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WNBA 2022: la guida di Overtime

Le squadre, i roster e una descrizione delle franchigie protagoniste della ventiseiesima edizione della WNBA raccolte in questa guida di Overtime

La nuova stagione è alle porte, il basket femminile targato WNBA è pronto a ripartire nel periodo più caldo dell’anno e noi lo facciamo con questa Guida WNBA targata Overtime. La regular season si svolgerà dal 6 maggio al 14 agosto, poi prenderanno il via i play-off a cui vi parteciperanno otto squadre e al termine dei quali solo una verrà incoronata vincitrice; tuttavia, la stagione 2022 non sarà solo questo: infatti nel mezzo troveremo gli All-Star Game di Chicago (10 luglio) e la finale della Commissioner’s Cup (26 luglio), competizione alla sua seconda edizione dopo quella vinta lo scorso anno dalle Seattle Storm. Come sempre ad aspettarci ci saranno dodici squadre – divise in sei squadre per conference – tra cui le Chicago Sky pronte a difendere il titolo conquistato nella passata stagione (il primo della loro storia) nella finale contro le Phoenix Mercury, oggi prive di Brittney Griner dopo il controverso arresto avvenuto in territorio russo. Nuove giocatrici arrivate dal Draft, cambi di canotta dovuti alle numerose trade occorse durante la post-season e l’ultima grande cavalcata di due icone della WNBA: Sue Bird e Sylvia Fowles, rispettivamente point guard delle Seattle Storm e centro delle Minnesota Lynx; insomma, in un periodo in cui la NBA è al suo rush finale, la Lega femminile più importante al mondo torna a fare capolino con il suo spettacolo.

Dopo questa introduzione, ecco a voi la guida ufficiale targata Overtime: al suo interno troverete tutte le 12 franchigie nel dettaglio partendo dai risultati ottenuti lo scorso anno fino ad una previsione di quella che sarà il loro 2022; inoltre ci saranno il roster completo, la stella della squadra, il coach e la possibile rivelazione, tutti gli ingredienti per rimanere al passo con ciò che ogni singolo team della WNBA è pronto a proporre.

Buona lettura!

ATLANTA DREAM

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Logo Atlanta Dream (sportslogos.net)

La franchigia della Georgia è ripartita l’anno scorso con nuovi volti al comando – tra cui la ex giocatrice Renee Montgomery – dopo l’allontanamento della precedente proprietaria Kelly Loeffler che tanto aveva criticato le ragazze per la loro adesione al movimento “Black Lives Matter” e le conseguenti proteste. Come si dice in gergo “Roma non è stata costruita in un solo giorno”, così dalle Dream non ci si aspetta un cambiamento repentino nei risultati anche dopo aver selezionato Rhyne Howard con la prima scelta assoluta al Draft. Tra i tanti volti nuovi di una rifondata Atlanta spicca quello di Tanisha Wright come nuova head coach e il ritorno di Erica Wheeler: la point guard di ritorno da Los Angeles dovrebbe sopperire alla partenza di Courtney Williams, cacciata dopo la rissa con la compagna Crystal Bradford (anch’essa tagliata); i rinnovi annuali sui contratti di Tiffany Hayes e Monique Billings testimoniano la volontà di tenere ciò che di buono si è visto nella stagione 2021 – essendo anche i due volti più noti della squadra – nonostante un record di 8 vittorie e 24 sconfitte.

Roster

Monique BILLINGS – Ala

Nia COFFEY – Ala

Tiffany HAYES – Guardia

Naz HILLMON – Ala

Rhyne HOWARD – Guardia

Aari MCDONALD – Guardia

Cheyenne PARKER – Ala

Kia VAUGHN – Centro

Megan WALKER – Ala

Kristy WALLACE – Guardia

Erica WHEELER – Guardia

La Stella

Tiffany HAYES: veterana della Lega e bandiera delle Dream, il prodotto di UConn ha rinnovato per riportare la squadra ai fasti di un tempo quando si lottava per il titolo WNBA e si centrava quasi annualmente la post-season. Affiancata da un’altra veterana come Wheeler e da giocatrici giovani, ma di pregevole fattura quali McDonald e Howard, lotterà affinché Atlanta si piazzi al di sopra della zona lottery ritrovando i play-off dopo tre stagioni a secco. Le sue cifre nel 2021 sono state tra le migliori della franchigia: 14.7 punti di media tirando con il 43.8% dal campo – tra cui un pregevole 40.5% da tre – 3.2 rimbalzi, 3.0 assist e 1.6 palle rubate in 21 partite disputate (19 delle quali in quintetto).

Il Coach

Tanisha WRIGHT: campionessa WNBA con la divisa delle Seattle Storm, ha intrapreso la sua carriera da assistente già nel 2017 sebbene stesse ancora calcando i parquet (saltuariamente) come giocatrice. Dopo l’esperienza al college con le Charlotte 49ers, Wright ha trascorso le ultime due stagioni da assistente di coach Bill Laimbeer sulla panchina delle Las Vegas Aces, trasformandola – grazie alla sua propensione per il gioco difensivo – nella miglior difesa della Lega. Il 12 ottobre 2021 è stato reso ufficiale il suo ingaggio come head coach sulla panchina delle Atlanta Dream: avremo così un assaggio di come cambierà volto la squadra sotto il suo comando.

La Possibile Sorpresa

Rhyne HOWARD: prima scelta assoluta dell’ultimo Draft voluta fortemente da Atlanta tanto da convincere le Mystics ad accettare una trade per scambiarsi le rispettive posizioni nella lottery. Una leader nata, dotata di forte carisma oltre che di una tecnica sopraffina: Howard già nella pre-season ha trovato la chimica giusta con le compagne inserendosi alla perfezione nei meccanismi della squadra; dalle sue mani potrebbero arrivare alcuni successi importanti per le Dream sebbene il primo anno tra i professionisti non sia così semplice. Al college è stata la migliore della sua Kentucky trascinando l’ateneo al suo primo titolo di Conference dopo quarant’anni; nelle sue quattro stagioni con le Wildcats ha registrato oltre 20 punti di media, 6.9 rimbalzi e 2.9 assist in 114 partite.

Previsione

Durante il WNBA Draft, le Atlanta Dream si sono mosse molto bene scegliendo una delle migliori giocatrici disponibili e una possibile steal al secondo turno, questo però non basterà per farle tornare ai play-off perché l’asticella sembra essersi alzata nuovamente e per vedere cambiamenti ci sarà bisogno di ulteriore tempo. La speranza per la franchigia della Georgia è chiudere la stagione con almeno 12 vittorie, ma forse con uno sguardo alla prossima classe di talenti in uscita dal college, un’altra stagione registrando un record negativo non sarebbe presa con malanimo.

CHICAGO SKY

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Logo Chicago Sky (sportslogos.net)

Difficile ripetere una stagione migliore di quella passata a livello di risultati visto il conseguimento del primo titolo nella loro storia, ottenuto con il sesto piazzamento in regular season. La ciliegina sulla torta dell’anno scorso è stata l’ingaggio di una stella come Candace Parker, la pedina (o regina) mancante in un roster già di per sé assai talentuoso; le possibilità di ripetersi anche nel 2022 sono elevate, di sicuro l’obiettivo sarà quello di migliorare nel numero di partite vinte e di mettere fin da subito in ritmo le nuove arrivate. Pur avendo mantenuto lo stesso core che ha alzato il trofeo di campione WNBA, le Sky hanno aggiunto su tutte una giocatrice di valore assoluto in Emma Meesseman, già campionessa WNBA con le Mystics nonché MVP delle finali; la perdita di DeShields non si farà sentire così tanto, non solo per l’arrivo dell’ala belga, ma anche per i rinnovi fondamentali della coppia (di nome e di fatto) Vandersloot-Quigley. Il bilancio di 16 vittorie e 16 sconfitte in stagione regolare sarà di certo migliorato, con la squadra allenata da coach Wade che si inserirà di prepotenza tra le prime della classe.

