano, Stefano Mancinelli, ha dato avvio con la Supercoppa alla 14esima stagione in carriera con la maglia dell Fortitudo.
Coach Meo Sacchetti avrà a disposizione i migliori tre realizzatori dell’annata 2019/20 della LBA: Adrian Banks (21.2 punti di media), Ethan Happ (18) e Pietro Aradori (16.8).
Pronostico
Fascia 5° – 8° posto: La squadra bolognese ha sulla carta un quintetto di assoluto livello per la LBA, avendo in Banks e Happ due giocatori di primissima fascia e un roster costruito per competere sicuramente in zona play off. Se coach Sacchetti riuscirà a creare quel clima di coesione e compattezza in cui ogni elemento trova il modo di esprimersi con grande intensità e con poche pressioni, sicuramente i tifosi avran di che divertirsi.

Germani Brescia
di Cesare Milanti
Ha perso il ruggito, seppur nella denominazione, ma nell’essenza della Pallacanestro Brescia rimarrà sempre lo spirito da Leonessa. Nonostante possa sembrare fin troppo romanzato, questo è uno dei motivi che spingono gli avversari a non sottovalutare la compagine allenata da Vincenzo Esposito, reduce da un ottimo terzo posto in campionato prima dello stop dovuto alla pandemia. Certo, si trattava di un organico differente, con i vari DeAndre Lansdowne, Ken Horton, Awudu Abass, Tommaso Laquintana e Tyler Cain oggi tutti con una nuova maglia indosso, ma la serie di nuove aggiunte non hanno nulla da invidiare al gruppo della scorsa stagione. Gli arrivi dall’Olimpia Milano di Drew Crawford (MVP con la Vanoli Cremona nel 2018/2019), Christian Burns (ritorno a Brescia, dopo l’annata 2016/2017) e Giordano Bortolani (in prestito), oltre agli acquisti dall’estero di T.J. Cline (ala forte di grande prospettiva), Dusan Ristic, Kenny Chery e Tyler Kalinoski (tiratore micidiale) fanno ben sperare per l’immediato futuro dei biancoblù, che hanno riconfermato i veterani Vitali, Moss e Sacchetti.
La Stella

Drew CRAWFORD: nasce Andrew Eugene, nell’Illinois dell’ottobre 1990, ma per tutti è Drew, Drew Crawford. Uscito da Northwestern University nel 2014 con una stagione da 15.7 punti, 6.4 rimbalzi e 2.2 assist nella Big Ten 2013/2014, trova, dopo un’annata in D-League con gli allora Erie BayHawks (oggi Lakeland Magic), la propria dimensione in Europa. Prima di approdare a Cremona, con il Rishon Le Zion un exploit da 16.5 punti a partita, che diventano 17.4 in Italia, dove conquista una Coppa Italia, l’MVP della competizione e l’MVP del campionato. Per lui anche una breve esperienza milanese, dove gioca solamente l’Eurolega, non riuscendo ad incidere nelle rotazioni di Messina; a Brescia, invece, sarà il go-to-guy nel quale affidarsi nei momenti di difficoltà, con responsabilità vitali per i successi bresciani.
La Rivelazione
Giordano BORTOLANI: un giovane dal futuro radioso, con il presente che inizia ad illuminarsi, incrociando le dita. Classe 2000, cresciuto nel settore giovanile dell’Olimpia Milano, ha avuto una maturazione esponenziale nelle ultime due stagioni in Serie A2, rispettivamente con Legnano e Biella, dove nella scorsa annata ha avuto medie da 14.9 punti, 3 rimbalzi e 1 assist a partita, con l’83% dalla lunetta. Il prestito a Brescia può far bene tanto a lui quanto ai biancoblù.

Il Coach

Vincenzo ESPOSITO: El Diablo si appresta alla seconda stagione sulla panchina di Brescia, senza il topscorer Abass ma con innesti di livello, come detto in precedenza, che occuperanno ognuno un pezzo fondamentale all’interno dello scacchiere bresciano. L’ex coach di Pistoia e Sassari dovrà inoltre cercare di trovare la quadra nella gestione dei suoi due playmaker, con Luca Vitali in un’inedita versione da sesto uomo. Ciò che è certo, però, è che la squadra rispecchierà al 100% il suo modo di fare: senza paura di ruggire, da Leonessa.
Statistiche e Curiosità
Nello scorso campionato di Serie A, Brescia è stata la seconda squadra a tirare meglio dall’arco (39%) dopo la Dinamo Sassari (41.2%).
Drew Crawford è figlio dell’ex arbitro NBA Dan Crawford, che in carriera ha chiamato 2,3 falli a partita in più ai Dallas Mavericks rispetto ai loro avversari.
Giordano Bortolani ha esordito con la Nazionale maggiore nella penultima partita disputata dall’Italbasket prima della pandemia, siglando 3 punti contro la Russia.
Pronostico
Fascia 5° – 8° posto: difficile ripetere una (parte di) stagione come quella precedente, viste le (al momento) inarrivabili Olimpia Milano e Virtus Bologna, oltre alla conferma di tutto il roster in quel di Venezia ed alla sempre temibile Dinamo Sassari. Più probabile che si assesti nella seconda fascia del nostro campionato, ma pur sempre in zona Final Eight; in EuroCup, invece, cercherà di bissare l’exploit avvenuto l’anno scorso, con i quarti di finale ad un passo. Occhio, però, a Buducnost ed Unicaja Malaga.

