È stata una regular season lunghissima, particolare (per i motivi ben noti) ma allo stesso tempo spettacolare ed equilibratissima. Dopo aver ripercorso il cammino dei candidati al premio di rivelazione dell’anno, under 22, miglior difensore e miglior italiano, è arrivato il momento di parlare dei cinque giocatori che si giocheranno il premio di MVP della LBA UnipolSai SerieA 2020-21. I Fab 5 sono Miro Bilan, Zach LeDay, Milos Teodosic, Darius Thompson e Stefano Tonut.
Miro Bilan – Banco di Sardegna Sassari
Medie stagionali: 28.3 minuti, 16.9 punti, 8.1 rimbalzi, 1.9 assist, 0.5 stoppate, 0.8 recuperi, 22.9 di valutazione
Percentuali al tiro: 62.7% da due punti, 50% da tre punti (su 14 tentativi complessivi), 72.8% ai liberi
Il centro della Dinamo ormai non fa più notizia. Sono ormai quasi due anni che si diletta infatti nel portare a scuola qualsiasi difensore provi a frapporsi tra lui e il canestro. Dal post-basso è sempre capace di trovare punti con la miglior soluzione possibile, specie sul lato sinistro, dove ama prendere il tempo all’avversario svitandosi verso la linea di fondo e senza mettere palla per terra.
Ciò che sorprende del 2.13 nativo di Sibenik è il modo in cui domina nelle aree avversarie pur essendo dotato di un atletismo nella norma. Bilan ha concluso 24 delle 26 partite giocate nell’annata 2020/21 segnando almeno 10 punti (16.9 di media e con un high di 29 nella sconfitta interna contro Brindisi) e facendosi sempre trovare pronto al momento del bisogno. Altro dato rilevante a suo favore è il numero di falli subiti, ben 5.6 a partita. Fa meglio di lui solo D’Angelo Harrison.

Le superbe qualità di Bilan non si limitano alla sola fase realizzattiva. Quando si mette al lavoro spalle a canestro, il croato è un computer nel leggere immediatamente i raddoppi e riaprire per i compagni tiratori Bendzius (49% da tre punti su 6 tentativi a partita), Spissu (42.3%) e Kruslin (39.7%). Miro fa registrare anche ottimi numeri a rimbalzo, dove è 3° per carambole catturate di media (8.1) alle spalle di Cain e JaCorey Williams. Anche in questo fondamentale, è da manuale il suo lavoro di posizione nel tagliare fuori l’avversario quasi senza saltare.
Un professore, uno dei migliori lunghi del campionato che spera di portare la Dinamo il più avanti possibile nei Playoffs.
Doppia doppia per Miro Bilan nel lunch match della 1️⃣3️⃣🅰 giornata #LBASerieA @UnipolSai_CRP!
— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) December 28, 2020
Per il centro biancoblu 1️⃣9️⃣ punti 1️⃣3️⃣ rimbalzi e 3️⃣3️⃣ di valutazione
Puoi votare Bilan come #MVP di giornata sui nostri social e su https://t.co/QynYkbAbp7#LBA50 #TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/M0dnEv2b3c
Zach LeDay – AX Armani Exchange Milano
Medie stagionali: 23.3 minuti, 16.1 punti, 6.3 rimbalzi, 1.1 assist, 0.5 stoppate, 0.5 recuperi, 20.8 di valutazione
Percentuali al tiro: 55.8% da due punti, 51.1% da tre punti, 89.5% ai liberi
Semplicemente immarcabile. Zach LeDay è un rebus irrisolvibile in Italia, visto il mix di atletismo, stazza e tecnica. Nonostante Milano ne abbia centellinato l’utilizzo (67° in tutta la LBA per minuti di impiego medio), l’americano ha dimostrato un’efficacia spaziale (2° per valutazione a partita, alle spalle del 22.9 di Bilan). I 202 cm e un’insospettabile rapidità di piedi gli permettono di giocare indifferentemente da ala grande e da centro e di marcare sostanzialmente qualunque difensore si trovi sulle sue piste. In attacco, LeDay ama ricevere il pallone nel post medio, situazione in cui è in grado sia di rinculare spalle a canestro che di insaccare il suo infallibile (soprattutto dal mezzo angolo) jumper dai cinque metri.
Dopo la Final Eight vinta a metà febbraio l’infortunio alla coscia stava quasi mettendo in secondo piano la sua candidatura al premio di MVP; tuttavia, le due recenti super prestazioni contro Sassari e Virtus Bologna lo hanno immediatamente rilanciato in prima pagina.