Roster

Julie ALLEMAND – Guardia

Kahleah COPPER – Guardia/Ala

Dana EVANS – Guardia

Rebekah GARDNER – Guardia

Ruthy HEBARD – Ala

Emma MEESSEMAN – Ala

Candace PARKER – Ala/Centro

Allie QUIGLEY – Guardia

Azura STEVENS – Ala/Centro

Courtney VANDERSLOOT – Guardia

Li YUERU – Centro

La Stella

Candace PARKER: in una squadra composta da stelle è doveroso premiare chi, con la sua leadership e la sua esperienza, l’ha portata sulla cima del mondo. La ex giocatrice delle Los Angeles Sparks ha trovato una nuova dimensione nella città del vento conquistando i consensi dei tifosi e delle compagne, inoltre il suo status le ha permesso di riposare per alcuni tratti e mettere il proprio corpo in condizione di guidare la squadra verso il grande traguardo. Il suo gioco ha senza dubbio migliorato l’intero roster, ma ciò non le ha di certo vietato di essere la seconda top scorer del team con 13.3 punti di media, seguiti da 8.4 rimbalzi, 4.0 assist e 1.2 stoppate in 23 partite; a 36 anni compiuti continua a stupire per continuità e per alcuni movimenti fulminei che mettono fuorigioco qualsiasi avversaria.

Il Coach

James WADE: Chicago è la sua casa, lo è stata fin da subito quando nel 2019 ne è diventato capo allenatore alla sua prima esperienza in carriera. Premiato come Coach of the Year per aver portato la franchigia ai play-off che mancavano da oltre tre anni, Wade nel 2021 – esattamente due anni dopo – si è consacrato come uno dei migliori allenatori della Lega trionfando contro ogni pronostico. Con tutta la pressione addosso del campione in carica, il classe 1975 andrà alla ricerca del secondo successo consecutivo, una doppietta che nella WNBA manca da 20 anni, dal re-peat delle Los Angeles Sparks nel 2001 e 2002.

La Possibile Sorpresa

Emma MEESSEMAN: certo classificare la giocatrice belga come una sorpresa è al limite del comico non solo per ciò che già ha vinto nella Lega americana, ma anche per lo status di stella che possiede nel vecchio continente. Emma però ha saltato la scorsa stagione preferendo dedicarsi del tutto alla causa Olimpiadi con il suo Belgio, inoltre dovrà inserirsi in un contesto già vincente e avrà sulle spalle parecchia pressione, nonostante sia abituata ai successi; grazie alla sua duttilità sul parquet, la ragazza nativa delle Fiandre potrà occupare tutti e cinque gli spot oltre ad essere una minaccia costante per le avversarie sia nel gioco in pick and roll sia in pick and pop, schema in cui la vedremo sicura protagonista con la compagna Courtney Vandersloot.

Previsione

Storicamente è difficile ripetersi nella WNBA, ma le Chicago Sky hanno tutti i tasselli per completare il puzzle anche nel 2022: pochi innesti, ma tutti di estrema qualità oltre ai già citati rinnovi, tra i quali quello di Kahleah Copper – MVP delle finali WNBA e della regular season di Eurolega – diventata una two-way player e una scorer di assoluta grandezza. Nonostante ci siano squadre anche più attrezzate, nell’Illinois dovrebbero arrivare ad almeno 20 vittorie questa stagione, sempre se l’idea non sarà nuovamente quella di vincere il titolo da “sfavorita”.

CONNECTICUT SUN

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Logo Connecticut Sun (sportslogos.net)

Una squadra completa, studiata nei minimi dettagli eppure ad un passo dalla gloria si spegne come una candela al primo soffio d’aria. Connecticut deve crescere nelle situazioni dentro o fuori, dove pare mancargli sempre quel centesimo per fare un dollaro; l’asticella è sempre stabile al piano più alto della Lega, d’altronde là deve stare il team in cui giocano la miglior giocatrice e la Most Improved Player della scorsa stagione. Il rinnovo di Jonquel Jones e il ritorno a “casa” di Courtney Williams rappresentano l’all-in delle Sun: con un roster praticamente invariato – marginali (o quasi) gli arrivi dal Draft – e dunque già a conoscenza dei meccanismi ideati dal capo allenatore, urge arrivare allo step successivo perché ottenere il miglior record al termine della regular season (26-6 quello del 2021) non sempre può portarti anche a diventare campione. Le Connecticut Sun si presentano ai nastri di partenza come uno dei team più profondi dell’intera WNBA e cercheranno di proseguire sul livello delle ultime tre stagioni – nel 2019 anche una finale persa 3-2 contro le Mystics – perciò il loro mantra dovrà essere uno soltanto: vietato sbagliare.

Roster

Yvonne ANDERSON – Guardia

DeWanna BONNER – Ala/Guardia

DiJonai CARRINGTON – Guardia/Ala

Nia CLOUDEN – Guardia

Natisha HIEDEMAN – Guardia

Joyner HOLMES – Ala

Brionna JONES – Ala

Jonquel JONES – Ala

Kiara SMITH – Guardia

Alyssa THOMAS – Ala

Jasmine THOMAS – Guardia

Courtney WILLIAMS – Guardia

La Stella

Jonquel JONES: il 2021 della giocatrice naturalizzata bosniaca è stato di pura onnipotenza cestistica tra le gare disputate con la Bosnia, il successo con Ekaterinburg in Eurolega e il premio di MVP della regular season con Connecticut dopo aver registrato la miglior percentuale di vittorie nella storia della franchigia. Da quando è entrata nella WNBA ormai sei anni fa, Jones ha sempre dimostrato di aver fatto un passo avanti nel suo gioco: il premio di Most Improved nel 2017, quello di Sixth Woman l’anno successivo e quello più volte citato di miglior giocatrice; diventata una minaccia su entrambi i lati del campo e un pericolo anche nel tiro da tre punti oltre che nel pitturato, JJ dovrà dimostrare di essere cresciuta anche sotto il profilo della leadership. Nella passata stagione ha chiuso in doppia doppia di media con 19.4 punti e 11.2 rimbalzi in quasi 32 minuti di impiego.

Il Coach

Curt MILLER: una leggenda sulla panchina collegiale di Bowling Green dove si è tolto parecchie soddisfazioni, poi nel 2016 è arrivata la chiamata delle Sun: escluso il primo anno – quello di rodaggio – Miller ha sempre portato la squadra ai play-off e in quattro delle ultime cinque stagioni ha ottenuto almeno 20 vittorie. Il suo merito è quello di aver cambiato il volto del basket nel Connecticut con il suo gioco atipico (e fisico) in cui è il frontcourt a portare palla e chiamare i pick and roll, mentre gli esterni si tengono pronti sugli scarichi e sui tagli. Guidato dallo spirito nativo dei Mohegan, Curt Miller sogna di portare il primo titolo sotto il “sole” di Uncasville.