Happy Casa Brindisi
di Mikhail Laurenza
Un punto: tanto è mancato alla Happy Casa Brindisi per qualificarsi alle semifinali di Supercoppa in un girone in cui se l’è giocata alla pari con una corazzata come Sassari, battuta per 96-95 nella penultima giornata del girone D grazie ad un D’Angelo Harrison già ispirato ed un Krubally decisivo nei minuti finali. Proprio la shooting guard di Anchorage e il lungo ex Venezia sono tra le novità principali di una società che ha rimpiazzato al meglio le partenze di Banks e John Brown III. Insieme a loro sono arrivati James Bell, già visto in Eurolega al Buducnost, l’ala Derek Willis e il centro Nick Perkins; mentre in A2 sono stati pescati due dei migliori italiani del girone Est ovvero Riccardo Visconti, cresciuto tantissimo nelle due stagioni a Mantova e Mattia Udom, pilastro della Scaligera Verona. Già dalle prime uscite si è potuto notare quanto la squadra, nonostante i diversi interpreti, si esalti esattamente come la stagione passata in transizione, dimostrando una volta di più le grandi capacità di Vitucci nel preparare un attacco spettacolare e di altissimo livello, tale da mettere in difficoltà anche le favorite allo scudetto. Non sorprendiamoci quindi, se a metà stagione vedremo i pugliesi ancora protagonisti in Coppa Italia e nei Playoff.
La Stella

D’Angelo HARRISON: Anchorage, capitale della fredda Alaska, deve essere un posto in cui fare canestro riesce maledettamente facile: quindici anni fa toccò a Trajan Langdon dominare in Italia e in Europa prima con Treviso e poi con il CSKA, oggi tocca a Dee Harrison, che avrà l’importante compito di sostituire il miglior realizzatore della passata stagione, Adrian Banks. Dopo una stagione clamorosa in Israele, la shooting guard americana non ha deluso le aspettative viaggiando a quasi 20 di media nelle otto partite di Supercoppa. L’Italia gli piace già da impazzire.
La Rivelazione
Riccardo VISCONTI: prodotto delle giovanili della Reyer, Riccardo Visconti ha trascorso le ultime tre stagioni in A2 mostrando ogni anno dei segni di miglioramento soprattutto dal punto di vista della personalità. Nell’ultimo anno a Mantova è letteralmente esploso sotto la guida di coach Finelli, dimostrando di possedere un’ottima mano mancina dai 6.75 e di essere in grado di crearsi un uno contro uno dal nulla. Dopo la scelta azzeccata del neocapitano Zanelli, pescato da Legnano, l’ennesimo grande lavoro di scouting della società pugliese.

Il Coach

Frank VITUCCI: ormai idolo della tifoseria biancoblu, Vitucci si appresta a vivere la sua quarta stagione sulla panchina della Happy Casa. L’allenatore veneziano è abituato ad esaltare i grandi talenti e dopo aver lanciato Dunston a Varese ha fatto scoprire all’Europa il potenziale di John Brown III. Non solo, ha ripreso sotto la sua ala protettiva Adrian Banks, esploso con lui in Lombardia e diventato MVP della regular season nella passata stagione. Le due finali di Coppa Italia consecutive hanno di fatto reso Brindisi una big del nostro campionato, confermando le straordinarie doti di uno dei migliori allenatori in circolazione nel nostro Paese.
Statistiche e Curiosità
Squadra votata all’attacco, la Happy Casa è risultata terza nel 2019/2020 per punti realizzati (84.6), terza per valutazione (96.5), terza per rimbalzi catturati (40.0) e seconda per palle recuperate (7.9).
È inoltre stata la finalista delle ultime due coppe Italia: nell’ultimo decennio ci era riuscita solo Cantù nelle edizioni del 2012 e del 2013.
Al termine della Supercoppa, Brindisi è stata la terza miglior squadra per valutazione media (103.8), alle spalle solamente di due protagoniste delle Final Four di Bologna, Sassari e Milano.
Pronostico
Fascia 5° – 8° posto: mai come quest’anno Brindisi sembra avere le carte in regola per impensierire le principali favorite allo scudetto: Bell e Harrison rappresentano due autentici botti di mercato, mentre Perkins e Willis rappresentano due identikit molto simili per caratteristiche tecniche e fisiche alla coppia Brown-Stone. Zanelli e Thompson hanno già dimostrato la loro tenuta nel campionato italiano mentre Udom e Visconti aggiungono ulteriore qualità ad una panchina che l’anno scorso ha vissuto di alti e bassi. Rischiano di essere la vera outsider in ottica Playoff insieme alla Fortitudo.

