Khalifa Diop e Ismael Kamagate schiacciata 2022
Rocking the rim (Gran Canaria - Yoann Guerini/Paris Basketball)

Volare con Khalifa Diop e Ismaël Kamagate

Anatomia di due dei talenti più talentuosi d'Europa tra i lunghi, e non solo.

Negli ultimi anni l’EuroCup sta regalando sfide emozionanti che vanno oltre la semplice rivalità o l’obiettivo di disputare l’EuroLega nella stagione successiva. Le compagini mettono in mostra il frutto del loro lavoro estivo e coccolano i propri talenti a cui far spiccare il volo. Khalifa Diop e Ismaël Kamagate, però, sono già usciti dal bozzolo, e non è un caso che siano stati scelti rispettivamente con la numero trentanove e con la numero quarantasei durante l’ultimo NBA Draft.

Dopo essersi portati a casa i favori di Cleveland Cavaliers e Denver Nuggets, oggi hanno la possibilità di trascinare Gran Canaria e Paris Basketball verso la vittoria dell’EuroCup. Un solo anno di differenza, stesse misure e stessa stazza, condividono il ruolo sul campo da pallacanestro e hanno entrambi una forte personalità. Legati al club che li ha lanciati nel professionismo, è la sfida tra due giocatori così simili che sembrano essere usciti dallo stesso stampo.

Chi è Khalifa Diop?

Le Canarie sono uno scenario avveniristico per un ragazzo nato nel 2002, il quale però non ha nessuna intenzione di trascorrere le giornate in spiaggia. La sua dedizione per il lavoro in palestra ha come unico obiettivo quello di portare il più presto possibile un po’ della sua Africa in NBA. Nella passata stagione, Khalifa Diop si è distinto come uno dei migliori giovani sia a livello nazionale – portandosi a casa una selezione nel quintetto degli under – sia a livello continentale – vincendo il premio di Rising Star -, confermando i miglioramenti fatti in questi cinque anni in terra iberica.

Nonostante la giovane età, il nativo di Guereo stupisce per il tipo di leadership e carisma mostrato sul parquet. Se il giallo di Gran Canaria gli serve per far splendere il suo gioco al fianco dei compagni, è il verde speranza del Senegal a trasformarlo in un potenziale go-to-guy, come accaduto in occasione dell’argento conquistato ai FIBA U18 African Championship o al Mondiale U19 disputato in Lettonia.

In campo, la sua dimensione come realizzatore non va oltre gli ultimi quattro metri dell’area. Sebbene abbia sviluppato un interessante jumper dalla media distanza che non permette ai difensori di battezzarlo, il senegalese preferisce di gran lunga esibirsi in conclusioni sopra al ferro tra lob pass e schiacciate di potenza. Nonostante una fisicità importante, infatti, la sua rapidità nello scivolamento gli permette di essere devastante sui pick and roll da bloccante e da rollante, così da creare un continuo mismatch con il centro avversario che deve anticiparlo nella giocata per non finire posterizzato.

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All eyes on Khalifa (7DAYS EuroCup)

La metà campo difensiva è dove si trova più a suo agio, ma non bisogna farsi ingannare dalla stazza, immaginandolo solo come un lungo monodimensionale. Khalifa Diop muove i piedi come pochi altri nel suo ruolo e questo lo aiuta sia a tenere testa alle guardie più propense alle penetrazioni sia ai big men specializzati nel gioco in post. Ciò che lo rende “one of a kind” è il suo timing nelle stoppate e nel fare box out, fondamentale quando di fronte a lui ci sono avversari più esperti a rimbalzo.

Attualmente le sue cifre tra Liga ACB ed EuroCup si equivalgono. In entrambe le competizioni trova spazio per circa 20 minuti alternandosi tra quintetto base e second-unit; agli 8.8 punti a partita – sommando i dati delle due competizioni – aggiunge 5.2 rimbalzi e quasi una stoppata di media con 10.35 alla voce valutazione.

I Cavaliers monitorano la situazione per portarlo al di qua del lago Erie, in un clima decisamente diverso – in termini atmosferici e di pubblico – rispetto a quello di Las Palmas. Date le premesse, perché Khalifa Diop non è stato ancora ritenuto pronto per indossare i panni di un giocatore NBA? Qui escono fuori i tre grandi interrogativi riguardanti il suo gioco, la sua leadership e la sua utilità.

