Mondiale Under 19 – 5 possibili sorprese

5 nomi a sorpresa che potrebbero consacrarsi tra le stelle del torneo in Lettonia.

Le “stelle” di un torneo giovanile come il Mondiale Under 19 sono sempre quei giocatori che si affacciano all’inizio della competizione in oggetto con il maggior credito sul piano del rendimento mostrato, della notorietà raggiunta grazie alle proprie prestazioni e la capacità di garantire ormai un impatto costante tale da non rappresentare più un motivo di sorpresa o stupore.

Di contro, le possibili rivelazioni sono quegli elementi che ancora non han mostrato soprattutto una certa continuità effettiva sul piano del rendimento (per solidità mentale ancora latitante o per ritardo nello sviluppo/controllo fisico e derivanti sicurezze nei propri mezzi ecc..) ma che possono rappresentare quella variabile imprevista ed impossibile da prevedere in grado anche di alterare le sorti di un’intera competizione (Il dominio di Oumar Ballo e la cavalcata del “suo” Mali fino alla finale del 2019 son li a testimoniarlo).

Se per la prima categoria è forse più “semplice” individuare i soggetti da farvi rientrare, scegliere alcune possibili “rivelazioni” diventa un compito più difficile ma, spesso, anche più divertente. Noi ci proviamo.

(Pezzo in collaborazione con Riccardo Crisci)

Juan Francisco Fernandez – Argentina

Se parliamo di basket argentino, oggi il talento principale su cui sono riposti gli occhi di tutta la Nazione ha un nome e cognome ben preciso: Juan Francisco Fernandez.
Iniziamo con una premessa: la squadra nazionale con cui si appresta a disputare questo Mondiale Under 19 non lascia intravedere un cammino migliore rispetto all’undicesimo posto dell’edizione 2019.
In quell’edizione però, in tanti cominciarono a metter gli occhi addosso a questo ragazzo allora più giovane di due anni rispetto alla categoria, e che già si intuiva avrebbe costituito la colonna portante per la futura spedizione di quest’anno restando in campo già oltre 20 minuti, registrando 7.4 punti, 4rimbalzi e 1.9 stoppate di media.

Il ragazzo dalle braccia infinite si presenta in Lettonia avendo messo su ancora qualche centimetro (siamo ora intorno ai 210 cm reali) e tanta, tanta sicurezza in più nei propri mezzi: con la seconda formazione di sviluppo del Fuenlabrada dove milita (Spagna), ha fatto registrare in Liga Eba (la quarta divisione dall’alto) 14pt, 4.6r, 1.3ast e 0.8blk, maturando un’esperienza a livello senior fondamentale per il suo percorso di crescita soprattutto sotto l’aspetto della tenuta dei contatti e per riuscire a mantenere alta l’efficacia del proprio gioco anche all’aumentare della fisicità generale.
Fernandez gode di un incredibile capacità di attacco frontale in 1v1 a discapito dell’altezza merito di una grande rapidità di piedi e velocità generale, qualità che unite ad un innato ambidestrismo e ad un’ottima padronanza dei fondamentali  gli consentono di usufruire già di un bagaglio di soluzioni notevole e tale da offrire pochi punti di riferimento ai difensori.

Sarà sicuramente uno dei giocatori più da tenere d’occhio, soprattutto perché in tanti sono pronti a scommettere che se dovesse mantenere la crescita esponenziale mostrata negli ultimi due anni sarebbe un futuro nome buono per l’NBA.
Riuscirà ad avere già adesso un impatto in grado di trascinare la propria formazione oltre gli ottavi di finale?
Impossibile da sapere, ma nel caso succedesse, noi saremo primo stupirci più di tanto.

Video @Expedicion Albiceleste

Phillip Wheeler – Porto Rico

Ad agosto 2019 la Stella Azzurra Roma annunciava con non poco entusiasmo per firma del primo giocatore americano in forza alla prestigiosa academy romana. Si trattava di Phillip Wheeler, classe 2002 di 203 cm in possesso di doppia nazionalità, sia americana che portoricana (nazionale per cui ha scelto di giocare). Atletismo, rapidità di piedi, reattività e attacco 1v1 sono in assoluto le armi principali di questo talento con le idee chiarissime sul suo futuro: sbarcare in NBA.

L’obiettivo è infatti cosi focalizzato dentro di lui da fargli preferire prima lo sbarco a Roma (doppio tesseramento under 18 e prima squadra) e successivamente nel massimo campionato argentino (Gimnasia Indalo) invece del consueto percorso nel college basket una volta terminata la parentesi liceale, convinto che l’esperienza nel mondo Pro internazionale potesse giocare un ruolo più efficace per il suo sviluppo tecnico e mentale in vista di una chiamata al prossimo Draft. Ha già indossato la maglia della nazionale under 17, e seppur non fosse presente nella selezione under19 capace di approdare fino ai quarti di finale terminando la manifestazione con il sesto posto assoluto, Wheeler ha tutto per esser il fattore di rottura per un gruppo che si appresta all’edizione 2021 con le miglior intenzioni possibili.

