Incassata la sconfitta in casa dello Zenit, Milano torna al Forum per ospitare il disastroso Khimki, ultimissimo in classifico e presente questa sera senza Shved, Timma, Valiev e Jovic oltre ai già tagliati Jerebko e Monroe e all’escluso Booker. Per l’AX assenti sempre LeDay e Brooks ma debutta Evans.
I russi non hanno un game-plan chissà quanto variegato: palla a Mickey in post-basso o in punta e la deve cercare di risolvere lui, come ha fatto ottimamente nelle prime azioni contro Tarczewski. Milano inizia molto scarica e, di conseguenza, dopo un banale canestro subito da rimessa da Karasev (2-6), Messina è costretto ad intervenire con un time-out. L’AX si sveglia allora, trova dei canestri facili dalle uscite di Shields (Karasev, che sarebbe lo specialista difensivo, bene ma non benissimo) e Datome ma i contropiedi, regalati da sciocchezze di Delaney e brutti rientri in difesa, tengono ancora in vita il Khimki (12-9). Tuttavia, piano piano gli ospiti iniziano a mostrare tutti i motivi per cui sono ultimissimi in Eurolega e un concreto Shields permette a Milano di volare via sul 19-11. Nella seconda metà del quarto, Hines, Micov e Rodriguez non fanno il loro ingresso sul parquet con le scarpe allacciatissime buttando palloni e non mostrando la solita attenzione difensiva: perciò, nonostante l’attacco giri senza problemi soprattutto per demeriti degli avversari, Mickey (con la partecipazione di un paio di accelerazioni di McCollum) sfrutta il basso livello di agonismo della sfida per dominare in area e tenere i suoi in scia dopo 10′ di partita (29-26).
La partita non sale di colpi, Milano concede subito a Monia la tripla del pareggio (Micov insiste nella sua serata non brillante) ma la difesa sul pick and roll del Khimki è da tutta la stagione inguardabile e il duo Tarczewski-Rodriguez (assieme al sempiterno Shields) ne approfitta per riallungare sul +10. I moscoviti non mollano, anzi cercano di alzare sempre di più il ritmo e con furbate di Zaytsev e Vyaltsev restano agganciati in qualche modo alla partita (42-35). Nella parte finale del tempo, Delaney mostra segnali di vita con il suo classico 1vs1, Moraschini timbra una tripla importante per il suo morale (eccellente Datome nell’attaccare con pazienza da playmaker aggiunto) e il pick and roll Rodriguez-Hines spegne le creazioni dal palleggio di McCollum portando i meneghini avanti 56 (!)-43 dopo 20′.
Kaleb Tarczewski schiaccia nel vuoto della difesa del Khimki 2021 (euroleague.net)
Uscendo dagli spogliatoi, stavolta l’Olimpia parte molto più concentrata: Datome, Shields e soprattutto Delaney-Hines attaccano senza troppi fronzoli, con la giusta aggressività sui pick and roll e in difesa sugli 1vs1 di McCollum: risultato? In un attimo, il Khimki sprofonda sul -20. Maltsev prova a scombinare le carte con una zona 2-3 che segue i tagli, inceppando l’attacco milanese (troppi post bassi statici di Hines) ma senza riuscire a capitalizzare dall’altra parte perché la squadra di Messina (incluso il debuttante Evans) non abbassa la soglia dell’attenzione. Successivamente, la partita diventa sempre meno spettacolare e nel finale di periodo sono Mickey e McCollum ad avere un po’ più di energia per attaccare il ferro e ricucire quasi sorprendentemente sul 68-56. In conclusione, allora, Rodriguez (che si stava “risparmiando” in difesa) e Shields ingrano di nuovo le marce alte chiudendo il parziale moscovita (70-56 dopo 30′).
Anche ad inizio quarto quarto il Khimki conferma la sua zona 2-3 matchup ma non riesce mai davvero a mettere paura a Milano. Shields è di un’altra categoria sui cambi difensivi, Rodriguez insacca la tripla del +15 e l’AX tiene l’agonismo della sfida al suo solito livello non eccezionale. Mickey prova a dare un’altra sgasata, Hines reagisce d’orgoglio ma gli ultimi minuti di zone-press moscoviti portano a due banali palle perse meneghine finalizzate da Voronov per il -11 e un taglio al labbro per Hines che costa però un 2+1 a Bertans. A 120″ dalla fine e “solo” sul +8, Rodriguez regala una schiacciata reverse a Tarczewski e la chiude sostanzialmente qui. Finisce 84-74.
Milano, aldilà dei patemi finali, la vince in scioltezza senza neanche spendere troppe energie fisiche e nervose. Shields impeccabile come all’andata, Delaney mostra (a sprazzi) segnali di ripresa dopo le ultime uscite infelici e soprattutto i veterani Hines, Rodriguez e Datome non hanno dovuto fare gli straordinari. Prossimo appuntamento per l’AX sarà mercoledì prossimo, sempre al Forum ma contro il lanciatissimo Fenerbahçe.