La Possibile Sorpresa

Courtney WILLIAMS: la parabola del “figliol prodigo” potrebbe calzare con il cammino intrapreso dal prodotto di South Florida, ma sarebbe ingeneroso nei confronti di una giocatrice che in carriera è stata più di una ragazza dal carattere difficile. Al di là dello scontro con Crystal Bradford, nella passata stagione Williams è stata selezionata come All-Star dopo una stagione super in quel di Atlanta; il suo ritorno in Connecticut – dov’era già stata dal 2016 al 2019 – da point guard più consapevole dei propri mezzi, può essere il colpo di mercato più interessante operato dal front office delle Sun. La nativa di Folkston è già pronta a prendersi molte responsabilità sul campo come già fatto con le Dream: quest’anno, in un contesto il cui obiettivo è vincere il titolo, potrà elevare il suo gioco e confermare di essere l’anello mancante che serviva alla squadra.

Previsione

Con un roster composto da grandi giocatrici non si potrà scendere sotto le 20 vittorie, ma a differenza delle stagioni precedenti l’obiettivo minimo sarà raggiungere le finali. Lo scorso anno Connecticut ha mancato il suo primo trofeo perdendo la finale di Commissioner’s Cup contro le Storm, nel 2022 potranno puntare alla doppietta, ma la sostanza non cambia perché vincere è l’unica cosa che conta. Proseguendo sulla scia positiva portata da coach Curt Miller, le Sun sono di sicuro tra le prime tre della Lega e dovranno diventare fin da subito la squadra da battere.

DALLAS WINGS

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Logo Dallas Wings (sportslogos.net)

Andate incontro a tanti cambi di nome e sede, dal 2016 la franchigia è stabile in quel di Dallas dopo i successi a Detroit e il fiasco a Tulsa; trovare continuità per la squadra texana è sempre un problema, ma le annate senza play-off (2019 e 2020) hanno portato giocatrici giovani e di qualità così che coach Vickie Johnson possa provare a svegliare l’animo sopito delle Wings. Il rinnovo pluriennale di Arike Ogunbowale è senz’altro la notizia migliore per l’inizio della nuova stagione: la numero 24 di Dallas ha dimostrato di essere una delle migliori giocatrici non solo della WNBA, ma anche d’Europa. La decisione di scambiare due scelte al Draft con Indiana per ottenere Teaira McCowan (oltre ad una selezione per il Draft 2022 e 2023) si dovrebbe rivelare azzeccata in quanto le Wings hanno sempre mancato di fisicità all’interno dell’area e una giocatrice come lei potrà dare una mano a Collier e Kuier per crescere sotto questo aspetto. Nella scorsa stagione sono riuscite a tornare in post-season nonostante il record negativo (14-18), la sensazione è di dover sperare in una stagione perfetta – e magari priva di infortuni – per ritornare tra le otto migliori della Lega.

Roster

Veronica BURTON – Guardia

Charli COLLIER – Ala/Centro

Jasmine DICKEY – Guardia/Ala

Allisha GRAY – Guardia

Tyasha HARRIS – Guardia

Isabelle HARRISON – Ala

Moriah JEFFERSON – Guardia

Awak KUIER – Centro

Marina MABREY – Guardia

Teaira MCCOWAN – Centro

Arike OGUNBOWALE – Guardia

Satou SABALLY – Ala

Kayla THORNTON – Ala

La Stella

Arike OGUNBOWALE: stagione dopo stagione la giocatrice di origine nigeriana si sta distinguendo come una delle migliori scorer assolute della WNBA: dopo la palma di miglior marcatrice della stagione 2020, nel 2021 ha conquistato la sua prima selezione agli All Star Game in cui ha anche portato a casa il premio di MVP. In un ambiente giovane, lo step successivo della classe 1997 sarà quello di responsabilizzare le compagne giocando meno isolamenti e coinvolgendole maggiormente nelle decisioni da prendere in partita; l’anno scorso in 31.7 minuti a partita ha segnato quasi 19 punti di media (18.7), raccogliendo 3.2 rimbalzi e servendo 3.3 assist, distinguendosi anche come rubatrice di palloni con 1.2 recuperi. Alzare le percentuali al tiro dovrà essere l’obiettivo principale da porsi per la stagione in arrivo.

Il Coach

Vickie JOHNSON: è stata una bandiera delle New York Liberty per oltre 9 stagioni – selezionata due volte per gli All-Star Game e prima giocatrice della franchigia ad arrivare oltre i 2000 punti – in seguito ha chiuso la carriera da giocatrice a San Antonio cominciando quella da assistente. Dopo un decennio al seguito di coach Bill Laimbeer, l’anno scorso è iniziata la sua strada in solitaria andata ben oltre le più rosee previsioni; un’allenatrice capace di far funzionare un gruppo di ragazze giovani e svilupparne le loro capacità, il compito in questo 2022 sarà quello di instillare in loro una mentalità vincente migliorandone la fiducia nei mezzi di cui sono dotate.

La Possibile Sorpresa

Marina MABREY: tra le migliori giocatrici in uscita dalla panchina nella scorsa stagione e già sorpresa delle Dallas Wings. In un gruppo in cui le meno esperte devono trovare la loro dimensione e altre devono combattere con i problemi fisici, Marina Mabrey nel 2022 avrà modo di elevare il suo status diventando la perfetta spalla di Ogunbowale – con cui ha condiviso un titolo NCAA nel 2018 – o in alternativa un vero problema per le second-unit avversarie. La ragazza originaria del New Jersey è tra le tiratrici dal perimetro più mortifere al mondo avendo mostrato la sua efficacia negli Stati Uniti e nei suoi spostamenti tra Europa e Australia; coach Johnson le chiederà di fare un passo avanti nel ruolo che ricopre all’interno della squadra e di solito questo tipo di responsabilità sono accolte con estrema efficienza dalla shooting guard di Dallas.

Previsione

In una Lega di squali come appare la WNBA in questa nuova stagione, le Dallas Wings dovranno vendere cara la pelle per trovare uno spazio nei prossimi play-off e per coach Vickie Johnson continuare sulla strada intrapresa lo scorso anno aiuterebbe anche a restituire continuità alla franchigia. Difficile aspettarsi un record sopra il 50% dalla squadra texana, tutto passerà dalla crescita individuale delle giocatrici più giovani e dalle risposte del collettivo negli scontri cruciali contro le dirette concorrenti.

INDIANA FEVER

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Logo Indiana Fever (sportslogos.net)

La situazione ad Indianapolis è più complicata in ufficio che sul campo: la separazione tra Tamika Catchings – leggenda della franchigia che occupava i ruoli di Vice-President of Basketball Operations e General Manager – e il club ha creato un po’ di scompiglio. L’idea di ricominciare dal Draft dopo aver registrato l’ennesimo record perdente (6-26) si è trasformata subito in un incubo da cui uscire al più presto; le Fever, prima di un rovinoso declino, erano abituate a convincere e giocarsela con le migliori squadre della Lega arrivando anche alla vittoria del titolo nel 2012. Proprio per festeggiare il decennale di quell’anno fantastico Indiana dovrà chiudere i conti con le precedenti cinque stagioni senza post-season e lo farà ripartendo da cinque delle sette scelte operate in sede di Draft: al fianco delle confermate Kelsey Mitchell, Tiffany Mitchell e Victoria Vivians, giocheranno Bria Hartley – acquisita nella trade con le Chicago Sky – e le rookie, tra cui spiccano NaLyssa Smith ed Emily Engstler, protagoniste rispettivamente con Baylor e Louisville in NCAA.