Openjobmetis Varese
di Edoardo Pollero
Un roster tutto nuovo per l’Openjobmetis Varese che, fatta eccezione per Jakovics, Douglas e Ferrero, mostra un cambiamento radicale dentro e fuori dal campo. L’esonero di Caja ha portato sulla panchina dei varesini Massimo Bulleri, il cui debutto casalingo in Supercoppa lo ha visto vittorioso nel derby con Brescia. Questa nuova versione di Varese sarà guidata dall’argentino Luis Scola, trascinatore e leader emotivo della squadra, che vestirà i panni del centro; a fare compagnia all’ex-Olimpia Milano, ci saranno Andersson e il giovane Strautins nel ruolo di ala. A chiudere il quintetto ci sono il più esperto Toney Douglas e Michele Ruzzier, arrivato da Cremona e pronto a consacrarsi anche in chiave nazionale. Dalla panchina aumentano i centimetri, con Morse, capitan Ferero e De Vico a fare da muro difensivo, aiutati dal lettone Jakovics e dall’azzuro Andrea De Nicolao. La caratteristica principale della manovra offensiva sarà caratterizzata dal gioco in post di Scola, sempreverde nei punti in area e utile a scaricare sui tiratori in fase di raddoppio, a cui vanno aggiunte le costanti penetrazioni di Douglas. Coach Bulleri riprenderà da dove ha concluso il suo cammino in Supercoppa, in casa contro Brescia, in quello che sarà il suo debutto in campionato e dove potrà mostrare più concretamente la sua impronta sulla squadra.
La Stella

Luis SCOLA: non dovrebbero servire presentazioni per lui che a 40 anni dimostra ancora di saperci fare e di potersi caricare l’intera squadra sulle spalle. L’argentino arriva dall’Olimpia Milano e durante la Supercoppa ha messo su numeri che testimoniano la quantità di possessi che arrivano nelle sue mani: 21.3 punti, 5.5 rimbalzi, il 48% dal campo con 7 conclusioni a segno su 12.7 tentate dalla media distanza. L’esperienza maturata in oltre vent’anni di carriera lo rendono il giocatore più temibile sul parquet e presumibilmente gli schemi tattici saranno improntati sul suo gioco in post. Il leitmotiv della Openjobmetis, insieme a Luis Scola, sarà quello di fare a sportellate e guadagnarsi un posto tra le migliori otto alla fine della stagione.
La Rivelazione
Arturs STRAUTINS: il lettone, proveniente da un anno passato in Friuli Venezia-Giulia prima sponda Trieste e poi Udine, è un classe 1998 e dovrà dimostrare di poter essere il potenziale futuro leader del team, oltre che la terza bocca di fuoco dopo il già citato Scola e Toney Douglas. La capacità di sapersi adattare come ala piccola e come guardia risulterà utile negli strappi decisivi della gara, in cui potrà prendersi maggiori responsabilità al tiro o in alternativa coprire sugli esterni in fase difensiva. Durante la Supercoppa, Strautins ha messo su un affidabile tiro dall’arco chiudendo con il 41%, oltre i 10 punti e 4 rimbalzi di media; la sua crescita nella produzione di conclusioni a canestro sarà effettivamente la prova del nove per lanciarlo come rivelazione del prossimo campionato.

Il Coach

Massimo BULLERI: alla prima vera esperienza da capo allenatore, Bulleri è subentrato ad Attilio Caja a Supercoppa inoltrata. Il debutto casalingo è stato di buon auspicio con la vittoria all’ultimo respiro per 102-100 nel derby con la Germani Brescia. Il giovane coach ha la fortuna di poter dare una propria impronta ad una squadra praticamente ricostruita, aiutato dall’esperienza dei veterani e spinto dalla frizzantezza dei giovani innesti. Principalmente il pallino del gioco verrà dato in mano a Scola per attrarre a sé gli avversari e creare gli spazi per il tiro da 3 punti dei compagni. Con un centro come lui nel ruolo di regista principale, Bulleri si assicura molteplici soluzioni offensive. Inoltre, dalla panchina, alzando sensibilmente i centimetri sul parquet, Varese costringerà gli avversari al tiro da fuori evitando le incursioni al ferro.
Statistiche e Curiosità
Nella stagione 2019-20 la Openjobmetis è stata la squadra con più falli commessi (462) e meno falli subiti (339). La squadra lombarda è anche la compagine ad aver disputato meno partite (19) rispetto alle avversarie.
Nonostante Varese abbia chiuso l’annata come team che ha catturato meno rimbalzi (689), il leader della LBA in questa statistica è stato Jeremy Simmons con 9.3 di media a partita, per un totale di 176 rimbalzi in 34.8 minuti di gioco.
Il nuovo acquisto Luis Scola è stato prelevato dall’Olimpia Milano, altra squadra con sede in Lombardia. L’argentino ha chiuso la sua avventura meneghina con 11.2 punti, 3.2 rimbalzi e 0.9 assist, registrando un season-high di 21 punti (vs Cantù), 7 rimbalzi e 7 assist (nella gara contro Trieste).
Pronostico
Fascia 9° – 12° posto: Varese cercherà di agguantare con le unghie e con i denti uno degli ultimi posti play-off, in quella che si preannuncia una lotta intensa sino all’ultima giornata. Il talento di Scola e l’esperienza di giocatori maturi come Douglas e Ferrero, aiuteranno i più giovani e i nuovi arrivati ad oliare gli ingranaggi. Coach Bulleri ha a disposizione energia e talento sufficiente ad ambire a qualcosa di più di un piazzamento in campionato, ma dovrà saper gestire bene le forze lungo il percorso e guardarsi le spalle dalle rivali più agguerrite.