Giocatore ancora tanto soggetto a fiammate di agonismo che possono accendersi e spegnersi all’interno anche della stessa partita (il tiro dalla distanza è infatti condizionato nelle percentuali da questi aspetti mentali), resta però una delle possibili rivelazioni senza se e senza ma: se dovesse ingranare da subito e tenere alta la concentrazione, un cliente difficilissimo per tutti.

Video @Baloncesto Superior Nacional

Ege Tan Yilidizoglu – Turchia

Ege Yilidizoglu è uno dei prospetti più interessanti dell’annata 2004 turca, e molto spesso passa sotto i radar a causa della presenza dei coetanei del Tofas Bursa: Berke Büyüktuncel e Ege Demir. Yilidizoglu è una guardia con un’ottima taglia fisica che gioca il pick and roll con facilità ed efficacia. Ma non solo, perché Ege è molto veloce, e ai suoi cambi di ritmo ci abbina un’elevata intelligenza cestistica. La gamma di giocate che può offrire il diciassettenne è davvero ampia: passaggi spettacolari, tiri costruiti dal palleggio e penetrazioni al ferro sfruttando il ball handling. 

Data la sua età, e la ancora poca notorietà sul piano internazionale, a questo mondiale si affaccia come underdog, ma guai a sottovalutare un talento del genere.   

Quest’anno ha preso parte al campionato turco Under 19 (3 anni sotto età) con il Tarsus Amerikan Koleji, mettendo a referto: 16 punti e 6 rimbalzi di media.

Yildizoglu nella sua squadra di club è il leader, data la sua intelligenza e diligenza non credo avrà difficoltà nell’adattarsi ad un nuovo ruolo quando verrà chiamato in causa.

Video @Kuzey Kilic

Stefan Todorovic – Serbia

Teoricamente, dato il suo status affermato sia in Europa che oltreoceano, Stefan Todorovic non dovrebbe essere una sorpresa di questa manifestazione. Tuttavia, il fuoriclasse serbo 2002, che nell’ultimo anno ha militato nelle fila della Prolific Prep High School (la stessa di un altro protagonista di questo mondiale: Adem Bona), sembra essere uscito dai radar europei: è quindi ora di riportare il suo nome in auge.

Fino ad ora, Todorovic ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili serbe: prima l’Europeo Under 16 nel 2018, e poi svariati tornei Under 17 nel 2019. 

In questa spedizione è chiamato ad essere il principale terminale offensivo della squadra di Zoran Lukic, che può vantarsi di potersi affidare anche a Nikola Jovic e Nikola Djurisic.

Todorovic è un’ala di 2 metri e 5 con un fantastico senso del canestro, degno dei migliori scorer: da 3 punti tira e segna con continuità, risultando un fattore grazie alla gravity che genera.

Quello che impressiona di più del suo tiro è l’equilibrio che mantiene durante l’esecuzione del fondamentale.

Forte fisicamente, Stefan in difesa da il suo contributo, nonostante la velocità dei piedi su questa metà campo non sia paragonabile alla rapidità con cui li muove per prendersi un Catch and Shoot.

Il talento serbo nella prossima stagione giocherà per la Southern Methodist University, in Texas, dove cercherà di completare il suo sogno e sbarcare nella NBA.

Video @Stefan Todorovic

Ruben Lopez – Spagna

Ruben Lopez farà il suo debutto internazionale durante questo imprevedibile mondiale. Il lungo undersized classe 2002, nella passata stagione ha giocato al Gran Canaria, dividendosi tra LEB Plata (la terza serie spagnola in cui milita la seconda squadra del Granca) e la Liga ACB, in cui quest’anno ha esordito segnando anche tre punti contro il Barcellona.

In Liga EBA ha condiviso il parquet con un altro giocatore dalle prospettive floride: il playmaker dominicano Jean Montero, già proiettato nel primo giro del prossimo Draft.

I due hanno composto una delle assi play-pivot più temibili dell’intera terza serie spagnola. Lopez ha chiuso la sua stagione a 14 punti e 6 rimbalzi di media meritandosi la chiamata dalla selezione spagnola. 

Ruben è un lungo moderno, che spazia il campo, ma che può anche dire la sua nel pitturato grazie alla sontuosa massa di cui è dotato.

Il lungo nativo di Madrid potrebbe sfruttare l’assenza di Usman Garuba per ottenere minuti preziosi.

Video @Basket Cantera
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