Roster

Alaina COATES – Centro

Queen EGBO – Ala/Centro

Emily ENGSTLER – Ala

Bria HARTLEY – Guardia

Destanni HENDERSON – Guardia

Lexie HULL – Guardia

Kelsey MITCHELL – Guardia

Tiffany MITCHELL – Guardia

Danielle ROBINSON – Guardia

Alanna SMITH – Ala

NaLyssa SMITH – Ala

Victoria VIVIANS – Guardia

La Stella

NaLyssa SMITH: una faccia tosta, selezionata con la scelta numero 2 al Draft e già pronta da tempo per palcoscenici più importanti della NCAA. Il prodotto di Baylor si è presentata dicendo che non serve avere 27 anni per trascinare una squadra sulle vette della Lega, una dichiarazione di intenti e di sicuro un modo per scaldare la temperatura – ormai raffreddata da tempo – in quel di Indianapolis; le carte in regola per riportare le Fever dove meriterebbero di stare le ha tutte, ma dovrà essere in grado di comprendere le difficoltà che comporta salire al livello superiore confrontandosi con giocatrici più esperte di lei e con autentiche leggende del gioco. NaLyssa Smith ha terminato da pochi mesi la sua miglior stagione al college registrando 22.1 punti di media e 11.5 rimbalzi in 32.9 minuti, non riuscendo però a portare le Lady Bears verso il titolo nazionale.

Il Coach

Marianne STANLEY: la seconda head coach più anziana della Lega (dietro solo a Mike Thibault delle Washington Mystics) è al terzo anno sulla panchina delle Indiana Fever, dove fin ora ha raccolto ben poco. Dopo una brillante stagione sulla panchina delle Mystics nell’ormai lontano 2002 – in cui è stata premiata come coach dell’anno – Stanley non ha mai lasciato realmente la sua impronta sulle squadre allenate, chiudendo sempre con un record negativo; ben voluta dalle giocarici e abile comunicatrice, ma il suo basket è rimasto leggermente indietro con i tempi e questo potrebbe compromettere la crescita del roster attuale.

La Possibile Sorpresa

Destanni HENDERSON: scelta con la numero 20 nell’ultimo Draft, Henderson può rivelarsi a tutti gli effetti la più classica delle steal. Dopo il titolo vinto con South Carolina – culminato con una finale in cui ha messo a referto 26 punti – la point guard originaria della Florida si è già messa al lavoro per diventare un tassello fondamentale nelle rotazioni, cominciando ad instaurare un ottimo rapporto con le nuove compagne. Silenziosa, ma carismatica, Destanni sarà con ogni probabilità una soluzione in uscita dalla panchina oltre a fungere da arma a sorpresa nei finali di partita, là dove il suo innato talento si mischia con una bella dose di sangue freddo.

Previsione

Difficile prevedere con anticipo i risultati di una squadra composta prevalentemente da un gruppo di ragazze al primo anno nella Lega: potrebbero stupire conquistandosi miracolosamente un posto nella post-season oppure fallire miseramente, rimandando l’anno della rinascita alla prossima stagione. L’obiettivo è terminare con almeno 10 vittorie, impresa riuscita solo una volta nelle ultime cinque stagioni (13 nel 2019); ciò che non dovrà fare il front office – affidato ad interim alla ex allenatrice Lin Dunn – sarà caricare di troppe responsabilità le giovani giocatrici, lasciandole libere di esprimere il loro basket anche in una stagione che potrebbe chiudersi con un record negativo.

LAS VEGAS ACES

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Logo Las Vegas Aces (static.clubs.nfl.com)

L’anno zero della pallacanestro nel Nevada, perché coach Bill Laimbeer ha salutato lasciando il posto a Becky Hammon, storica assistente di Gregg Popovich e leggenda delle San Antonio Silver Stars. Il cambio sulla panchina rappresenta un nuovo corso per le Aces, ma l’obiettivo rimane il medesimo: vincere e convincere, arrivando a quel titolo WNBA ormai alla portata dopo tre stagioni consecutive a livelli altissimi. Lo scorso anno Las Vegas ha chiuso con il secondo miglior record della Lega (24-8), perciò l’idea del front office è stata rinnovare le giocatrici in scadenza ripartendo dallo stesso roster e migliorando gli aspetti mentali del gioco, uno dei pochissimi difetti legati alla squadra della città del peccato. A comandare le operazioni sul campo ci sarà sempre A’ja Wilson, seguita sul parquet dalle fide compagne Jackie Young, Chelsea Gray e Riquna Williams; dalla panchina Dearica Hamby e Kelsey Plum continueranno il loro lavoro fondamentale con la second-unit, integrando al meglio la nuova arrivata Kierstan Bell. L’addio di Liz Cambage nel ruolo di centro darà modo a coach Hammon di sperimentare differenti soluzioni nel corso della stagione.

Roster

Kierstan BELL – Guardia

Sydney COLSON – Guardia

Chelsea GRAY – Guardia

Dearica HAMBY – Ala

Theresa PLAISANCE – Ala

Kelsey PLUM – Guardia

Aisha SHEPPARD – Guardia

Kia STOKES – Centro

Riquna WILLIAMS – Guardia

A’ja WILSON – Ala

Jackie YOUNG – Guardia

La Stella

A’ja WILSON: star indiscussa delle Aces e volto della WNBA, la giocatrice premiata come MVP nel 2020 è pronta a fare il fatidico passo verso la gloria. Per raggiungere la vetta però Wilson ha bisogno di migliorare in un aspetto fondamentale del suo gioco nel momento più caldo dell’anno: la leadership ai play-off. La nativa di Hopkins, nonostante Las Vegas sia sulla cresta dell’onda da ormai tre stagioni consecutive, è mancata di quella lucidità necessaria per portare la squadra al titolo facendosi fermare in tutte le occasioni da giocatrici più esperte non sfruttando a pieno i suoi mezzi. Lo scorso anno ha chiuso la regular season con 18.3 punti, 9.3 rimbalzi, 3.1 assist e 1.2 stoppate in quasi 32 minuti di gioco; in questo 2022 al fianco della nuova head coach dovrà spazzare via le critiche e conquistare il titolo per zittire i numerosi detrattori.

Il Coach

Becky HAMMON: la sua storia andrebbe raccontata ogni qualvolta si parli di basket femminile essendo considerata la giocatrice undrafted più importante della WNBA. In carriera ha ottenuto più soddisfazioni individuali – selezioni agli All-Star Game e nei quintetti All-WNBA – rispetto ai titolo con le proprie franchigie, ma è giunta nel Nevada proprio per togliersi questa soddisfazione nel ruolo di head coach guidando la squadra al suo primo titolo. Dopo gli insegnamenti ottenuti da un Vate come Gregg Popovich – lei è stata assistente dal 2014 al 2022 per gli Spurs – ora Hammon si è messa in gioco per la prima volta, ma il suo passato dimostra come non abbia problemi a farlo.

La Possibile Sorpresa

Kierstan BELL: il prodotto di Florida Gulf Coast University ha dimostrato già al college di poter stare al passo con ritmi forsennati e guidare la propria squadra verso lidi più floridi. La sua chiamata alla numero 11 è stata quasi scioccante viste le proiezioni che la davano tra le prime cinque della classe; la mossa del front office è stata estremamente intelligente avendo aggiunto al proprio roster una giocatrice in grado di coprire almeno tre ruoli in campo e poterla sfruttare sia in quintetto sia in uscita dalla panchina. In una squadra già rodata e che ha subito pochi cambiamenti nel corso della pre-season, Kierstan Bell potrebbe inserirsi con facilità negli schemi della nuova capo allenatrice.

