Dopo l’ormai storico canestro di LeDay in gara 1 e una gara 2 più o meno controllata per 40′, l’appassionante serie tra Milano e Bayern si sposta in Germania per gara 3, ossia il primo match point per l’AX per staccare il pass per la Final Four. Messina avrà a disposizione tutti i suoi uomini mentre Trinchieri sarà sempre privo di Djedovic e Weiler-Babb.
Quintetto base Bayern: Baldwin, Flaccadori, Lucic, Johnson, Radosevic
Quintetto base Milano: Delaney, Punter, Micov, LeDay, Hines
Il Bayern gioca con il coltello tra i denti, Milano soffre
Le sorprese Radosevic e Flaccadori in avvio per i bavaresi incidono subito difendendo fortissimo e coprendo l’area perfettamente (troppi errori non forzati da fuori di Punter e Delaney). L’italiano poi sblocca anche le marcature con una bomba da ribaltamento e anticipa i jumper di Johnson e Baldwin (7-0). Dopo oltre 3′ riesce a trovare il fondo della retina con gli isolamenti di Punter e Delaney ma dietro mostra qualche lacuna di troppo proprio con i suoi due esterni. Tuttavia, appena superata la boa di metà primo periodo, l’ex di turno in maglia numero 23 inizia ad entrare nei giochi offensivi molto più rapidamente, cogliendo sul tempo i cambi bavaresi e mettendo in ritmo anche LeDay (9-9). In seguito al time-out televisivo, la “panchina” del Bayern ha la meglio su quella meneghina, giocando con un’intensità tanto prevedibile quanto ancor più forsennata e insaccando due triple pesanti con Lucic e Sisko contro dei disattenti Rodriguez e Tarczewski (17-9). Nel finale di quarto, la difesa di Seeley non permette a Shields di entrare in partita e gli errori di posizione ancora di Tarczewski fanno dominare Reynolds e scappare i bavaresi sul 23-9.
Hines ispira, Delaney concretizza la rimonta ma il Bayern non molla
La scossa per Milano arriva (guarda un po’) da Kyle Hines. Prima ruba palla a Seeley, poi a Reynolds e il Chacho ringrazia. Un suo and-one firma immediatamente il -9. Messina prova la carta della pressione a tutto campo, il Bayern ne approfitta con Zipser ma Datome, nonostante dietro sia una tassa, ispira anche un inarrestabile Shields per far proseguire la rimonta (25-22). Nel momento di maggiore difficoltà, i bavaresi reagiscono abbassando i ritmi, affidandosi ai propri uomini più solidi, Lucic e Gist, e arrestando l’emorragia. Milano invece cerca sempre l’uomo marcato da Sisko, l’anello debole della catena difensiva avversaria, scatenando Delaney in penetrazione e tenendosi in scia sul 30-27. Nella seconda metà del periodo, Trinchieri, intuendo l’importanza del momento, cavalca molto Lucic in 1vs1 ma gli errori di Johnson regalano contropiedi e triple: eseguono Rodriguez Brooks e l’Olimpia per la prima volta passa avanti nel punteggio (32-33). Il Bayern, però, non ha nessuna intenzione di mollare. Prima Zipser e Lucic “rubano” un paio di canestri su due rare brutte transizioni difensive di Milano e poi Baldwin inventa penetrazioni per sigillare il primo tempo sul 39-35.

