Sergio Scariolo Virtus
Sergio Scariolo alla presentazione con la Virtus Bologna (foto Ciamillo - Ozbot)

Un primo sguardo alla LBA 2021/2022: Chi le favorite?

Un mese al via della stagione 2021/22. Due le corazzate annunciate, pronte a darsi la rivincita dopo le ultime finali. Dietro di loro, le "solite" pretendenti a un posto in paradiso.

Il 26 settembre, con la grande novità del calendario asimmetrico nel girone di ritorno per la prima volta nella storia della competizione, inizia la LBA 2021/2022. A fine girone di andata le prime 8 si giocano le Final Eight di Coppa Italia (16-20 febbraio 2022), e si va avanti fino all’8 maggio. Da quel momento in poi non si scherza più e iniziano i Playoffs Scudetto. Dopo il 4-0 con cui la Virtus Bologna si è clamorosamente laureata campione d’Italia 2021 schiacciando l’Olimpia Milano di Ettore Messina, il campionato che verrà si appresta ad essere nuovamente una corsa a due tre le due corazzate allenate dall’ex assistente degli Spurs e dal neo-coach Sergio Scariolo, che ha preso il posto di Sasha Djordjevic dopo l’esperienza a Toronto come vice di Nick Nurse. È ancora molto presto e ci sono ulteriori mosse che il mercato può offrire per sovvertire gli equilibri, ma in rete impazzano già i pronostici basket serie A, per decretare chi potrà vincere la LBA 2021/2022.

1) Virtus Bologna

Cosa succede se alla squadra Campione d’Italia si aggiungono giocatori del calibro di Nico Mannion, Ekpe Udoh e Kevin Hervey? La risposta è semplice: la V Nera quest’anno fa ancora più paura. Perso capitan Pippo Ricci, partito in direzione Milano, e salutato come da previsioni coach Sasha Djordjevic, la dirigenza ha dimostrato di avere le idee molte chiare aggiungendo a roster il playmaker della Nazionale Italiana, fresco di preolimpico e Olimpiadi giocate da assoluto protagonista e intenzionato a giocarsi le sue chance sul palcoscenico della LBA e in Eurocup per conquistarsi un’altra chance coi Golden State Warriors, l’ex NBA e Fenerbhace Ekpe Udoh, di ritorno in Europa dopo un anno in Cina, e l’ala grande Kevin Hervey in uscita dalla Lokomotiv Mosca. Ma, e questo è il vero colpo, Baraldi non ha badato a spese e ha riportato in Italia coach Sergio Scariolo, un top assoluto con spalle sufficientemente larghe per raccogliere l’eredità di chi ha fatto cucire nuovamente il tricolore addosso alla Virtus. Che pur consapevole di avere di fronte una corazzata come l’Olimpia non può e non deve più temere di partire sfavorita. Dopo un 4-0 non è lei a inseguire.

Nick Melli Nazionale
Nico Melli in maglia azzurra (Ciamillo – Brondi)

2) Olimpia Milano

Visti i dolorosi addii di Kevin Punter e Zach LeDay e la partenza di Vlado Micov e Michael Roll in casa meneghina si è puntato sul nome di impatto per fare breccia nel cuore dei tifosi. Dopo l’esperienza NBA con Pelicans e Mavs e dopo aver vinto tanto tra Germania e Turchia, Nicolò Melli ha fatto il suo ritorno a Milano ed è il grande colpo con cui Giorgio Armani spera di fare ancora più strada in Eurolega e riprendersi il titolo di campione d’Italia. Non per i punti o i rimbalzi, visto che all’ex Bamberg non verrà chiesto questo, ma nella mentalità che ha sempre dimostrato di avere, Messina spera di aver trovato il giusto tassello per elevare il livello di tutto il roster. Con lui, l’aggiunta di Pippo Ricci fresco di spedizione olimpica, la firma di Jerian Grant, fratello di Jerami attualmente ai Detroit Pistons e già visto in NBA con le canotte di Knicks, Bulls, Magic e Wizards, la firma di Davide Alviti, uno degli italiani più interessanti che tanto bene ha fatto a Trieste l’ultimo anno, e di Konstantinos Mitroglou, Troy Daniels (tiratore puro) e Devon Hall, in arrivo dal Bamberg. Il percorso di Milano nella scorsa stagione è stato praticamente netto e impeccabile fino alla semifinale d’Eurolega persa in modo rocambolesco contro il Barcellona. Da lì, le fatiche fisiche ma soprattutto mentali hanno presentato un conto salatissimo ai ragazzi di Ettore Messina, che da quest’anno potrà contare anche sul supporto in panchina di Gianmarco Pozzecco, pronto a offrire il suo entusiasmo e la sua capacità di legare coi giocatori per cementare ancora di più un gruppo che sul più bello ha visto fallire l’obiettivo stagionale e ha accarezzato il sogno della finale continentale.