Previsione

Non c’è altro obiettivo per le Las Vegas Aces che non sia il titolo WNBA. La squadra nonostante la perdita di Liz Cambage ha la potenza di fuoco per arrivare fino alla fase finale della stagione: A’ja Wilson sul parquet e coach Becky Hammon a bordo campo dovranno guidare il gruppo come un’unica entità. Se nel 2021 hanno chiuso con il secondo record della Lega, quest’anno dovranno provare a registrare il migliore e presentarsi alle semi-finali di conference come la squadra più affamata senza dare idea alle avversarie di poterle contrastare in alcun modo.

LOS ANGELES SPARKS

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Quando pensi a Los Angeles e associ alla città lo sport della pallacanestro, non puoi non pensare ad una squadra storica e dominante, la regina della Lega. Sotto il sole della California però lo scorso anno sono mancati i play-off dopo esattamente dieci anni e la gestione Fisher sembra stia raccogliendo meno frutti di quel che ci si aspettava: dopo due stagioni con il record positivo, ma che hanno fruttato premature eliminazioni nella post-season, lo scorso anno sono arrivate 12 vittorie a fronte di 20 sconfitte spaventando una piazza abituata a stare nell’élite. La partenza di Candace Parker è stata scioccante e non ha dato modo al front office di riflettere sul futuro, ma in questo 2022 le cose sembrano essere cambiate. Sono arrivate via trade Katie Lou Samuelson (da Seattle) e Chennedy Carter (da Atlanta) in cambio rispettivamente di Gabby Williams ed Erica Wheeler; le firme delle free agent Jordin Canada e Liz Cambage hanno dato speranza verso una nuova attitudine di gioco. Ad orchestrare la manovra delle Sparks ci penserà in primis Nneka Ogwumike, bandiera della franchigia e desiderosa di tornare ad essere parte di un gruppo in lotta per il titolo WNBA.

Roster

Amy ATWELL – Guardia

Lexie BROWN – Guardia

Rae BURRELL – Ala/Guardia

Liz CAMBAGE – Centro

Jordin CANADA – Guardia

Chennedy CARTER – Guardia

Olivia NELSON-ODODA – Centro

Chiney OGWUMIKE – Ala/Centro

Nneka OGWUMIKE – Ala

Katie Lou SAMUELSON – Ala

Brittney SYKES – Guardia

Kristi TOLLIVER – Guardia

Jasmine WALKER – Ala

La Stella

Liz CAMBAGE: sembrerebbe ingeneroso non aver dato a Nneka Ogwumike questo ruolo, ma la ex giocatrice delle Las Vegas Aces ha il dente avvelenato nei confronti del mondo e il suo approdo a Los Angeles non è solo un modo per lei di avvicinarsi ad Hollywood. Non è una giocatrice come le altre, non solo per aver registrato il record di punti segnati in singola partita nella WNBA (53), ma per aver girato il mondo e aver dimostrato di essere all’altezza in ogni situazione, sebbene il suo carattere sopra le righe la limiti nel fare il salto definitivo. Nella passata stagione ha segnato 14.2 punti (con il 54.3% dal campo), preso 8.2 rimbalzi e stoppato di media 1.6 volte in 23.8 minuti; dalle sue dichiarazioni durante la pre-season e il conseguente cambio di divisa, Liz Cambage sembra pronta per la sua miglior stagione nella Lega.

Il Coach

Derek FISHER: deve ritrovare lo spirito che lo contraddistingueva quando militava nei Lakers, un giocatore in grado di fare giocate decisive in momenti altrettanto importanti. Sulla panchina delle Sparks si era presentato benissimo il primo anno, poi è calato fino ad un disastroso 2021 la cui perdita di Candace Parker gli ha parzialmente garantito un alibi; la mentalità vincente che risiede in una piazza come Los Angeles deve ritornare anche grazie ad un conoscitore come lui, di sicuro un altro fallimento non verrà scusato. Con un roster rinnovato e rinforzato, Derek Fisher potrà giocarsi le sue carte e ritrovare fin da subito i play-off, magari partendo dal secondo round.

La Possibile Sorpresa

Jordin CANADA: forse l’acquisizione più importante della pre-season per le rotazioni delle Sparks, una giocatrice giovane, ma già abituata a vincere – due titoli WNBA e una Commissioner’s Cup con le Seattle Storm – e con personalità da vendere sul parquet, poiché capace di catalizzare l’attenzione delle avversarie su se stessa per liberare le compagne. Il prodotto di UCLA chiude un cerchio ritornando proprio nella sua città natale, portando in dote una mentalità vincente e preparandosi a giocare una stagione in cui il suo non sarà un ruolo di secondo piano: infatti, avrà verosimilmente in mano le redini dettando i ritmi di gioco e trovando soluzioni differenti che coinvolgano tutte le compagne. Il suo compito sarà principalmente garantire stabilità ed equilibrio alla squadra, diventando la voce di coach Fisher sul campo.

Previsione

Non ci sono margini per ripetere un’altra annata fallimentare, perché una franchigia come le Los Angeles Sparks ha il dovere morale di stare in mezzo alle grandi della Lega. I play-off sono decisamente alla portata: l’idea è quella di registrare (senza troppi grattacapi) un record sopra il 50% e un numero di vittorie che si attesti intorno a venti, visto anche il valore del roster. Nneka Ogwumike, Liz Cambage e i nuovi innesti avranno il compito di scrivere un copione degno del miglior lungometraggio hollywoodiano, così da tornare a far splendere il sole nella torrida California.

MINNESOTA LYNX

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Una delle franchigie più vincenti (4 titoli a pari merito con Seattle e la defunta Houston) si appresta a chiudere l’ennesima stagione con un record positivo, piazzandosi di diritto tra le favorite. Dopo il 22-10 registrato nel 2021, Minnesota quest’anno vuole vincere subito ed il motivo è semplice: Sylvia Fowles – fresca di rinnovo annuale – ha annunciato il ritiro e nessuna è più motivata di lei nel voler alzare il titolo WNBA, quello che sarebbe il terzo della sua carriera. Intorno alla sette volte All-Star c’è una squadra ben costruita composta da un mix di giocatrici esperte ed altre in ascesa, pronte per raccogliere il testimone e trascinare il team in futuro. L’arrivo della veterana Angel McCoughtry assicura un altro elemento fondamentale a cementificare il rapporto tra i membri del roster; oltre a questa acquisizione sono arrivati i rinnovi di Bridget Carleton e Napheesa Collier (in recupero dalla gravidanza), oltre alla firma di Odyssey Sims, arrivata pochi giorni prima dell’inizio della regular season. Il front office ha deciso di tagliare – un po’ a sorpresa – alcune giocatrici chiave come Crystal Dangerfield e Layshia Clarendon, oltre alle scelte fatte al Draft.

Roster

Natalie ACHONWA – Ala

Rachel BANHAM – Guardia

Bridget CARLETON – Ala

Napheesa COLLIER – Ala

Damiris DANTAS – Ala

Sylvia FOWLES – Centro

Kayla MCBRIDE – Guardia

Angel MCCOUGHTRY – Ala/Guardia

Aerial POWERS – Ala/Guardia

Jessica SHEPARD – Ala

Odyssey SIMS – Guardia

La Stella

Sylvia FOWLES: se l’anagrafe non dicesse 1985, verremmo tutti ingannati dall’immensa eleganza (e tempestività) con cui la quattro volte difensore dell’anno spodesta ogni sorta di avversaria. Esperienza, carisma, leadership, talento e un palmarès da fare invidia alla maggior parte delle giocatrici presenti nella Lega, ma Fowles non giocherà il suo ultimo anno da comparsa e dimostrerà ancora una volta quanto la sua presenza sul parquet sia in grado di fare la differenza. Lo scorso anno ha saltato solo una partita, mentre nelle altre 31 giocate – con una media di 30.1 minuti – ha chiuso in doppia-doppia con 16.0 punti e 10.1 rimbalzi, aggiungendo 1.8 stoppate e 1.8 recuperi guadagnandosi meritatamente il premio di Defensive Player Of The Year.

