Con ancora nella testa gli errori decisivi rispettivamente di Punter e Clyburn, Milano e CSKA tornano in campo per chiudere la propria Final Four giocandosi un terzo posto che ha comunque valore economico rilevante. Entrambi i coach hanno dichiarato alla vigilia di allungare le rotazioni in vista dei rispettivi impegni nei campionati nazionali. Difatti, Messina sceglie di tenere a riposo Malcolm Delaney e Gigi Datome mentre Itoudis rinuncia a Daniel Hackett.
Quintetto base Milano: Roll, Micov, Shields, LeDay, Tarczewski
Quintetto base CSKA: Lundberg, Ukhov, Kurbanov, Shengelia, Bolomboy
Intensità non al top ma c’è equilibrio
L’inizio è a marca Tarczewski, bravo con i suoi blocchi ad aprire spazio per i ribaltamenti per Micov. Come prevedibile, la concentrazione e l’intensità non sono paragonabili a quelle di 48 ore fa per entrambe le squadre. Il CSKA sfrutta i roll e gli scarichi di Shengelia per restare in scia mentre, dall’altra parte, Milano attacca costantemente Lundberg (e i passivi contenimenti di Bolomboy) ottenendo canestri e triple con Micov e Roll (10-5).
I moscoviti, comunque sia, non perdono terreno. Shengelia, un aggressivo Ukhov e Lundberg in penetrazione contro un Roll un po’ fuori giri (commette anche un antisportivo) si prendono di prepotenza il ferro (12-13). Dopo il time-out televisivo, Messina schiera gli ex Hines e Rodriguez ma quest’ultimo inizia abbastanza sconnesso in difesa, lasciando penetrazioni troppo dirette a Khomenko.
Nella fase finale del periodo, Milano inizia a muovere più coscientemente la palla in attacco, cercando il mismatch migliore e considerando che il CSKA, con Voigtmann da centro, cambia a 5. Tuttavia, nonostante Moraschini segni due triple da ribaltamento, in difesa l’AX è ancora poco connessa. Khomenko attacca, Voigtmann banchetta a rimbalzo offensivo e gli uomini di Itoudis restano avanti dopo i primi 10′ (20-23).
Shengelia tiene il CSKA in scia di una buona Milano
L’avvio del secondo periodo è tutto di Hilliard (Punter ancora abbastanza dormiente) e Moraschini, coadiuvato da un buon Tarczewski sotto i due tabelloni. Messina, dopo un ottimo slip sul pick and roll di Voigtmann, prova la zona 3-2, riuscendo ad arginare la duttilità del tedesco (27-27). Mentre il CSKA è sfidato con successo a tirare da tre punti, l’Olimpia fallisce alcuni jumper comodi con Micov e Roll (non brillante nel playmaking questo pomeriggio).
Intorno alla boa di metà secondo periodo, i tagli di Shengelia bucano la zona di Milano e costringono Messina a tornare a difendere a uomo. Hines (e Micov in aiuto) sale di livello dietro nel contenere un Eric tutt’altro che impeccabile ma proprio Shengelia, memore della figuraccia fatta in semifinale venerdì, attacca con aggressività LeDay e firma il 32-32.
Nella fase finale del primo tempo, con Evans da 4 e Hines/Tarczewski da 5 il CSKA torna a faticare enormemente in attacco. Di conseguenza, Rodriguez punisce un confuso Eric con la bomba del +6, appena prima di un botta e risposta tra Micov e Lundberg in penetrazione (40-34 dopo 20′).

Rodriguez e Hines arginano lo scatenato Shengelia
L’Olimpia inizia la ripresa riproponendo ancora la zona 3-2 con Shields in punta ma proprio il danese dell’AX, sinora opaco, concede penetrazioni a Shengelia e Lundberg (42-40). I ritmi restano poco coinvolgenti e Rodriguez è l’unico che ogni tanto prova, con alterno successo, ad accendere la competizione. Roll da oltre l’arco riallunga sul +6, Hilliard risponde proprio contro il numero 10 in arresto e tiro e poi il Chacho dà una sgasata bucando Strelnieks (49-41).
In seguito a un time-out chiamato da Itoudis, il CSKA cavalca sulle due metà campo l’asse alto-basso Shengelia-Voigtmann battendo in transizione gli accoppiamenti non ideali di Milano (anche LeDay stasera, assieme a Shields e Punter, sta giocando parecchio sottotono) e pareggiando a quota 49. Un poster di uno scatenato Shengelia (anche a rimbalzo e in difesa) contro Hines fa volare i russi sulle ali dell’entusiasmo ma un paio di stop di Evans, assieme a un buon Moraschini, nella propria metà campo ferma l’emorragia.
Al termine del periodo, Rodriguez prima insacca da tre punti servito da Hines e poi ruba per il nuovo +6 Olimpia. Una bomba del solito Voigtmann, tuttavia, non permette l’allungo agli uomini di Messina (60-57).
Rodriguez e Micov piazzano lo strappo decisivo
Itoudis comincia il quarto periodo con un quintetto totalmente sperimentale con Hilliard e Voigtmann come unici nomi di caratura offensiva. Milano allora ne approfitta segnando in semi-transizione: Hines da playmaker, Moraschini, Micov e Shields da finalizzatori, Evans da tuttofare difensivo e l’AX prova a scappare sul 66-57.
A 7′ dalla fine, il coach dell’Armata Rossa rischiera i suoi titolari ma il duo Evans-Hines fa splendida guardia dietro sul gioco a due Shengelia-Voigtmann. Successivamente, Shields contro Ukhov torna ad essere il vero scorer dell’Olimpia e il suo tiro dai 4 metri regala il massimo vantaggio ai milanesi sul +11.
Sebbene Itoudis fermi di nuovo la partita, il CSKA si accontenta di tiri da tre punti poco costruiti e LeDay ne approfitta subito con una schiacciata in contropiede (70-59). A 4′ e mezzo dal termine, l’allenatore greco si fa anche fischiare un fallo tecnico contro e ottiene dividendi subito con una bomba a testa di Kurbanov e Ukhov (71-64). Dall’altra parte, tuttavia, nonostante Shields faccia ancora a cornate con la difesa avversaria, Rodriguez da leader riesce a mantenere le distanze, grazie anche al prezioso aiuto di uno splendido Tarczewski (75-69).
Meno di 100″ sul cronometro, Micov sulla sirena dei 24″ pesca un coniglio dal cilindro da tre punti per il nuovo +9. Lundberg prova a rispondere con la stessa moneta ma non riesce a rispondere. A 50″ dalla fine, Kurbanov schiaccia 1vs0 per il -7 ma Shields risponde con il jumper che chiude la contesa.
Milano vince 83-73 e chiude al terzo posto una fantastica stagione di Eurolega 2020/21.