Umana Reyer Venezia
di Riccardo Mele
Nel panorama nazionale, se non addirittura europeo, i lagunari sono una mosca bianca. Mentre la stragrande maggioranza delle squadre stravolge il roster all’inizio di ogni stagione, la squadra del patron Brugnaro ha basato la sua filosofia e i suoi successi (2 scudetti, 1 Coppa Italia e 1 FIBA Europe Cup nelle ultime 4 stagioni) sulla continuità. Al timone dal 2011, prima come vice e poi come capo-allenatore, coach Walter De Raffaele, livornese di nascita ma ormai veneziano d’adozione. Dei 15 giocatori a roster nella passata stagione ne sono stati confermati 11 (!): Stone (a Venezia dal 2014, salvo un paio di parentesi all’estero), Bramos e Tonut (dal 2015), De Nicolao, Watt e Cerella (dal 2017), Daye, Vidmar e Mazzola (dal 2018), Chappel (dal 2019), e Casarin promosso dalle giovanili. A questi sono stati aggiunti, per puntellare il roster dove necessario, Isaac Fotu come cambio dei lunghi, Lorenzo D’Ercole per far rifiatare i piccoli, e il giovane centro Luca Possamai pronto a farsi le ossa con i grandi. L’andamento della Supercoppa ha rispettato i pronostici: girone vinto, anche se con qualche patema di troppo, Final Four raggiunte e sconfitta in semifinale con la corazzata Olimpia. Come ormai da qualche anno, la Reyer è una delle favorite per la corsa allo Scudetto.
La Stella

Austin DAYE: non c’è molto da dire sul figlio di Darren. Che sia lui il trascinatore della Reyer, e che la Reyer dipenda in parte dal suo rendimento è cosa nota. Ha già ampiamente dimostrato di poter vincere le partite da solo, se in serata. Il ragazzo ha un talento fuori dal comune (un 2.11m con delle mani così educate è merce rarissima) e la “minaccia” di coach e società di un paio di anni fa di metterlo fuori squadra sembra avergli dato la scossa definitiva. A Venezia conosce l’ambiente, il coach e i compagni e questo potrebbe essere, a 33 anni, l’anno della consacrazione.
La Rivelazione
Davide CASARIN: 17 anni, fisico già ben strutturato (1,97m x 90kg), faccia tosta e indubbio talento. La pressione creata dal fatto di essere figlio del dirigente sportivo Davide non sembra pesargli minimamente (come è giusto che sia), e la promozione in prima squadra se l’è guadagnata sul campo, con l’impegno profuso negli allenamenti e con quei lampi di talento mostrati a livello giovanile (trascinatore, insieme a Matteo Spagnolo, della Nazionale U-16 che ha conquistato il bronzo agli ultimi Europei di categoria). De Raffaele gli ha concesso minuti già in Supercoppa e il ragazzo ha dimostrato di poter dire la sua. Il campionato sarà un ottimo banco di prova e la Reyer la società giusta per aiutarlo a crearsi un futuro di alto livello.

Il Coach

Walter DE RAFFAELE: livornese di nascita e di formazione, ex giocatore di buon livello, vanta quasi 20 anni di esperienza in panchina. Allenatore meticoloso e preparato, negli anni ha plasmato la Reyer a sua immagine e somiglianza, portando avanti, con l’appoggio del patron Brugnaro, un progetto che nel basket moderno può certamente definirsi inconsueto, ma in senso positivo. A Venezia, con pazienza e lungimiranza, ha costruito un ambiente solido e competitivo, cambiando pochi giocatori e creandosi uno zoccolo duro di fedelissimi. E che stia facendo un ottimo lavoro lo dimostrano i risultati.
Statistiche e Curiosità
Nella stagione 2019/2020 la Reyer è stata la 3ª miglior squadra per stoppate a partita (2.9) e la 5ª per rimbalzi a partita (39.8).
Ha nel roster l’MVP delle ultime finali e l’MVP delle finali di Coppa Italia: Austin Daye.
Il Palasport Taliercio, con i suoi 3.505 posti a sedere, è il palazzetto più piccolo della Serie A.
Pronostico
Fascia 1°– 4° posto: da quanto si è visto in Supercoppa e guardando meramente ai nomi a roster, lo scudetto dovrebbe essere un affare tra la favoritissima Olimpia Milano e la Virtus Bologna. Ma Venezia ha già dimostrato di poter sovvertire i pronostici pur partendo da sfavorita (vedasi Coppa Italia 2020). Il fatto di avere praticamente la stessa squadra dello scorso anno le dà un vantaggio che, in tempi di COVID e con una preparazione atletica quasi inesistente, potrebbe rivelarsi molto importante soprattutto nella prima parte della stagione.