Il Coach

Cheryl REEVE: una leggenda a Minneapolis, arrivata sulla panchina delle Lynx nel 2010 dopo dieci anni da assistente in WNBA con Charlotte, Cleveland e Detroit. Il primo anno è stato fallimentare, ma quel fallimento l’ha aiutata a diventare la head coach più vincente della storia: quattro titoli, tre volte miglior allenatrice dell’anno, sei finali giocate in sette stagioni (dal 2011 al 2017) e dal 2011 non è mai scesa sotto il 53% di vittorie durante la regular season, il che la rende l’allenatrice con la percentuale più alta di vittorie nella storia. Un’autentica istituzione che non desidererebbe altro se non salutare Sylvia Fowles vincendo l’ennesimo trofeo insieme a lei.

La Possibile Sorpresa

Aerial POWERS: dopo un primo anno con le Lynx giocato solo nella seconda metà a causa di un problema ai legamenti del pollice, il prodotto di Michigan State ha voglia di mettersi in mostra e ricoprire un ruolo di rilievo nelle rotazioni di Minnesota. Già vittoriosa nel 2019 con Washington, Powers desidera riconfermarsi anche alla corte di coach Reeve, la quale ha capito fin da subito il suo potenziale da giocatrice in uscita dalla panchina per spaccare in due la partita; una guardia tiratrice in grado di occupare anche lo spot di ala piccola nonostante mezzi fisici limitati (alta solo 175cm), non propriamente portata per difendere, ma di grande aiuto come bocca da fuoco secondaria per il quintetto e primaria per la second-unit.

Previsione

Lo scorso anno non sembravano all’altezza di poter stare tra le prime della classe, invece sono arrivate terze in regular season uscendo però subito al primo turno di play-off; in questa stagione saranno ancora una outsider tra le big della WNBA, ma con la volontà di arrivare fino in fondo per mantenere la promessa fatta alla loro superstar nella pre-season. Con moltà probabilità chiuderanno la stagione in top five vincendo oltre metà delle partite disputate: la corsa verso il titolo è incerta come non è mai stata prima, ma la vittoria di Chicago nel 2021 ha dimostrato quanto le motivazioni contino più di un roster colmo di superstar per sollevare il trofeo di campioni WNBA.

NEW YORK LIBERTY

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Tra le otto squadre fondatrici della WNBA e una delle tre ancora attive insieme a Sparks e Mercury. Le Liberty sono alla ricerca di continuità e nonostante abbiano raggiunto i play-off di un soffio nell’ultima stagione (12-20), non registrano un record positivo da quattro stagioni. Un rinnovamento quasi totale quello delle Liberty a partire dalla panchina dove è arrivata Sandy Brondello, allenatrice campione WNBA nel 2014 con Phoenix; sotto la Grande Mela è arrivata una giocatrice esperta come Stefanie Dolson – vincitrice del titolo con Chicago e medaglia d’oro nel 3×3 – ad accompagnare il rinnovo biennale di un tassello importante come Rebecca Allen. In una squadra di per sé già molto giovane si sono aggiunte Nyara Sabally (fuori tutta la stagione per infortunio) e Sika Kone (di cui la franchigia terrà i diritti senza però schierarla), oltre all’azzurra Lorela Cubaj ottenuta via trade dalle Seattle Storm. New York deve ancora trovare il suo posto nella Lega, perciò il front office ha puntato tutto su una head coach che non ha mai mancato l’appuntamento con la post-season, con la speranza di ritornare a sorridere come accadeva un tempo.

Roster

Rebecca ALLEN – Guardia

Lorela CUBAJ – Ala/Centro

Stefanie DOLSON – Centro

Asia DURR (AD) – Guardia

Natasha HOWARD – Ala

Sabrina IONESCU – Guardia

Betnijah LANEY – Guardia/Ala

Michaela ONYENWERE – Ala

Didi RICHARDS – Guardia/Ala

Sami WHITCOMB – Guardia

Jocelyn WILLOUGHBY – Ala/Guardia

Han XU – Centro

La Stella

Sabrina IONESCU: la prima scelta assoluta del Draft 2020 e nella storia della franchigia – mai prima di allora avevano chiamato con la numero 1 – dopo aver registrato record su record nei suoi anni al college è ancora alla ricerca della prima fiammata in WNBA. Il suo anno da rookie si è disputato nella bolla ed è durato appena tre partite a causa di un infortunio alla caviglia; quello da sophomore l’ha vista conquistare i play-off registrando 11.7 punti, 5.7 rimbalzi e 6.1 assist di media (in 30 minuti), senza però riuscire a tirare fuori quella leadership che ad Oregon faceva letteralmente impazzire gli spettatori presenti a palazzo. Alla corte di una nuova allenatrice e più consapevole dei propri mezzi, Ionescu è chiamata ad assumere quel ruolo di star che le calza a pennello nonostante la giovane età.

Il Coach

Sandy BRONDELLO: dopo aver scritto alcune pagine interessanti del basket femminile in Australia è giunta negli Stati Uniti senza però trovare la stessa fortuna. Nel suo futuro era scritto un brillante futuro in qualità di allenatrice, non prima di aver fatto la giusta gavetta: sei anni da assistente tra San Antonio e Los Angeles prima dell’approdo come head coach in quel di Phoenix. Sandy non ha mai mancato l’appuntamento con i play-off nella sua carriera, conquistando anche il titolo WNBA nel 2014; la sconfitta alle Finals dello scorso anno l’ha convinta ad accettare una nuova sfida, così ha sposato la causa di New York portando la sua pallacanestro nella Grande Mela.

La Possibile Sorpresa

Asia DURR (AD): tra le tante giocatrici presenti nel roster delle Liberty, il nome di Asia Durr potrebbe certamente essere uno degli ultimi a cui pensare, ma la sua storia merita di trovare spazio. Scelta con la numero 2 al Draft del 2019, Durr ha disputato una discreta stagione da rookie prima di affrontare un doloroso calvario: nel 2020 contrae il Covid-19 ed è costretta a saltare l’intera stagione nella bolla anche per ragioni di sicurezza; lo scorso anno la situazione è peggiorata e la giocatrice, pesantemente segnata dal virus, non scende in campo e riflette sulla possibilità di ritirarsi. Il 2022 sembra l’anno giusto, perché AD è fuori pericolo e ha rimesso piede sul parquet; con queste motivazioni – certamente non da protagonista – potrà dare una grossa mano alla squadra (e a coach Brondello) con il suo talento.

Previsione

Il roster non sembra essere ancora all’altezza di affrontare una stagione con un record sopra il 50%, a dirla tutta le probabilità di qualificarsi alla post-season sono più basse del previsto. Non è da sottovalutare l’arrivo di un’allenatrice vincente come Sandy Brondello, di certo non abituata a mancare l’appuntamento con i play-off; la qualità non manca alla squadra, ma serve nuova verve utile a far esplodere le tante scintille presenti. Mescolando gli ingredienti ed ottenendo una miscela omogenea, le Liberty potrebbero conquistare – a fatica – circa 15 vittorie, un bottino che consentirebbe loro di piazzarsi tra le settima e l’ottava posizione in classifica.

