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Nico Mannion esulta dopo una palla recuperata, Italia - Porto Rico, Preolimpico Belgrado 2021

Italia – Porto Rico 90-83: le pagelle

Le pagelle del match d'esordio dell'Italia al Preolimpico di Belgrado, vinto in rimonta contro l'insidioso Porto Rico

Qui il tabellino della partita d’esordio al Preolimpico dell’Italia, vincente contro l’ostico Porto Rico a Belgrado. Una partita iniziata decisamente male, ma ripresa nella nostra metà campo grazie all’impatto di Michele Vitali e ribaltata con un grande terzo quarto in cui a fare le veci del condottiero ci ha pensato Nico Mannion, alla prima “vera” partita in maglia azzurra. Ci prendiamo le note positive e speriamo che da qui in poi si possa solo migliorare, approcciando da subito alla partita nel migliore dei modi. Ecco le pagelle dei nostri ragazzi.

Marco Spissu: voto 5,5. Il playmaker della Dinamo Sassari parte titolare, ma non riesce a incidere come ci si aspetterebbe nel match. Trova una tripla, smazza 3 assist, ma soffre tanto il pick ‘n roll centrale e le accelerazioni brucianti di un Gary Brown ispiratissimo – tripla doppia sfiorata dal playmaker dell’Aquila Trento.

Nicolò Mannion: voto 8,5. In uscita dalla panchina, Nico fa un eccellente lavoro nell’offrire alla causa un po’ di pepe e di fantasia a un attacco inizialmente prevedibile e compassato. Con lui la musica cambia: regia, penetrazioni, arresto-tiro dietro al blocco, letture perfette sul pick and roll. Le soluzioni non gli mancano, così come la maturità nel dettare i tempi alla squadra. Non banale, per un ragazzo di 20 anni – è bene ricordarlo, che gioca già da veterano. Chiude con 21 punti e 6 assist in 25 minuti, perdendo un solo pallone. Anche questo, tutt’altro che banale se si considera che è stata la sua prima partita vera in Nazionale. Lodevole anche la pressione esercitata sul portatore di palla, a infastidire Gary Browne in più di una circostanza. Mezzo voto in più perché dopo una stagione come quella a Golden State non era scontato fosse così pronto e reattivo mentalmente. Il Red Mamba ha morso e inciso. Bravo Nico!

Stefano Tonut: voto 5,5. Si accontenta un po’ troppo del tiro da fuori, quando forse ci sarebbe bisogno più del suo primo passo esplosivo per creare scompiglio tra le file della difesa portoricana. A tratti va in confusione in attacco, mentre in difesa Clavell è un brutto cliente e fa fatica a stargli dietro. Non brillantissimo, ma si rifarà.

Nicolò Melli: voto 5,5. Emblematiche le parole di Meo Sacchetti durante un timeout nel corso del secondo quarto: “Nik, ci servi adesso”. In realtà però, l’ala/centro dei Mavs fa una fatica terribile ad entrare nella partita. I primi tiri non gli entrano e di conseguenza il Capitano della Nazionale comincia a esitare troppo in attacco. Chiude a 0 punti e in negativo per valutazione. Per fortuna, oggi non c’è stato urgente bisogno della sua miglior versione; siamo sicuri che dalla prossima partita Nik non farà mancare la sua leadership tecnica.

Simone Fontecchio: voto 8. Il migliore dei nostri nella prima metà del match. Tiene a galla l’Italia sfruttando la sua versatilità, prendendosi intelligentemente quello che la difesa di Porto Rico gli lascia. Alterna gioco fronte e spalle a canestro con grande naturalezza e per questo motivo si rivela un’arma tattica importantissima. Si fa sentire anche a rimbalzo (6 carambole catturate) e in difesa, non facendo mai entrare in partita l’insidioso Pineiro. E anche nell’ultimo periodo non tradisce, segnando canestri pesanti. Anche per lui, come per Mannion, 21 punti. Solido, continuo, trascinatore. L’annata trascorsa a Berlino gli ha fatto decisamente bene.

Amedeo Tessitori: voto 6,5. Il suo ingresso in campo sembra fin troppo tardivo, considerando che Tex è l’unico Azzurro a chiudere il primo tempo con un plus/minus di +10. L’unico in positivo, oltre a Nico Mannion (+2). Coach Sacchetti infatti lo ripropone dall’inizio nella ripresa, sebbene sappia benissimo che il centro pisano non è ancora al meglio della condizione. Il suo contributo sul parquet del Pionir di Belgrado resta così limitato ai 5 minuti.

Giampaolo Ricci: voto 6. Il capitano della Virtus campione d’Italia alterna qualche lettura non ottimale e precipitosa a delle giocate da leader. Sua la tripla che porta gli Azzurri sul +10 a 7 minuti dalla fine, il massimo vantaggio nella partita.

Awudu Abass: voto 5,5. Difensivamente dà un buon contributo, mentre in attacco gli si chiede qualcosa in più, nonostante sia stato uno dei pochi a provare ad attaccare il ferro nel primo tempo.

Italia-Porto-Rico-in-ginocchio-per-BLM-Preolimpico-Belgrado-2021
Italia e Porto Rico in ginocchio, uniti nella lotta contro le discriminazioni razziali, Italia – Porto Rico, Preolimpico belgrado 2021

Riccardo Moraschini: ne.

Michele Vitali: voto 7. Meo Sacchetti lo chiama in causa nel secondo tempo, al posto di Tonut. In attacco non lo si vede granché, eccezion fatta per una bella tripla al principio dell’ultimo periodo. Ma in difesa Mich è superlativo: insegue come un’ombra i tiratori caraibici sui blocchi e dalla sua pressione sulle linee di passaggio derivano diverse palle perse in rapida sequenza della nazionale allenata da Eddie Casiano. Notevole anche la stoppata sulla penetrazione di Andujar. Non era facile avere un impatto così positivo sulla partita dopo esserne stato spettatore per 25′.

Achille Polonara: voto 8. Che il neo giocatore del Fenerbahce sia una certezza a livello internazionale non lo scopriamo certo oggi. In una serata nella quale Melli fatica, è lui a fare reparto sotto le plance e a trascinare l’Italia insieme a Mannion e Fontecchio. Curiosamente, proprio come i due compagni, anche Achi chiude a quota 21 punti, conditi da 11 rimbalzi. Una doppia-doppia sostanziosa per un Polonara essenziale, lucido, maturato a 360° alla corte di Dusko Ivanovic a Vitoria.

Alessandro Pajola: voto 6. Gioca appena 5 minuti, per via di un problema – speriamo lieve – alla caviglia.

Coach Romeo Sacchetti: voto 6. Italia per nulla convincente nel primo tempo, con Meo ad essere il primo scontento. Durante l’intervallo però il coach degli Azzurri riesce a toccare le corde giuste e ad apporre qualche piccolo accorgimento: in particolare, Fontecchio più spesso in post basso per far muovere maggiormente la difesa con i dentro-fuori. E con Mannion ulteriormente responsabilizzato e una Nazionale maggiormente concentrata nella sua metà campo, arriva la vittoria. Con qualche patema, ma buona la prima.

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