Con ancora l’adrenalina della battaglia contro il CSKA nelle vene, Milano vola a Madrid per sfidare un Real lanciatissimo e uscito al meglio dall’addio di Campazzo e dall’infortunio di Randolph. Altre assenze pesanti sono da una parte Llull (guaio muscolare) e Rudy Fernandez, dall’altra Micov (out ancora per COVID) e soprattutto Shields (problema muscolare alla coscia).
L’Olimpia inizia benissimo sia in difesa sui reject del blocco degli esterni madrileni che in attacco con il jumper di Tarczewski e le prime fiammate di Delaney e Punter (2-6). Il Real cerca subito di alzare il ritmo viste le difficoltà nell’attaccare la perfetta difesa a metà campo (Tarczewski in contenimento e gli esterni che spingono dentro i tiratori blancos) dell’AX e Abalde, autore di una bella tripla in transizione, tiene lì i madrileni (9-8). Superata la boa di metà primo quarto, è Causeur a bruciale un freddo Roll e a proseguire il parziale Real ma LeDay continua ad attaccare Garuba e con la prima bomba di serata trova finalmente il fondo della retina (12-11). A chiudere il periodo, segnato dall’ingresso delle panchine, ci pensa sì Trey Thompkins con i suoi pulitissimi jumper ma anche un buon LeDay e Rodriguez (colpevole precedentemente di una banale palla persa che ha fruttato un comodo layup per il giovane Alocen), il quale con un fade-away sulla sirena tiene Milano sul -1 (18-17).
Lo stesso Chacho dà il via ai secondi 10′ di partita con una tripla e un’eccellente lavoro contro Laprovittola; da quel momento in poi, Milano è cinica nell’attaccare gli anelli deboli della catena difensiva avversaria (Laprovittola e Carroll) per prendersi l’inerzia della partita (23-27 dopo il classico piazzato di Datome). Il play argentino però non molla e di aggressività attacca un Delaney troppo distratto e nervoso, gestisce alla perfezione il pick and roll e tiene la partita esattamente sui binari dell’equilibrio (32-32). La difesa milanese prosegue nel lavoro eccellente contro Carroll sui blocchi anche nell’ultima parte di quarto e, trascinata da un chirurgico Datome e da un cinico Rodriguez, riesce a rintuzzare le fiammate di Abalde (fantastico assist dietro la testa per Tavares) e Deck (tripla sulla brutta zona-press milanese di finale primo tempo) mantenendo la perfetta parità sul tabellone (39-39 dopo 20′).

L’avvio della ripresa è tutto a marca Tarczewski: jumper, blocco per la tripla di Delaney, tap-in sull’errore di Punter, altro blocco e ri-blocco per il tiro di Punter et voilà 0-9 Olimpia (39-48). Laso allora è costretto a rimettere prematuramente Laprovittola sul parquet e il primo pick and roll dell’argentino con Tavares frutta subito più ritmo offensivo e l’alley-oop di Tavares. Tuttavia, Milano resta con il piede sull’acceleratore (eccellente ancora in difesa nel coprire l’area e lucida sulle uscite dai blocchi di Causeur e Abalde) e il duo Delaney-LeDay incanta e allunga meritatamente sul 41-55. Rientrando anche Rodriguez e Hines sul parquet, Milano non smette di dilagare e Punter firma il massimo vantaggio Olimpia sul +17. A fermare l’emorragia ci pensa quindi il solito Carroll con una bomba e due lay-up in transizione ma Rodriguez, nonostante l’energia di Alocen e Garuba e qualche forzatura di troppo del canarino, tiene l’AX avanti in doppia cifra dopo 30′ (49-61).
Anche nel quarto periodo il Real si tiene in piedi grazie ai polpastrelli di Carroll e la prima schiacciata di Tyus in maglia blanca riesce a rispondere alla pazienza offensiva milanese concretizzata con Brooks e Hines da vicino (56-65). Con 7′ da giocare, Laso prova addirittura Tyus e Tavares assieme sul parquet ma è Jaycee Carroll che continua a dominare Roll e l’Olimpia ricucendo quasi da solo l’intero gap tra le squadre (62-67). Milano ora si è piantata, gioca in modo frenetico e Tyus segna il piazzato del -3 sfruttando i raddoppi continui avversari sul cannoniere Carroll. Si entra negli ultimi 3′ e Delaney allora si carica la squadra sulle spalle, attaccando Alocen e riallungando dalla lunetta sul 64-70. Nel momento più importante, l’Olimpia mostra i muscoli, copre l’area, aiuta con tutti gli uomini possibili a rimbalzo e LeDay pareggia la schiacciata di Tavares del nuovo -6 a 96″ dal termine. La mossa decisiva di Messina negli ultimi minuti contro un Carroll stanco è stata quella di mettergli addosso il rapido Rodriguez il quale, con l’aiuto del solito eccellente Hines, propizia un recupero cruciale. Tavares ci prova da rimbalzo in attacco a tenere accese le speranze madrilene (68-74 con 52″ sul cronometro), Thompkins fa -3, il glaciale Rodriguez risponde ma ancora Thompkins riceve da Tavares e risponde con la stessa moneta (74-77). Il Chacho allora subisce il fallo intenzionale a 13″ dalla fine e fa 2/2 dalla lunetta; Alocen ha campo aperto per il nuovo -3, Delaney subisce il nuovo fallo intenzionale, fa 1/2 a cronometro fermo e la chiude definitivamente. Milano vince 76-80.
7′ di terzo quarto assolutamente da fantascienza (di sicuro i migliori stagionali) e nel finale una resistenza da grande squadra. Da sottolineare, tra i tanti, la prova eccezionale da collante di Moraschini, oltre ai volti noti Delaney, Rodriguez, Hines e anche Tarczewski stasera. Ora sarà fondamentale non buttare via martedì in casa contro il Valencia questi due punti preziosissimi conquistati in terra spagnola. Comunque sia, Milano ha confermato di potersela giocare quest’anno davvero con chiunque.