PHOENIX MERCURY

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Ripartire con il dente avvelenato dopo la sconfitta in finale contro Chicago è la prassi per una squadra come le Mercury, abituata a stare al top sin dalla sua fondazione e che ha chiuso la scorsa stagione con un record di 19-13. Ad aggiungere ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato la detenzione (ingiusta) di Brittney Griner in territorio russo, motivo per cui Phoenix non ha nessuna intenzione di sbagliare in questa stagione. Alla guida del gruppo è arrivata la coach Vanessa Nygaard – alla prima esperienza come capo allenatrice – ma il front office ha subito cercato di renderle la vita semplice nonostante l’assenza di una delle migliori giocatrici al mondo: la firma della free agent Tina Charles – top scorer della scorsa stagione – si sposa alla perfezione con la trade che ha portato in Arizona la campionessa in carica Diamond DeShields. Sono stati rinnovati i contratti di Sophie Cunningham e di Kia Nurse (in attesa del suo ritorno dall’infortunio), oltre ad aver mantenuto intatto il resto della rosa guidata dalla sempreverde Diana Taurasi e dalle fedeli compagne Skylar Diggins-Smith e Brianna Turner.

Roster

Kristine ANIGWE – Ala/Centro

Tina CHARLES – Centro

Sophie CUNNINGHAM – Guardia

Diamond DESHIELDS – Guardia

Skylar DIGGINS-SMITH – Guardia

Brittney GRINER – Centro

Megan GUSTAFSON – Centro

Kia NURSE – Guardia

Shey PEDDY – Guardia

Diana TAURASI – Guardia

Sam THOMAS – Guardia/Ala

Brianna TURNER – Ala

La Stella

Diana TAURASI: non è un caso sia stata votata come G.O.A.T. (la più grande di sempre) dai fan della WNBA, perché Taurasi è senza ombra di dubbio la giocatrice più polarizzante, iconica e vincente della Lega. Alla soglia dei 40 anni ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di smettere, finché il fisico regge è pronta a giocare per un altro paio d’anni abbondanti; difficile darle torto visti i numeri che è in grado ancora di mettere in piedi: 15.2 punti, 4.4 rimbalzi e 4.9 assist di media a partita in sole 16 partite giocate a causa di un doppio infortunio subito a caviglia e piede, il quale l’ha tenuta fuori dal parquet nella seconda parte della stagione tornando però a pieno regime per giocare i play-off. Il suo ruolo – vista l’assenza di Griner – non può non essere quello di stella della squadra, un compito già ampiamento ricoperto lungo il corso della sua illustre carriera.

Il Coach

Vanessa NYGAARD: nella sua carriera da giocatrice ha avuto poca fortuna militando appena cinque stagioni in WNBA con scarsi risultati e girovagando per l’Europa tra Italia, Spagna e Germania. Nel 2022 farà il suo esordio come head coach dopo due anni sparsi di esperienza con San Antonio e Las Vegas, nel frattempo manterrà il suo impiego da capo allenatrice con Winward School (scuola privata nei pressi di Los Angeles). Iniziare il proprio cammino avendo tra le mani una delle squadre più forti della Lega è sia un onere sia un onore; certamente dovesse ottenere i risultati pronosticati, si presenterebbe con un ottimo biglietto da visita nella città di Phoenix.

La Possibile Sorpresa

Diamond DESHIELDS: definirla una sorpresa sarebbe quasi come declassare una giocatrice del talento di DeShields, ma essendo appena giunta in Arizona – dopo aver vinto il titolo WNBA con Chicago proprio in finale contro Phoenix – sarà un bell’oggetto del mistero per chiunque. La nativa di West Palm Beach ha cambiato aria per ritornare ad essere protagonista come un tempo e viste le caratteristiche, il suo profilo si sposa perfettamente con il resto di un quintetto già di per sé inarrestabile. La duttilità di Diamond le permette di essere fondamentale su entrambi i lati del campo: può fungere da scorer primario o secondario e la sua rapidità di piedi le permette di switchare e difendere su più ruoli; sebbene non sia il suo desiderio principale, la classe 1995 può anche guidare la second-unit regalando punti importanti in uscita dalla panchina.

Previsione

La squadra è forte anche senza Brittney Griner, ma è proprio dalla sua assenza che le ragazze ricaveranno le motivazioni per tornare a vincere un titolo che manca dal 2014. La finale persa lo scorso anno – ottenuta comunque con il quinto posto in regular season – brucia ancora e la stessa Diana Taurasi sa che avrebbero potuto dare di più per portare a casa il titolo; in questa stagione l’obiettivo minimo è portare a casa 20 vittorie, anche se con 25 si assicurerebbero uno dei primi due posti che da l’accesso direttamente alle semi-finali. Phoenix è una delle favorite principali al titolo e se il destino volesse riportare indietro Griner prima del tempo, non ci sarebbe alcuna discussione.

SEATTLE STORM

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One more year. La stagione delle Storm sarà all’insegna di questo slogan, un coro gridato dal pubblico verso Sue Bird dopo la sconfitta ai play-off contro le Mercury. Lei ha acconsentito a ritornare per un ultimo anno: la speranza di diventare una cinque volte campionessa WNBA (record all-time) le consente di spendere le ultime energie alla corte di coach Noelle Quinn; con Bird ritorna anche Breanna Stewart – per lei rinnovo annuale – a lungo corteggiata da tante squadre, ma ha preferito riprovarci a Seattle dopo l’infortunio che l’ha tenuta fuori durante la post-season. Persa Jordin Canada, la franchigia dello stato di Washington ha scambiato Katie Lou Samuelson ottenendo Gabby Williams; inoltre ha rinnovato due componenti chiave come Mercedes Russell (triennale) e Jewell Loyd (biennale), quest’ultima cresciuta in maniera esponenziale anche nel clutch time nel corso della scorsa annata. Infine l’innesto di qualità (ed esperienza) arrivato dalla pre-season è certamente Briann January: l’ex playmaker delle Connecticut Sun era il tassello mancante sui due lati del campo utile a completare un roster già competitivo.

Roster

Sue BIRD – Guardia

Reshanda GRAY – Guardia

Briann JANUARY – Guardia

Jantel LAVENDER – Ala

Jewell LOYD – Guardia

Ezi MAGBEGOR – Centro

Epiphanny PRINCE – Guardia

Mercedes RUSSELL – Centro

Breanna STEWART – Ala

Stephanie TALBOT – Ala

Gabby WILLIAMS – Ala

La Stella

Breanna STEWART: non servono presentazioni alla giocatrice più forte del pianeta, capace di tornare migliore di prima dopo la rottura del tendine d’Achille. Averla in squadra è quasi certamente sinonimo di vittoria: infatti, non è un caso se l’infortunio che l’ha tenuta fuori nella parte cruciale della scorsa stagione sia coinciso con la prematura eliminazione delle Storm ai play-off. Nelle 28 partite disputate l’anno passato ha messo a referto 20.3 punti di media, 9.5 rimbalzi, 2.7 assist, 1.2 recuperi e 1.8 stoppate in 33.4 minuti; interprete fenomenale su entrambi i lati del campo, a 28 anni ha già sollevato qualsiasi trofeo fosse possibile vincere e in questo 2022, con la nascita della figlia, ha una motivazione extra per tornare sul parquet a dominare.