Reduce da un paio di buone annate con Olympiacos e Zalgiris, il nativo di Dallas ha raggiunto con coach Messina la definitiva consacrazione, facendo il salto di qualità in particolare nella metà campo difensiva e nella continuinità di rendimento. In chiusura, una nota a margine statistica: LeDay è il giocatore più vicino ad entrare nel club del “50-40-90”. Regole di ammissione? Tirare almeno con il 50% da due, il 40% da tre e il 90% ai liberi. L’altro giocatore che potrebbe entrare in extremis in questa élite è Jaime Smith di Cantù, il quale si ferma “solo” al 38.7% da oltre i 6.75, mentre Michal Sokolowski, arenato al 46.2% da due e all’88% ai liberi, riposerà nell’ultimo turno e resterà certamente escluso.
Ecco, al di là del differente contesto che facilita le percentuali, questi numeri fan capire la duttilità di LeDay, un lungo con il tocco di un esterno. Un gran lusso per l’Olimpia e uno dei favoriti per il premio di MVP.
🎥 Ieri a Sassari CAREER HIGH per Zach LeDay (28!) 🔥
— Olimpia Milano (@OlimpiaMI1936) April 15, 2021
📊 Per il nostro #2️⃣ 70% da 2 punti (7/10), 66.7% dall’arco (4/6), 100% in lunetta (2/2) con 6 rimbalzi e una stoppata!#insieme #LBASerieA #SassariMilano #LeDay@ZachLeDay32 @LegaBasketA pic.twitter.com/q35qQtDNKH
Milos Teodosic – Virtus Segafredo Bologna
Medie stagionali: 23.8 minuti, 12.6 punti, 2.3 rimbalzi, 6.6 assist, 0.1 stoppate, 0.8 recuperi, 14.9 di valutazione
Percentuali al tiro: 56.1% da due punti, 33.3% da tre punti, 79.7% ai liberi
Milos Teodosic non ha bisogno di presentazioni. Il suo estro, la sua inventiva e le sue giocate da highlights non fanno più notizia. Sebbene quest’anno sia stato leggermente meno impattante rispetto alla passata stagione, nulla gli ha impedito e gli impedirà di svoltare le partite della Segafredo al momento del suo ingresso sul parquet da sesto uomo di extra-lusso. A conferma di ciò, basta citare il suo plus-minus medio (+7.7), primo uomo non Olimpia Milano e al 3° posto complessivo (insegue Roll e Shields) in campionato. Le sue uscite a ricciolo in ala restano un enigma insoluto per le difese avversarie, soprattutto quando si decide di raddoppiarlo. In quest’ultima situazione, Milos sa dar via il pallone in modo artistico, sia per i lunghi rollanti Hunter, Gamble e Tessitori che per la batteria di tiratori Ricci, Alibegovic, Weems, Adams e Abass.

Teodosic è il secondo miglior assistman del campionato (6.6 passaggi vincenti, alle spalle di Peppe Poeta) e comanda la statistica relativa al rapporto assist/palle perse, poiché ad ogni palla persa fa corrispondere 2.6 assist. Il runner-up in questa speciale classifica è Justin Robinson, ben staccato a 1.87. Questo dimostra la lucidità della stella della Virtus, uno che raramente sbaglia a leggere le mosse delle difese avversarie e che in alcuni momenti dà prova lampante di vedere la pallacanestro come nessun altro al mondo (vedi video sotto…).
Il pittore di Valjevo con la palla a spicchi a mo’ da pennello è pronto a far spazio nella propria bacheca dei trofei per l’MVP della stagione 2020/21 di LBA. Lo vincerà?
Milos Teodosic con l'assist (uno dei tanti…) dell'anno! 😮🏀#EurosportBASKET | #LBASerieA | @Virtusbo pic.twitter.com/y9p0MXrUq7
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) November 22, 2020
MILOS "IL MAGO" TEODOSIC 🧙♂️🌟🔥
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) February 7, 2021
Numero da playground, ubriacato il povero Candi, e canestro assurdo del serbo della #Virtus 😱😱😱#LBASerieA | #EurosportBASKET | @Virtusbo pic.twitter.com/I75HSFnzFH
Darius Thompson – Happy Casa Brindisi
Medie stagionali: 29.8 minuti, 13.4 punti, 3 rimbalzi, 6.1 assist, 0.7 stoppate, 1.3 recuperi, 17 di valutazione
Percentuali al tiro: 59.9% da due punti, 30.9% da tre punti, 74.5% ai liberi
Stante l’assenza per 80 giorni di D’Angelo Harrison, Darius Thompson si è consacrato come uomo barometro della formidabile Happy Casa Brindisi. L’americano classe 1995 è un playmaker a tutto tondo, bravissimo sul pick and roll nel servire i lunghi Perkins e Krubally e in contropiede, situazione in cui sfrutta al meglio le lunghe leve e i 193 cm di altezza.
Nonostante il COVID abbia colpito anche lui recentemente, Thompson è stato il giocatore più affidabile e costante della truppa di Vitucci. In ogni (frequente) parziale a favore dei pugliesi durante una partita, la sua impronta c’è sempre stata. Chiaro, il dato degli assist è quello che salta più all’occhio (è 3° in LBA) ma si potrebbe allargare il suo rendimento a una leadership totale in squadra che trascende dai numeri. In difesa, poi, Thompson è un lusso mica da ridere. Oltre a recuperare tanti palloni, sui mismatch ha sufficiente intelligenza cestistica e fisico per fronteggiare efficacemente qualunque avversario.