UNAHOTELS Reggio Emilia
di Giandamiano Bovi
La squadra emiliana ha attuato una vera rivoluzione nel corso dell’estate, a partire dai cambiamenti nella dirigenza e nello sponsor principale, non più Grissin Bon ma UNAHOTELS. Il patron Landi si è parzialmente disimpegnato, ma alle sue spalle si è formato un solido gruppo di imprenditori che sembrano garantire continuità e crescita al progetto reggiano. La partecipazione alla prossima FIBA Europe Cup, la seconda coppa organizzata da FIBA, servirà per offrire un palcoscenico europeo ai nuovi giocatori ma soprattutto a far conoscere la società in Europa, garantendo agli sponsor un maggior ritorno d’immagine. Lo stravolgimento è avvenuto anche in panchina, dove Buscaglia è stato sostituito da Antimo Martino, e nel roster, che conserva solo il neo-capitan Candi e Diouf degli elementi dello scorso anno. L’attacco sarà gestito dal play Brandon Taylor, che avrà compito di creare vantaggio dal palleggio per innescare gli esterni Kyzlink, Bostic e il veteranissimo Blums. Sotto i tabelloni l’esperienza e l’atletismo dell’ex Malaga Elegar si completano con l’energia di Justin Johnson, proveniente da Pistoia, e di Filippo Baldi Rossi, ex capitano delle VuNere ora motivatissimo per la nuova esperienza emiliana. Lo staff tecnico dovrà infine dare minuti importanti ai giovani Diouf (’01), Bonacini (’99) e Cham (’03), quest’ultimo straordinario in Supercoppa ma schierabile solo come straniero e dunque principalmente in Europe Cup.
La Stella

Brandon TAYLOR: se da una parte è certo che gli elementi di maggior spessore ed esperienza internazionale siano Elegar (Milano, Krasnodar, Malaga) e Bostic (Eurocup a Gdynia gli ultimi due anni), la stella della squadra dovrà essere Taylor. O meglio, se il play americano classe ’94 dimostrerà di poter giocare ad alto livello in serie A, dopo la buona stagione a Le Mans in Pro A, la Reggiana potrà sognare. Il suo ruolo è cruciale perché per le sue mani passerà ogni azione offensiva, ma le difese si concentreranno su di lui per estrometterlo dal gioco. Se saprà spezzare i raddoppi ed essere preciso negli scarichi, senza dimenticarsi di servire qualche alzata ai lunghi, la Reggiana potrà anche essere una squadra molto divertente da vedere.
La Rivelazione
Justin JOHNSON: sarà l’ala grande titolare e darà minuti di riposo a Elegar come centro, per imprimere alle partite un ritmo diverso grazie alla sua energia. Grande rimbalzista, atleta determinato e concreto sul parquet, il classe ’96 è stato tra i migliori a Pistoia lo scorso anno e potrebbe stupire. Si tratta di un giocatore emotivo, capace di fare davvero la differenza se sentirà la fiducia di Martino. Con un’ottima annata a Reggio, la sua carriera potrebbe portarlo in qualche squadra di Eurocup, perciò sarà sicuramente motivato al massimo, come già dimostrato in occasione delle ultime gare di Supercoppa. Avendo iniziato la preparazione in ritardo rispetto ai compagni, potrebbe iniziare lentamente per poi crescere nel corso dell’anno.

Il Coach

Antimo MARTINO: si è visto sostituito da Meo Sacchetti alla Fortitudo, ma ha immediatamente trovato nuova casa a Reggio, dove città e squadra sono pronte per un progetto a medio-lungo termine, senza l’impellenza di vincere subito ma con la volontà di sviluppare talenti e creare una cultura del lavoro positiva. Martino sembra aver centrato questi obiettivi fin dalle prime uscite in Supercoppa: la squadra non si è accontentata, pur avendo notevoli assenze, ed è andata a un soffio dalla qualificazione alla Final Four, cedendo alla Virtus Bologna solo nel finale. L’atteggiamento del coach e dei suoi giocatori è stato perfetto. Anche nel suo caso le enormi motivazioni possono fare la differenza, perché Martino è certamente una delle guide tecniche in maggior crescita e di più alta prospettiva, e il suo profilo combacia alla perfezione con quello della nuova Pallacanestro Reggiana.
Statistiche e Curiosità
Anche a causa dell’assenza dei lunghi di riferimento, Reggio Emilia ha fondato il suo attacco in Supercoppa sul tiro da 3 punti, con ben 31 tentativi di media (2° dopo Sassari). Sarà così anche in campionato?
Josh Bostic ha segnato 13.7 punti di media a Sassari in metà stagione 2017/2018.
Brandon Taylor ha segnato 17 punti di media a Bergamo in A2 nella stagione 2018/2019.
La FIBA Europe Cup prenderà il via il 6 gennaio 2021. Si attendono i risultati delle qualificazioni alla FIBA Champions per stabilire le avversarie del girone di Reggio.
Pronostico
Fascia 5° – 8° posto: la squadra farà divertire, sembra affiatata e l’allenatore è motivato e preparato. Per i Playoff potrebbero esserci squadre più attrezzate in termini di centimetri ed esperienza, ma la grinta e l’ottimo basket giocato in Supercoppa senza neanche essere mai al completo la pongono per adesso come candidata principale all’ultimo posto utile per agguantare i playoff.