Il Coach

Noelle QUINN: da giocatrice era considerata una discreta role-player e durante la sua carriera – durata dodici stagioni – ha cambiato cinque squadre. A Seattle però ha lasciato le radici vincendo il titolo nel 2018 e diventando assistente allenatrice l’anno successivo; nel 2020 assume il ruolo di Associate Head Coach in seguito ai problemi di salute di Dan Hughes, il quale all’inizio della scorsa stagione è costretto a ritirarsi lasciando tutto nelle mani di Quinn. Il suo primo anno da capo allenatrice è stato più che positivo, terminato anzitempo anche a causa dell’infortunio di Stewart; il ritiro di Sue Bird a fine stagione potrebbe essere la motivazione in più per tornare a vincere il titolo.

La Possibile Sorpresa

Briann JANUARY: cintura nera di karate, il suo modo di aggredire gli attaccanti la rendono una dei migliori difensori della Lega; veterana alla quattordicesima stagione in WNBA e vincitrice del titolo nel 2012. Dopo i due anni trascorsi nel Connecticut ha firmato da un contratto con le Storm: a 35 anni si è tolta anche la soddisfazione di vincere l’Eurolega, ma il suo approdo a Seattle testimonia la volontà di voler vincere un altro titolo prima dell’imminente ritiro. Selezionata per ben sette volte nei quintetti All-Defensive (5 volte nel primo, 2 volte nel secondo), la nativa di Spokane potrà giocare al fianco di Breanna Stewart e Sue Bird: con quest’ultima andrà a formare un tandem (sul parquet) o una staffetta a seconda delle necessità di coach Quinn. Il suo apporto difensivo sarà di grande aiuto al frontcourt aprendo di conseguenza voragini per i contropiedi delle compagne.

Previsione

Le Seattle Storm sono abituate ad essere il top di gamma in WNBA, ma dovranno pensare al dopo Sue Bird e assicurare una squadra competitiva a Breanna Stewart per non perderla nel prossimo futuro. Anche nel 2022 si distingueranno nuovamente come una delle migliori franchigie della Lega – probabilmente ottenenendo un’altra stagione vincente da oltre 20 vittorie – ma gli interrogativi sull’avvenire sono davvero molti. Dalla parte delle gialloverdi c’è un pubblico caldo, pronto a sostenere le ragazze in qualsiasi momento come testimoniano i tanti abbonamenti venduti: alla Climate Pledge Arena sognano però di vedere Sue alzare quel trofeo per la quinta ed ultima volta.

WASHINGTON MYSTICS

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Conclusa la stagione con il record 12-20 al pari di New York Liberty e Los Angeles Sparks, Washington ha mancato l’accesso ai play-off guadagnando però la prima scelta nella lottery del Draft. Il front office ha preferito scambiare questa opportunità con Atlanta – in possesso della numero tre e della quattordici – per scegliere Shakira Austin, anello mancante nell’esiguo roster delle Mystics e che già ad Ole Miss ha mostrato lampi di grande talento. Il rinnovo di Hines-Allen ben si sposa con il tanto agognato ritorno sul parquet di Elena Delle Donne, fuori da due stagioni a causa dei continui problemi di salute e fisici che l’hanno perseguitata; la nota romantica nella composizione della squadra che giocherà la stagione 2022 è l’ingaggio della giapponese Rui Machida, protagonista assoluta con la sua nazionale nell’ultima Olimpiade giocata in casa. Guidate da un allenatore esperto come Mike Thibault, le Washington Mystics vogliono uscire dal periodo di tormenti e sfortune – da segnalare anche il ritorno di Alysha Clark dopo quasi due anni di inattività – ottenendo nuovamente i play-off, una costante sotto l’egida del coach più anziano della WNBA.

Roster

Ariel ATKINS – Guardia

Shakira AUSTIN – Centro/Ala

Katie BENZAN – Guardia

Alysha CLARK – Ala

Natasha CLOUD – Guardia

Elena DELLE DONNE – Ala/Guardia

Tianna HAWKINS – Ala

Myisha HINES-ALLEN – Ala

Rui MACHIDA – Guardia

Shatori WALKER-KIMBROUGH – Guardia

Elizabeth WILLIAMS – Centro/Ala

La Stella

Elena DELLE DONNE: se la fortuna la assisterà, rivedremo finalmente sul parquet (e a pieno regime) una delle giocatrici più talentuose della Lega. Capace di ricoprire tutti i ruoli in campo grazie ad un fisico statuario e ad un ball-handling eccezionale, Delle Donne è diventata l’anima delle Mystics dentro e fuori dal campo. Fuori da due stagioni, combatte da sempre contro la malattia di Lyme e la sua assenza nella bolla fu proprio per evitare di contrarre il Covid e peggiorare la sua situazione; tuttavia è rimasta fuori anche lo scorso anno a causa di vari problemi fisici che hanno rischiato di compromettere la sua carriera. Superati ormai da un pezzo i 30 anni, Elena ora si sente in forma e pronta a riprendere in mano la sua vita: il primo obiettivo che ha deciso di porsi è ritornare a stare bene giocando a basket, il successo arriverà di conseguenza.

Il Coach

Mike THIBAULT: il coach più anziano della WNBA compierà 72 anni a stagione probabilmente già ultimata, ma rimane un’istituzione non solo nella capitale quanto per la pallacanestro nel suo complesso. In attività da oltre 40 anni, Thibault ha vinto da assistente dei Lakers due titoli NBA (1980 e 1982); in seguito ha avuto il piacere di lavorare al fianco di sua maestà aerea Michael Jordan ai Chicago Bulls. Dai primi anni duemila ha sposato la causa del basket femminile allenando Connecticut per dieci stagioni e iniziando nel 2022 la decima con Washington, con cui tre anni fa ha anche conquistato il suo primo e unico titolo dopo i tre premi di allenatore dell’anno.

La Possibile Sorpresa

Shakira AUSTIN: sebbene il suo college non fosse tra i più in voga, lo era certamente il suo nome, una costante sui taccuini dei front office della WNBA. Scelta con la numero tre al Draft sono state riposte in lei parecchie aspettative: l’idea è quella di metterla al fianco delle giocatrici più esperte del roster per trasforma in una vera e propria star. Al pari di Elena Delle Donne è la giocatrice più alta del roster (196cm), ma con undici anni di meno e zero problemi fisici, perciò il passaggio del testimone appare ancora più chiaro anche agli occhi dei tifosi. Austin è una giocatrice d’area, rapida nei movimenti nel pitturato e nel gioco in post; negli ultimi due anni ad Ole Miss ha anche iniziato a tirare da fuori, caratteristica che l’ha proiettata in alto nei mock Draft. Abile nel tagliafuori e a leggere le giocate avversarie, ha tutte le carte in regola per essere la matricola più interessante.

Previsione

Non sarà facile conquistare i play-off quest’anno vista la concorrenza e dovendo lottare con una rosa che potrebbe perdere pezzi nel corso della stagione. Saranno da valutare l’impatto nella Lega di Machida e Austin oltre alla tenuta fisica di Delle Donne e Clark: se queste riusciranno a mantenere uno stato di forma decente per almeno due terzi dell’anno, Washington potrà mettere i bastoni tra le ruote di qualsiasi avversaria. Le incognite nella capitale sono tante per prendersi la briga di fare previsioni, perciò la loro stagione dovrà essere ragionata giorno dopo giorno; nella migliore delle ipotesi migliorare il record dell’anno passato sarebbe un’ottimo modo di ricominciare.

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