Lucic si prende il palcoscenico e il Bayern allunga
Anche l’avvio della ripresa è a tinte bavaresi. Gli uomini di Trinchieri cercano Micov sui cambi e lo puniscono soprattutto con Johnson e Baldwin (45-35). Messina ferma immediatamente la partita, dice ai suoi uomini di puntare Johnson ma LeDay si mangia un paio di canestri importanti. Dopo un’eccellente sequenza difensiva di Radosevic, Baldwin guida benissimo i compagni sui cambi difensivi e ancora Johnson allunga la nuova fuga del Bayern (Hines commette anche il suo terzo fallo personale). Successivamente è Lucic, da leader totale, ad attaccare un paio di disattenzioni di Shields per firmare il massimo vantaggio bavarese sul +18. Rodriguez, capendo la delicatezza del momento, si prende la squadra sulle spalle e attacca costantemente Sisko. Tuttavia, l’AX non riesce ad aprire la scatola da oltre l’arco (4/18 complessivo sinora) e dietro arriva in ritardo sui blocchi per le uscite di Lucic, non riuscendo ad accorciare troppo le distanze. Nel finale di periodo, Brooks riesce un minimo a mettere la museruola al serbo del Bayern e Rodriguez ne approfitta attaccando Sisko (60-47). Messina, inoltre, prova di nuovo a cavalcare il post-basso di Datome ma Zipser fa buona guardia e Sisko, dall’altra parte, risponde pan per focaccia a Rodriguez. A ridare energia ai meneghini allora, ci pensa Punter timbrando la partita con il suo marchio di fabbrica, il gioco da quattro punti. Dopo 30′ però, lo svantaggio dell’AX resta saldamente in doppia cifra (64-51).
Lucic e la difesa del Bayern sono inarrestabili. La serie è sul 2-1
Messina necessita della svolta e perciò rimette sul parquet Kyle Hines. Quest’ultimo mette in ritmo sul ribaltamento Delaney che segna da tre punti, subisce un bizzarro fallo antisportivo da Lucic e poi attacca Baldwin (che esce definitivamente dalla partita per 5 falli e lancia un quintetto altissimo dei bavaresi con Lucic da 2 e Johnson da 3) completando un’azione da 7 punti. il Bayern ora si aggrappa sempre di più a Lucic e il serbo non si fa mai mancare all’appuntamento. Dopo un bel canestro di Sisko sul cambio (LeDay oggi molto sottotono), Shields segna in penetrazione per il -9 ma Radosevic e ancora Lucic sono delle muraglie in difesa. Nonostante Johnson sia letale e lucido come mai lo è stato in stagione, Milano è tutta sulle spalle di Delaney che attacca, realizza e forza molti 1vs1. Il Bayern, perciò, entra negli ultimi 5′ di partita avanti di 12 (75-63). Un errore di Lucic (stanchissimo ma letteralmente ovunque sulle due metà campo) permette a Hines da rimbalzo in attacco di accorciare sul -9 e dare speranze all’Olimpia. Tuttavia, Zipser e Gist, i veri X Factor del Bayern sulle due metà campo, non fanno sconti e tengono le distanze con tiri liberi e jumper (80-67). Milano non ha più le energie per scardinare la super difesa avversaria ed è quasi costretta ad alzare bandiera bianca. Il Bayern però commette l’errore di alzare le mani dal manubrio troppo presto. Gli ultimi viaggi in lunetta di Datome e Rodriguez, accanto ad un tap-in di LeDay e a una bomba del neo-entrato Roll, rimettono Milano in carreggiata sull’80-73. Tarczewski, a 23″ dal termine, fa -5, Lucic è glaciale a cronometro fermo e poi, dopo il time-out di Messina, Johnson regala ancora a Tarczewski un gioco da tre punti. Il lungo dell’Olimpia sbaglia volutamente il libero supplementare ma non riesce a catturare il rimbalzo offensivo e a fare proseguire un’insperata rimonta. Finisce 85-79.
Si va giustamente a gara 4, dopo che il Bayern ha dimostrato di averne molto di più. Milano probabilmente a fine secondo quarto pensava di averla già indirizzata rimontando e passando anche brevemente in vantaggio. Tuttavia, gli uomini di Trinchieri hanno sempre mantenuto un’aggressività nettamente superiore a quella degli avversari e si sono meritati almeno altri 40′ di playoff (in programma venerdì 30 alle ore 20.45). Lucic è tornato ad incantare e da sottolineare la prova solidissima di Sisko, Zipser e Gist. Milano oggi ha avuto solo sprazzi di Delaney e Shields. Per il resto, meglio voltare pagina e pensare alla prossima sfida che potrebbe portare sempre alla Final Four tanto ambita.