Vanoli Basket Cremona
di Edoardo Pollero
La Vanoli Cremona riparte senza Happ e coach Sacchetti, motori della scorsa stagione, e si affida ad un gruppo di nuovi giocatori pronti a riconfermare la squadra come sorpresa del campionato. A guidare il team, dopo una grande stagione in quel di Biella, c’è Paolo Galbiati. Il giovane allenatore si trova una squadra tutta nuova a cui dare la propria impronta tecnica. Il quintetto cremonese vedrà Marcus Lee sotto il ferro, rapido a prendersi i rimbalzi e a scacciare via gli attaccanti a suon di stoppate, arma letale del suo repertorio; sulle ali l’azzurro Fabio Mian e il sorprendente Jarvis Williams, i due hanno creato il giusto concentrato di difesa e attacco con cui sorprendere gli avversari. A far muovere il pallone ci penseranno il 30enne Cournooh, reduce da una buona annata in maglia Virtus Bologna, e il playmaker T.J. Williams, che tra Belgio ed Israele ha messo in atto ottimi numeri e può essere il faro dei cremonesi. Dalla panchina Poeta sarà il leader carismatico e porterà qualche fondamentale sul parquet da mostrare ai meno esperti; il finlandese Palmi ha fatto vedere buone cose nel girone di Supercoppa e può considerarsi il sesto uomo effettivo del team. Nel reparto lunghi l’americano Hommes e il giovane italiano Donda porteranno altri centimetri per dare il cambio a Lee.
La Stella

TJ WILLIAMS: la point guard classe 1994 è stata campione di Belgio nel 2019 e ha chiuso la scorsa stagione con 18.8 punti, 2.8 rimbalzi e 4.8 assist di media nella Winner League di Israele. Questi sono i segnali incoraggianti con cui l’americano si presenterà al campionato italiano, oltre agli sprazzi di talento mostrati nelle gare di Supercoppa. TJ avrà la possibilità di giocare numerosi possessi, coadiuvato da Cournooh che agirà da distrazione per gli avversari e sgraverà quindi Williams da diverse responsabilità. Nel Girone B di Supercoppa ha giocato solo quattro delle sei partite totali, registrando una media di 11.8 punti ad allacciata di scarpa. La Vanoli avrà modo di conoscere meglio il suo talento nel corso della stagione.
La Rivelazione
Jarvis WILLIAMS: altro Williams altra garanzia per la Vanoli, che in Jarvis ha trovato un’ala forte capace di agire con personalità su entrambi i lati del campo. 203 cm per 98 kg, il suo spirito da girovago lo ha fatto fermare a Cremona dove lui stesso ha detto che porterà energia in campo, semplicità e positività, le armi necessarie per sovvertire ogni pronostico. Il versatile 27enne di Macon ha disputato tutte e sei le partite di Supercoppa e ha lasciato fin da subito il suo marchio sulla gara: 12.3 punti di media, frutto di un 56% nel tiro dalla media distanza a cui si aggiunge quasi l’80% ai tiri liberi, il che lo rende affidabile per la squadra e un potenziale terrore per le avversarie. In difesa parliamo di 7.2 rimbalzi catturati (di cui 2.2 offensivi) un dato importante e da tenere d’occhio nel corso del campionato.

Il Coach

Paolo GALBIATI: giovane, ma con esperienza, una caratteristica che molti cercano nel curriculum di un lavoratore. Paolo Galbiati si presenta come primo allenatore ad aver portato un trofeo all’Auxilium Torino (la coppa Italia nel 2018) e pronto a cominciare, per la prima volta, una stagione come capo allenatore, dopo gli anni passati tra vice e coach ad interim. La squadra viaggia di pari passo con le sue idee, la possibilità di dare una forma al roster e agli schemi di gioco potrà permettere al nativo di Vimercate di creare un’intesa vincente dentro e fuori dal campo. Affidandosi alla maturità di giocatori come Poeta e Cournooh e alla prontezza di spirito dei già citati TJ e Jarvis Williams, coach Galbiati non avrà pressioni costanti a cui far fronte, potendo dunque creare grattacapi a qualsiasi squadra della Lega. In Supercoppa il record non è stato positivo, ma è stato il banco di prova necessario per permettere a lui e ai giocatori di conoscersi a vicenda.
Statistiche e Curiosità
Nella stagione 2019-20, Cremona è la squadra che ha realizzato meno triple (147) chiudendo con il 32.5% dalla lunga distanza.
Il giocatore più rappresentativo per la Vanoli è stato senza dubbio Ethan Happ, il quale ha chiuso la stagione con la valutazione più alta dell’intera LBA (23.4), oltre ad essere stato il leader del team in punti (18), rimbalzi (8.9), stoppate (1), palle rubate (1.7) e palle perse (3).
Con un roster completamente diverso rispetto alla stagione passata, sarà compito dei nuovi innesti sostituire degnamente il centro americano passato alla Fortitudo Bologna.
Pronostico
Fascia 13° – 16° posto: una squadra nuova che si affida ad un giovane allenatore per rimanere a galla e lottare giornata dopo giornata per non essere risucchiata nel vortice della retrocessione. Messi alle spalle i problemi legati all’iscrizione del prossimo campionato, Cremona ha perso i suoi uomini migliori che l’avevano resa una delle squadre sorpresa della passata stagione. Tanta gioventù in squadra e un paio di tasselli fondamentali per crederci fino in fondo, con Poeta e Cournooh a fornire maggiore esperienza e il pallino del gioco in mano al 26enne T.J. Williams. Da non sottovalutare l’apporto dell’altro Williams e di un’intera piazza in cerca di riscatto.

