Con l’obiettivo di interrompere una striscia di 5 sconfitte su 6 partite disputate tra campionato ed Eurolega (incluso il brutto KO ad Atene contro il Pana), l’Olimpia Milano affronta al Forum l’inarrestabile Efes, reduce da 11 vittorie sugli ultimi 12 round giocati nella competizione. I turchi sono già certi adesso del loro 3° posto in classifica e sfideranno una tra Fenerbahçe e Real. Milano, invece, con un successo avrebbe il vantaggio del fattore campo e affronterà sicuramente ai playoff o il Real e o il Bayern. Messina sarà privo di Michael Roll e soprattutto Kyle Hines (out per precauzione ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante) mentre torna Malcolm Delaney (anche se con minuti contingentati). Ataman invece decide di tenere fuori precauzionalmente l’ex Kruno Simon.
Chacho+Evans e Milano ne fa subito 29
L’Efes inizia forzando il cambio difensivo per attaccare Tarczewski ma Larkin (partito eccezionalmente in quintetto base al posto di Micic) non gestisce efficientemente i primi possessi con i suoi 1vs1. Milano, invece, cerca molto i riccioli di Punter e cavalca il pick and pop Delaney-LeDay per attaccare Moerman. Poi ci pensa Micov sui ribaltamenti a finalizzare i buoni attacchi meneghini (10-11). La partita scorre molto fluida e le squadre non mostrano la più inopponibile resistenza difensiva. Dopo un paio di forzature di un Larkin piuttosto pigro, gli appena entrati Evans e Rodriguez combinano per il primo alley-oop di serata (Pleiss, ancora una volta, manifesta limiti evidenti di mobilità di piedi) e firmano il 19-15 dopo neanche 7′ di partita. A seguito del tv timeout, anche Shields punisce un Beaubois stranamente distratto in difesa (23-17) e l’Efes continua a concedere di tutto e di più agli avversari. Nel finale di periodo, il Chacho, nonostante venga coinvolto sempre sui blocchi in difesa, mantiene il ritmo frenetico alla sfida regalando altri cioccolatini a uno splendido Evans (bravo anche contro Dunston dietro). Se a ciò si aggiungono i classici mid-range di Shields, ecco allora spiegato il 29-19 a favore dell’AX dopo 10′.
Shields resta una sentenza ma Micic ci prova
Ataman conferma di usare questa partita come esperimento e butta nella mischia Gecim e Tuncer, i quali vengono costantemente attaccati da Datome e da un concretissimo Shields (33-21). In difesa, Milano si può permettere di cambiare su tutti i blocchi grazie alla spettacolare aggressività difensiva di Delaney ed Evans, rimandando così al mittente i tentativi di Micic di provare a entrare nella partita. Toccato il -15, il serbo si sveglia, sfrutta il ritorno sul parquet di Tarczewski per punirlo sul pick and roll e assieme a Dunston ricuce sul 40-29. Messina reagisce rigiocandosi le carte Rodriguez e Shields, micidiali tra penetrazioni contro i cambi e tagli dal lato debole e riallunga sul +13. Nel finale di un primo tempo con pochissime interruzioni, Evans schiaccia un gran tap-in ma Singleton dall’altra parte, tra post basso e tripla da ribaltamento, spegne l’inerzia meneghina. A fil di sirena poi ci pensa Micic a regalare a Pleiss la bomba del -10 che sigilla il primo tempo sul 49-39.

L’Olimpia è sul pezzo e spacca la partita
L’Efes inizia la ripresa salendo di livello in termini di aggressività ma lo show del neo-entrato Sanli viene bucato in penetrazione da un pimpante Delaney (Larkin, aldilà di qualche rara penetrazione, semplicemente non sta difendendo). Finito sotto 55-43, Micic ancora una volta si carica i compagni sulle spalle e pesca delle magiche penetrazioni sul cambio, accorciando sul -7. Di conseguenza, per Milano tocca all’altro leader prendersi il palcoscenico, ossia Kevin Punter: 6 punti filati contro Beaubois di puro talento ridanno respiro all’AX (61-48). Dopo il timeout televisivo, Tarczewski si accoppia bene con Sanli e riesce con i suoi show a rallentare la manovra turca ispirata da Larkin e soprattutto Micic. Tuttavia, nell’altra metà campo, Rodriguez si riprende il palcoscenico e, attaccando Larkin, apre praterie per Shields e Punter: in un attimo, Milano firma il massimo vantaggio nella partita sul 73-53. Nel finale di periodo, Beaubois concretizza una bella penetrazione di Tuncer ma il Chacho non smette di scherzare con Pleiss e con tutta la difesa turca manovrando alla perfezione il pick and roll. Sulla sirena poi, al termine di una bella sequenza offensiva e difensiva di Tarczewski, è Brooks a trovare la bomba del meritato +22 AX (78-56).
Ataman ad inizio quarto quarto schiera tutti i suoi panchinari (Balbay, Tuncer, Anderson, Singleto e Pleiss) e la dà definitivamente su. Milano comunque non molla di un centimetro in termini di atteggiamento e chiude agevolmente, a seguito di un lungo garbage time, sul 98-75.
Vero, l’Efes ha nascosto le sue carte e ha gestito le energie in vista dei playoff ma Milano ha mostrato una bella reazione di orgoglio dopo un periodo non brillantissimo. Delaney sembra tornato subito ai suoi elevati standard mentre Evans e Tarczewski hanno dato ottimi segnali. Prossimo appuntamento per l’Olimpia sarà finalmente ai playoff, i quali inizieranno il 20 e il 21 aprile con le gare 1 (la serie è al meglio delle cinque partite).