Al suo secondo anno a Brindisi ha compiuto un importante salto di qualità in questa stagione. Darius ha imparato a gestirsi e a leggere il momento delle partite in cui dosare il ritmo o accelerarlo vertiginosamente. Ciò che spaventa gli avversari in ottica playoff sono gli importanti margini di miglioramento, soprattutto al tiro da tre punti, fondamentale che le difese avversarie gli concedono pur di negargli l’area.
Con il ritorno di Harrison, Darius potrà rendere il suo gioco ancora più concreto e dimostrare, come se ve ne fosse ulteriormente bisogno, che la sua candidatura al premio di MVP è più che meritata.
Con 2️⃣2️⃣ punti in 2️⃣1️⃣ minuti con il💯% da 2 Darius Thompson è tra i candidati come #MVP di giornata!
— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) November 2, 2020
Puoi votare il giocatore dell'@HappycasaNBB sui nostri social e su https://t.co/QynYkbRMNH#LBASerieA @UnipolSai_CRP #LBA50 #TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/XkNSNJnbC3
Stefano Tonut – Umana Reyer Venezia
Medie stagionali: 28.4 minuti, 16.2 punti, 4 rimbalzi, 2.9 assist, 0.1 stoppate, 1.3 recuperi, 16 di valutazione
Percentuali al tiro: 52.7% da due punti, 39.8% da tre punti, 82.4% ai liberi
Stefano Tonut è probabilmente giunto all’anno della consacrazione definitiva personale. Approdato in laguna nell’estate del 2015, il triestino ha acquisito gradualmente un ruolo sempre più centrale nelle rotazioni di coach De Raffaele, tanto da meritarsi in questa stagione le vesti della star a tutti gli effetti. Assieme a Watt, Tonut è l’uomo da cui vanno i compagni nei momenti più delicati di una sfida, segno di una leadership riconosciuta ed esaltata. Il triestino è l’unico italiano nella top 10 dei marcatori della LBA 2020-21 (9° posto), ha ampliato e perfezionato il proprio repertorio offensivo (specie nel tiro da tre punti) e ha un’esplosività che lo rende un jolly anche nella propria metà campo. In difesa, Stefano marca agevolmente guardie ed ali piccole ma sui cambi è in grado di reggere alla grandissima anche contro i lunghi.

La tecnica e la fisicità permettono inoltre al numero 7 di esaltare il proprio playmaking. Al di là dei 2.9 assist di media (in squadra solo De Nicolao e Clark lo superano a quota 3.2), dalle sue penetrazioni si generano spesso metri e metri di spazio per i tiratori della squadra Bramos, Daye e Campogrande. Insomma, un’evoluzione su cui i campioni in carica puntano tantissimo per confermare il tricolore. Con questo Tonut, così costante (ha saltato solo due partite per COVID a novembre) e così incisivo, sia il premio di miglior giocatore che lo Scudetto potrebbero trovare di nuovo casa a piazza San Marco.
Partita straordinaria di Stefano Tonut nel derby vinto dalla @REYER1872!
— Lega Basket Serie A (@LegaBasketA) January 4, 2021
Career high per lui con 27 punti messi a referto
Puoi votare Tonut come #TheBestITA Snaipay e MVP sui nostri social e su https://t.co/QynYkbAbp7#LBASerieA @UnipolSai_CRP#LBA50 #TuttoUnAltroSport pic.twitter.com/vIXc9CEaRY
E quindi, arrivando al dunque, chi si prenderà il premio di MVP? Si può votare ancora, per questo e tanti altri awards, fino a venerdì 30 aprile su fan.legabasket.it. A maggior ragione in questo caso, che vinca il migliore!