Virtus Roma
di Matteo Puzzuoli
La Virtus Roma si presenta ai blocchi di partenza di questo nuovo campionato di LBA con un gruppo nuovo che ha potuto sfruttare la Supercoppa come rodaggio. Coach Piero Bucchi schiererà un quintetto base presumibilmente composto interamente da americani: Robinson, il quale si alternerà e/o condividerà con Tommaso Baldasso la cabina di regia, il tiratore Beane Jr., le due ali versatili Evans e Williams e infine Dario Hunt come centro undersize molto dinamico. In uscita dalla panchina, inoltre, daranno il loro contributo Campogrande (incappato in un brutto infortunio in Supercoppa alla caviglia sinistra) Hadzic, Biordi e Cervi, oltre a qualche giovane che potrebbe ritagliarsi dei minuti in situazioni particolari. Dalle poche partite giocate a Olbia con gli americani a referto si è intuito che il gioco di Roma verterà molto sulle uscite dai blocchi di Beane Jr. e sulla pericolosità in post, per concludere o per riaprire per i compagni, di Evans. Tuttavia, non avendo ancora visto in maglia Virtus Williams e Hunt, Piero Bucchi potrebbe sorprendere i primi avversari da affrontare in campionato creando nuovi giochi per gli ultimi innesti. In generale, i giallorossi punteranno a tenere alto il ritmo della partita per sfruttare al meglio le proprie doti atletiche.
La Stella

Anthony BEANE: con l’infortunio del tendine d’Achille occorso ad Evans, la Virtus Roma si affida a Beane e alla sua specialità: il tiro da tre punti sugli scarichi (convertito in canestri nel 38.5% dei casi lo scorso anno a Charleroi, in Belgio). Guardia di 188 cm, l’americano ha dimostrato già nella sfida contro la Fortitudo le sue qualità difensive (ottimo lavoro contro Banks) e una vena realizzativa di alto livello per il nostro campionato. Purtroppo, anche lui è stato tormentato da qualche acciacco fisico di troppo (ora al polpaccio) ma, al momento del ritorno sul parquet, Bucchi non potrà prescindere dalle prestazioni del numero 9.
La Rivelazione
Tommaso BALDASSO: è stata l’unica conferma della passata stagione e quest’anno il torinese cresciuto nella PMS potrebbe definitivamente esplodere. Può giocare da playmaker (il suo ruolo naturale) ma anche da guardia e ad Olbia ha dimostrato un miglioramento notevole nelle letture e nella presenza sui due lati del campo (come dimostrano i match di “andata” contro Brindisi e Pesaro in Supercoppa rispettivamente da 10 punti + 10 assist e da 14 punti, 7 assist e 10 rimbalzi). Reduce da un’annata da 6.7 punti, 3 rimbalzi e 1.7 assist in 23 minuti di media, ora le sue cifre e il suo impatto complessivo all’interno della squadra sono destinati a salire.

Il Coach

Piero BUCCHI: il coach bolognese inizia l’ennesima stagione a Roma (la sesta, escludendo lo scampolo finale dell’annata 2017-18) con il compito a breve termine di assortire un gruppo che ha pochissimo vissuto alle spalle. Storicamente, coach Bucchi tende a dare libertà e responsabilità ai suoi giocatori sul parquet: vedremo se anche quest’anno la sua strategia funzionerà, a maggior ragione con un roster che si presenta con gerarchie interne ancora tutte da definire. Tatticamente, si punterà molto sulla versatilità dal post basso e dal perimetro di Evans e Williams, oltre che sulla pericolosità degli esterni (Beane Jr. su tutti) da oltre l’arco. Sarà interessante vedere, inoltre, quanti minuti coach Bucchi darà a Tommaso Baldasso e quanto il torinese giocherà assieme al pariruolo Robinson.
Statistiche e Curiosità
Nella stagione 2019/20, la Virtus Roma è stata la squadra che ha vinto la classifica dei rimbalzi totali conquistati (865) davanti a Trieste e Brindisi.
A Charleroi, Anthony Beane Jr. ha chiuso la stagione in Belgio registrando 18.3 punti, 3.2 rimbalzi e 1.9 assist di media, tirando con il 38.5 % da oltre l’arco dei 3 punti.
Lo scorso anno, Davon Jefferson è stato il settimo miglior realizzatore della LBA e il top scorer della Virtus Roma, viaggiando a 15.6 punti di media. Chi sarà il capitolino che lo sostituirà nella stagione 2020/21?
Pronostico
Fascia 13°- 16° posto: salvo exploit clamorosi, la Virtus quest’anno dovrà pensare principalmente a salvarsi e a completare il tanto atteso passaggio di proprietà. La sfortuna dei capitolini è stata anche quella di non aver potuto utilizzare troppo la Supercoppa per creare l’alchimia di squadra e, di conseguenza, la strada potrebbe essere in salita sin dall’inizio del campionato.

