Rimandati gli impegni contro Zenit e Alba, finalmente Milano torna in campo in Eurolega, precisamente a La Fonteta contro l’insidiosissimo Valencia, senza gli infortunati Punter, Delaney e il positivo al COVID Moraschini. Per i taronja assenti Sastre, San Emeterio e Marinkovic.
Valencia da copione inizia in attacco alzando il ritmo e coinvolgendo Rodriguez sui blocchi: grazie alla maggior aggressività di Vives e Dubljevic gli uomini di Ponsarnau partono forte (8-2). Messina deve intervenire subito con un timeout per dare una svegliata a Milano che ha tutto un altro ritmo in attacco e accorcia sul 10-7 con delle fiammate di Shields e del Chacho. Roll continua nel suo trend positivo da oltre l’arco ma, causa 2° fallo precoce di Hines, Dubljevic non smette di banchettare tra blocchi e rimbalzi in attacco tenendo la sfida in equilibrio (14-14). Con Tarczewski abbastanza deficitario, Milano prova il quintetto piccolo con Brooks-LeDay da 4 e 5 ma l’esperimento per ora non paga perché Williams ha via libera in area e Cinciarini subisce un paio di penetrazioni di Prepelic. Risultato: 24-18 dopo 10′ e la tripla sulla sirena di Hermannsson.
L’Olimpia ritorna subito nel secondo quarto con il quintetto “canonico” targato Tarczewski da 5, un positivo Brooks da 4 ma manca un po’ di garra ai milanesi: il centro americano si fa infilare due volte dal piccolo Hermannsson mentre tramite le uscite dai blocchi Prepelic e Labeyrie sono letali. In un attimo il Valencia è +12 (37-25). Messina è costretto a rimettere anticipatamente Hines e l’ex CSKA riesce subito a farsi sentire sulle due metà campo. I suoi blocchi e il suo short roll aprono praterie a Shields e Micov, i principali artefici del contro break di 2-12 (39-37). Il primo tempo tramonta con una gran tripla di Van Rossom e con il duo Hines-Datome che continua a fare a fette Dubljevic e un pigrissimo Williams in difesa. Ci pensa poi Micov, inventandosi un jumper sulla sirena, a regalare a Milano il primo vantaggio nella sfida sul 42-44.

Dopo una curiosa scena di una pozza di sudore segnalata da Hines senza interrompere il gioco e che gli regala una schiacciata solitaria, l’AX continua da dove aveva chiuso nel primo tempo con presenza e aggressività. Shields continua ad essere una spina del fianco per la difesa locale ma dietro il Chacho e Micov concedono a Van Rossom e Kalinic dei liberi pesanti (48-48). Per Milano, inoltre, arriva la pessima novella del 3°fallo di Hines e tutto ciò si riverbera in un calo di concentrazione: Tarczewski resta un pesce fuor d’acqua e anche Datome non dà il meglio di sé. Nonostante LeDay rubacchi dei punti pesanti in area, Rodriguez strafa in attacco e subisce dietro, assieme a Cinciarini, Van Rossom e Vives rilanciando la fuga valenciana (59-54). Shields, però, inventa un paio di canestri in faccia a Dubljevic e non molla la preda. Causa 4°fallo di Tarczewski, Messina è costretto a rimettere il quintetto piccolo con Datome-LeDay sotto le plance e l’ex Virtus Roma, mettendo un jumper da leader, mantiene a distanza di sicurezza i suoi (66-61 dopo 30′).
Sapendo dell’importanza del momento, il coach dell’Olimpia rimette Hines sul parquet, il quale accorcia subito sul -3 con il piazzato dai 4 metri. Ma Valencia è dura a morire: Prepelic in particolare segna due bombe pesantissime in faccia a Roll (74-65), frutto di ottimi attacchi dei taronja ai cambi difensivi. La battaglia però resta serrata, poiché Shields e LeDay rispondono con la stessa moneta (ben innescati dal Chacho) e danno una grande mano ad Hines nel coprire l’area. Nella fase centrale del periodo, la partita si sporca, aumentano gli errori gratuiti, le pozze di sudore fanno un’altra vittima (Tobey) e i professori Micov e il Chacho frugano nella spazzatura siglando il pareggio a quota 76 a 180″ dalla sirena finale. Kalinic schiaccia in contropiede, Micov risponde contro Labeyrie mentre Rodriguez e tutto il Valencia fanno a gara a chi butta via più palloni.
Entrando negli ultimi due minuti di partita, Van Rossom abbassa i ritmi, attacca, conquista e segna i due liberi dell’80-78 mentre dall’altra parte Roll e Shields sbagliano due triple pesanti per il sorpasso. Il numero 31 tuttavia è bravo a scappare in contropiede, subire il fallo e insaccare sfortunatamente solo un tiro libero. Poi arriva la mazzata Van Rossom finalizza da oltre l’arco l’assist di Prepelic, Hines beffa il pessimo rientro difensivo dei locali segnando l’83-81 con 40″ da giocare, il belga risponde con un altro 1/2 a cronometro fermo e poi Micov forza una tripla un po’ affrettata che si infrange sul ferro. A 18.2″ dalla fine, Prepelic subisce il fallo intenzionale, fa percorso netto dalla lunetta e la chiude 86-81.
Milano non mantiene il sangue freddo nel finale e perde una partita che tra falli, palle perse e cali di concentrazione poteva essere gestita meglio.