Reduce dalla trasferta vincente nel recupero dell’ottava giornata sul campo del Khimki, Milano, sempre priva del Chacho Rodriguez, va in scena al Palau Blaugrana contro il Barcellona, sconfitto sorprendentemente lo scorso martedì tra le mura amiche dall’Olympiacos.
L’inizio del match è totalmente a marca catalana che vola in 3′ scarsi subito sull’11-0, frutto di aggressività e circolazione di palla ispirata da un concentrato Calathes. Milano, al contrario, inizia con attacchi troppo statici o troppo frenetici e con cambi sistematici eccessivamente passivi. Grazie all’ingresso di Hines (ottimo contro Oriola e sui cambi) e Roll al posto di Tarczewski e Punter a livello soprattutto di fisicità l’AX si scuote (11-7 a seguito della tripla di Delaney, il quale ricade sui piedi di Oriola ma per fortuna non re-infortuna la caviglia malandata). Il Barcellona però è ben dentro la partita e, sfruttando l’agilità di Davies sui roll, si riporta immediatamente sul +9. Al termine del periodo, Milano costringe il Barça a tante palle perse (Hines domina in entrambe le aree) ma non riesce ad accorciare le distanze causa due triple del Klay Thompson d’Europa, Kyle Kuric, cinico nel punire i rimbalzi offensivi concessi dall’AX e nel rispondere al primo squillo di Shields in attacco (23-15 dopo 10′).
Milano però ora è viva, fisica e reagisce alle spallate dell’avversario: ad inizio secondo quarto è un buon Brooks a firmare il -3 ma Davies banchetta contro Tarczewski e non permette all’Olimpia di ricucire completamente le distanze (29-20). Messina è costretto allora a rimettere anzitempo sul parquet Hines, il quale non ci mette molto ad armare la mano di Delaney e a ridare vita ai cambi difensivi dei suoi (ottimo lavoro anche di LeDay e Roll): in un attimo arriva il controparziale di 0-9 e Micov pareggia a quota 29. Sebbene Milano regali il terzo layup da rimessa, Shields e Delaney, parte di un quintetto alto con Micov da 2, concretizzano alcuni buoni attacchi corali regalando il primo importante vantaggio all’Olimpia sul 34-35. A caccia di una reazione, il Barça si affida al pick and roll Calathes-Mirotic ma una gran tripla in step-back sulla sirena di Micov permette ai meneghini di andare negli spogliatoi avanti di 4 (39-43).

La sfida anche nella ripresa resta fisica e bellissima. Nonostante Mirotic, Higgins e Abrines, ancora da rimessa dal fondo, seminino sui blocchi Punter e Delaney pareggiando subito sul 43-43, Milano individua in Abrines l’anello debole della catena difensiva e resiste all’aggressività dell’Olimpia: l’ex Delaney, in uscita dai blocchi, fa ancora +3 (49-52) a metà periodo. I catalani provano ad entrare spesso in area, la fisicità del trio Shields-Brooks-Hines li rispinge indietro e allora Hanga contro Delaney annulla gli uno contro uno vincenti di Punter (54-55). Con l’ingresso delle panchine sul parquet, Datome e uno stoico Shields rispondono alla fisicità di Smits e infine Tarczewski, con un tap-in schiacciato sulla sirena, fa 60-61 dopo 30 appassionanti minuti di partita.
Higgins e Shields sono gli unici due giocatori a cui i rispettivi allenatori non possono concedere neanche un secondo di panchina. Il motivo di questa scelta, a maggior ragione nel quarto periodo di una partita tiratissima, lo rendono chiaro i due americani con delle giocate da leader. La difesa di Milano resta eccezionale anche con dei presentissimi Tarczewski e Punter, i quali lasciano la tavola apparecchiata ai titolari per allungare sul 60-67 dopo la tripla di Delaney frutto della versatilità del quintetto piccolo con Brooks-LeDay da 4-5. Per il Barça deve rientrare urgentemente Calathes e grazie alla sua lucidità e alla concretezza di Davies e Mirotic contro i soliti cambi milanesi (e in particolar modo Micov e Delaney), la sfida torna prima sui binari dell’equilibrio a 4′ dal termine e poi vede il sorpasso dei blaugrana sul 70-69. Milano alla fine paga l’enorme sforzo fisico per restare in partita e due triple di Higgins per il +7 fanno perdere il filo alla squadra di Messina (76-69) che poi crolla letteralmente nell’ultimo paio di minuti. Il Barça alla fine vince con il punteggio (non troppo veritiero) di 87-71.
Una gran bella partita tra due squadre che adesso sono da Eurolega che conta. Peccato per Milano, sconfitta nel finale dai colpi dei grandi campioni Calathes (14 assist), Mirotic, Davies e Higgins. Applausi a Shields, Hines e LeDay soprattutto ma comunque Messina può volare via da Barcellona quantomeno a testa alta. Ora martedì, dopo il big match di LBA contro Brindisi di domenica, una partita importante per l’AX sul campo del Fenerbahce.