3) HappyCasa Brindisi

La stella del Sud, rivelazione della passata stagione, ha perso i suoi tre leader Thompson, Harrison e Willis, migrati rispettivamente verso Russia, Ucraina, Spagna e una montagna di soldi. Per rimpiazzarli, la società ha puntato su Josh Perkins in uscita dal Partizan Belgrado e su due ritorni, quelli di Wes Clark e Jeremy Chappell. Di fatto della squadra che tanto ha deliziato lo scorso anno è rimato il solo lungo Nick Perkins

In più è arrivata la firma di Nathan Adrian, che rispetto ai partenti ha fatto praticamente il percorso inverso, passando dall’Ucraina (Mykolayiv) alla calda Puglia, e quella di Lucio Redivo, vice-campione del mondo del 2019 e lo scorso anno in A2. Un nome che può non scaldare al primo impatto, ma che potrebbe essere una delle sorprese della LBA 2021/2022. La garanzia per i brindisini continua a essere la guida tecnica, con Frank Vitucci rimasto saldamente al suo posto nonostante il corteggiamento di tante squadre più ricche. E fin quando ci sarà lui, spettacolo e punti sono garantiti. Così come la competitività di un roster abituato a cambiare pelle ogni anno ma sempre pronto a fare un passo in avanti nonostante le rivoluzioni.

4) Reyer Venezia

Passano gli anni e la Reyer Venezia è sempre temibile. Nonostante le partenze, i nuovi arrivi, la chimica da trovare, come nel caso di Brindisi la garanzia numero 1 di credibilità del progetto tecnico dei lagunari in vista della LBA 2021/2022 siede in panchina e si chiama Walter De Raffaele. Senza superstar e giocatori capaci di segnare 30 punti, la vera differenza resta il collettivo. Senza ovviamente dimenticare giocatori dello spessore di Stefano Tonut, MVP in carica del campionato, Mike Bramos e Julyan Stone. Tanti i nuovi volti: Jeff Brooks, Michele Vitali, Martynas Echodas, Vasilis Charalampopoulos, Taryk Philip e Victor Sanders. Come spesso accaduto negli ultimi anni, un roster sulla carta tutto da scoprire finirà con il cementarsi strada facendo dando filo da torcere a tutti e costruendo i suoi successi prima di tutto nella metà campo difensiva. La forza della Reyer è tutta nell’identità, e quella non si compra in alcun mercato. È nel DNA di Venezia.

5) Dinamo Sassari

Marco Spissu e Gianmarco Pozzecco, asse delle tante soddisfazioni che i sardi si sono tolti negli ultimi anni, hanno definitivamente voltato pagina per provare esperienze di Eurolega tra Spagna e Milan. La dirigenza ha subito provato a mettere una toppa ai due dolorosi addii, firmando Anthony Clemmons, uno degli esterni più interessanti ammirati in ambito FIBA lo scorso anno, solido tiratore e buon distributore di palloni, e consegnando le chiavi della squadra a coach Demis Cavina, dopo due anni a Torino. La firma di Borra aggiunge inoltre tanti centimetri a una squadra che forse proprio nel fisico si è dimostrata non al passo con le altre pretendenti lo scorso anno. Oltre ai centimetri, l’assenza di tiratori puri si è dimostrata un’altra laguna dei biancoblu e per sopperire e per aggiungere a questo gruppo il cuore e il senso di appartenenza che Spissu rappresentava al meglio, ecco un ritorno per scaldare i cuori. David Logan, a 38 anni, chiuderà verosimilmente la carriera nella “sua” Sassari al termine della LBA 2021/2022.

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