Dopo la sconfitta interna contro il Barcellona, l’Olimpia Milano vola a Vitoria per affrontare il lanciatissimo Baskonia, reduce da 7 vittorie nelle ultime 8 partite disputate e all’inseguimento dell’ottavo posto nei playoff. Al Forum, poco prima di Natale, la truppa di Ivanovic si impose per 79-84. Per l’AX un successo oggi significherebbe certezza matematica del pass per la fase successiva. Da registrare, nelle file dei locali, l’assenza pesante del centro Jekiri mentre Messina dovrà fare a meno di Delaney ed Evans (per lui stiramento dell’ultima ora e sarà out per 2 settimane).
Il Baskonia spara a salve, Milano ringrazia
Messina inizia con una sorpresa schierando, oltre a Tarczewski, Rodriguez in quintetto ben sapendo che Ivanovic abitualmente fa partire Henry, il migliore difensore sugli esterni dei baschi, dalla panchina. L’inizio è comunque ad alto ritmo e pieno di frenesia per entrambi gli attacchi. Milano prova a cavalcare LeDay ma i suoi classici jumper non vanno mai a bersaglio mentre i locali cercano Vildoza e Giedraitis imprecisi in uscita dai blocchi. I primi canestri sono praticamente solo a marca Rodriguez, l’unico sul parquet in grado di scardinare le aggressività avversarie e la presenza dei due centri Fall e Tarczewski nelle rispettive aree (4-8). Dopo il timeout tv, Roll e Hines sono eccellenti nel punire i blitz di Diop sui pick and roll e nello sfruttare il distratto lato debole basco per firmare il +8. Il Baskonia però resta sempre sul pezzo, cerca tanta transizione e tanto (anche troppo) Diop e rimane in scia nonostante lo 0/10 da tre punti. Negli ultimi secondi del quarto, la dinamo Polonara da rimbalzo offensivo pareggia i liberi segnati da Punter e manda le squadre al mini-intervallo sul 10-16.
Polonara domina ma Brooks risponde
Viste l’assenza di Jekiri, Ivanovic gioca subito la carta del quintetto con Polonara da 5 e avere l’area spalancata in attacco favorisce le penetrazioni di Dragic ed Henry (16-16). I frenetici cambi difensivi da entrambe le parti rialzano di nuovo i ritmi della partita e portano Punter e Shields a forzare qualche penetrazione di troppo. Nonostante Rodriguez resti il più lucido e cerchi di calmare gli animi, Giedraitis e Sedekerskis sono sensazionali sui cambi difensivi e Polonara da rollante e playmaker aggiunto annulla la prima tripla firmata da Datome (25-21). Milano ora è costretta ad adattarsi schierando LeDay da 5 e Brooks da 4 ma non riesce ad ottenere l’attacco fluido e paziente tanto sperato. Al tramonto del primo tempo, torna Hines da vero playmaker e un pimpante Brooks da sponda insacca 8 punti consecutivi fondamentali, spezzando l’inerzia avversaria alimentata da uno scintillante Polonara e Giedraitis (33-32).

Henry e Polonara lanciano la fuga per i baschi
L’inizio di ripresa è tutto di Pierria Henry che accelera i possessi dei suoi e tra tripla e tiri liberi guida la fuga sul +9 incentivata anche da Fall (Tarczewski e Rodriguez molto male, soprattutto come posizione). Messina affretta i tempi e rischiera Hines sul parquet, ottenendo immediatamente dai suoi short roll un gioco da 4 punti di Punter, ma Henry sta letteralmente dominando e correndo a più non posso. Rodriguez e Roll sono già in debito di ossigeno e il duo Dragic-Giedratis allunga sul 49-38. Milano è ad un bivio: affondare o resistere. Vince la seconda opzione, grazie al talento di Punter, alla pazienza di Datome sui raddoppi e al fantastico lavoro di Hines contro Fall (49-45). Con Henry a riposare in panchina, ci pensa allora Polonara (di nuovo da “centro”) a ristabilire l’inerzia in favore dei suoi, ben coadiuvato dai segreti di Pulcinella Sedekerskis, Vildoza e Giedraitis. Negli ultimi istanti del terzo quarto, LeDay e Moraschini provano a sfondare il solido muro basco ma Polonara è semplicemente fantastico sulle due metà campo. Poi i timbri finali ce li mettono Peters e Giedraitis, facendo crollare Milano sul -15 (60-45).
Milano non ne ha proprio più
Milano deve reagire di nuovo e ci prova con Shields che finalmente batte un colpo con i suoi jumper. Ora è l’AX che prova ad accelerare la faccenda, soprattutto con Rodriguez che, capitalizzando i banali errori di Peters e Giedraitis in transizione, ispira un mini-parziale. Tarczewski, tuttavia, prima stampa una schiacciata sul ferro, poi fa 0/2 dalla lunetta e infine si mangia un layup non permettendo ai suoi di ridurre le distanze (64-53). Ivanovic, costante con il suo quintetto “piccolo”, a 7′ dalla fine rischiera Henry e Rodriguez torna a soffrire il suo bruciante primo passo. Il numero 7 basco crea vantaggi per tutti, Polonara, Sedekerskis e Giedraitis in primis, e il Baskonia prende definitivamente il largo. Gli ultimi minuti permettono alla truppa di Ivanovic di gestire tranquillamente il divario e chiudere su un comodo 86-69.
Baskonia fantastico, Ivanovic fantastico e Polonara che eleva sempre di più il suo livello, battendo con rapidità e fisicità qualunque quintetto milanese. Urge il ritorno di Delaney come difensore primario sui play avversari (oggi Henry ha fatto quello che vuole). Tarczewski, invece, non riesce più a cavare un ragno dal buco. Oggi anche Punter e Shields hanno dannatamente faticato senza riuscire a concretizzare e a creare attacco aldilà degli 1vs1. Comunque sia, Milano deve subito voltare pagina e pensare al prossimo appuntamento europeo in programma a Belgrado martedì 30. Vincere sarà quasi un obbligo.