Virtus Segafredo Bologna
di Giandamiano Bovi
Le VuNere vogliono ripartire da quel primo posto in campionato in cui si trovavano al momento del lockdown, un risultato grandioso ma purtroppo non coronato da trofei a causa della fine precoce della stagione 2019/2020. Le ambizioni della squadra di Zanetti e Baraldi rimangono altissime, perché ormai non sono segrete le speranze di accedere alla prossima Eurolega e di competere per la vittoria del campionato. Il roster sotto la guida di Sasha Djordjevic è stato rinforzato dal punto di vista numerico e tecnico, grazie agli arrivi di Josh Adams, Awudu Abass, Amar Alibegovic e Amedeo Tessitori. L’americano ex-Malaga dovrà essere un creatore di gioco e scorer al tempo stesso, con il compito non solo di far rifiatare Markovic e Teodosic, ma eventualmente di sostituirli in caso di serata storta. Abass e Alibegovic sono atleti letali in transizione e contagiosi per l’energia che mettono su entrambi i lati del campo. L’ex Brescia è un obiettivo di Djordjevic dai tempi del Bayern Monaco, mentre il figlio di Teo potrebbe essere una delle sorprese del campionato dopo la buona stagione a Roma. Tessitori darà riposo a Gamble e Hunter e potrebbe crescere in fiducia in un attacco gestito da un poeta della pallacanestro come Teodosic.
La Stella

Milos TEODOSIC: fin dalla prima apparizione in maglia Virtus contro Venezia Teodosic ha cambiato l’attitudine dell’appassionato di basket verso la Serie A. Certo, vincere è importante, gli obiettivi di squadra sono da raggiungere. Ma lo sport è anche e prima di tutto spettacolo, e il serbo è l’incarnazione di ciò che di bello si può osservare su un parquet. Il suo impatto emotivo è sicuramente determinante, ma questo non può oscurare l’apporto tecnico alla squadra bolognese. Lo scorso anno Teodosic mise a referto 15 punti e 6 assist di media e guidò il miglior attacco del campionato. Quest’anno l’aggiunta di giocatori atletici potrà favorire la difesa della Virtus e aiutare a coprire le lacune del serbo in tal senso. La condizione fisica durante la Supercoppa non era ideale, ma appena Milos tornerà al 100%, battere la Virtus sarà difficile per chiunque in Italia.
La Rivelazione
Amar ALIBEGOVIC: le partite di Supercoppa hanno mostrato le qualità del nuovo innesto in ala grande. Dietro a un tiratore e un giocatore perfetto per il sistema come Ricci, la Virtus ha trovato un complemento ideale: Alibegovic è in grado di accelerare i ritmi delle partite grazie a una grande propensione a rimbalzo difensivo, utile per lanciare la transizione. Lo scorso anno a Roma il classe ’95 aveva maggiori responsabilità in attacco, ora dovrà ritagliarsi spazio in rotazioni più lunghe, vincendo la concorrenza di Ricci, uno dei migliori dello scorso anno, e di Abass, in grande fiducia alle Final Four di Supercoppa e capace di giocare minuti da 4 in caso di bisogno.

Il Coach

Aleksandar DJORDJEVIC: è chiamato a una grande sfida, perché la volontà di Bologna di vincere il campionato collide con le ambizioni di una formidabile Milano, senza contare la Venezia campione in carica ed eventuali outsider per la lotta scudetto. Il roster è più lungo rispetto al passato, ma il coach serbo ha la tendenza ad affidarsi ai suoi fedelissimi nei momenti più difficili: dovrà però mettere in ritmo tutti per competere fino in fondo in Italia e in Europa. Integrare al meglio Adams e Tessitori, altalenanti in Supercoppa, potrebbe offrire nuove carte durante la stagione.
Statistiche e Curiosità
Lo scorso anno, Teodosic aveva il 40.8% di AST%, ovvero la percentuale di canestri assistiti dal giocatore, Markovic il 33.4%. Erano rispettivamente 3° e 5° nella speciale classifica, dietro a Rodriguez e Luca Vitali.
La stagione 2019/2020 è stata la migliore dal punto di vista realizzativo in serie A per Abass (14.1), Tessitori (8.1).
Josh Adams, guardia classe ’93, è stato proclamato il “giocatore più spettacolare” della Acb lo scorso anno. Un premio che anticipa alcune delle sue qualità atletiche, dato che il campionato spagnolo non è certo scadente dal punto di vista dell’intrattenimento.
Pronostico
Fascia 1° – 4° posto: la Virtus vuole sicuramente ripetere la scorsa stagione, confermandosi in campionato e puntando a vincere l’Eurocup. Per riuscirci, Djordjevic dovrà usare al meglio il lungo roster messo a disposizione, facendo magari confermare definitivamente giocatori in crescita come Abass, Alibegovic e Tessitori. Dal punto di vista dello spettacolo, il duo serbo e l’atletismo dei lunghi promettono meraviglie.