Il classe 2002, in un contesto giovane come quello di Cleveland rischia pesantemente di veder arrestare la propria crescita facendo da backup ad un centro con caratteristiche molto simili alle sue; questo ci porta a riflettere su quale tipo di valore effettivo possa aggiungere in uscita dalla panchina e quanto questo possa infine incidere sulla sicurezza in se stesso. Diop ha certamente necessità di migliorare come passatore – magari affinando la tecnica sullo short roll – e mettere su un tiro da tre punti anche solo in situazioni di pick and pop. Infine, i ritmi elevati dall’altra parte dell’Oceano metteranno in discussione la sua difesa perimetrale e la sua capacità nell’affrontare gli avversari uno contro uno, specie se parliamo di pari ruolo.

Khalifa Diop gioca in EuroCup 2022/2023
Future Cavs (CB Gran Canaria)

Chi è Ismaël Kamagate?

Per questo classe 2001 possiamo scomodare Enrico di Navarra e appropriarci della sua celebre frase “Parigi val bene una messa”. Nonostante le origini ivoriane, Kamagate è un parigino nato e cresciuto nel 19° arrondissement che non ha esitato due volte a lasciare il calcio in favore della pallacanestro; questa sua decisione lo ha portato in poco tempo sulla cima della torre, e notarlo non è stato poi così difficile. Le giovanili, la serie cadetta e il debutto in Pro A sono solo tappe per arrivare alla bigger picture; proprio per questo nessuno si è meravigliato nel vedere il suo gioco crescere esponenzialmente e portarlo in sole due stagioni a giocare due All-Star Game e al premio di miglior difensore del campionato.

Quest’anno si sta rivelando una delle sorprese più interessanti in EuroCup, dove il suo Paris Basketball è alla prima partecipazione. Possibile, dunque, che il suo nome segua proprio quello del suo prossimo avversario tra i premiati come astro nascente della competizione. La folta concorrenza nel ruolo di centro lo ha un po’ escluso dal giro della nazionale francese, ma questo non gli ha certamente abbassato l’autostima e la voglia di chiacchierare.

Atletismo sfrenato e una capacità innata di volare sono due delle caratteristiche che balzano subito agli occhi quando lo si vede giocare. Il gioco offensivo di Kamagate, però, non si sviluppa sui lob pass nati da pick and roll, perché il francese preferisce agire da tagliante e utilizzare ghost screen per mandare fuori giri il suo avversario. A differenza di molti pari ruolo non ha problemi a ricevere palla e decidere quale destino debba avere la sua azione: grazie alle proprietà di palleggio può battere un difensore più lento in uno contro uno oppure sfruttare la mobilità dei piedi per giocare in post e chiudere con un semi-gancio. Il lavoro svolto nelle ultime due estati è servito per aggiungere all’arsenale di colpi anche tiri in fadeaway e dal palleggio, oggi ancora facili da battezzare ma decisamente spendibili in futuro.

Ismael Kamagate schiaccia contro l'Hapoel Tel Aviv in EuroCup
All eyes on Isma (7DAYS EuroCup)

La difesa di Kamagate off the ball è efficace se aiutata da un compagno, mentre on ball – perimetrale o in post – fa invece affidamento alle lunghe leve per stoppare o sporcare il tentativo dell’avversario. Sotto i tabelloni è difficile trovargli un difetto che non si possa aggiustare, specialmente perché la sua scelta di tempo lo aiuta là dove non arrivano gli altri e questo lo rende una minaccia a rimbalzo, soprattutto in attacco.

Come per Diop, anche il parigino si divide equamente i compiti tra EuroCup e campionato: in circa 25 minuti di gioco mette a referto 10.4 punti di media, aggiungendo 8.5 rimbalzi e 1.7 stoppate per una valutazione di 18.7. Nonostante il dato sugli assist non sia degno di nota, il classe 2001 è un passatore decisamente sottovalutato per il ruolo.

Prima di portarlo in cima al Grand Canyon, i Nuggets stanno cercando il modo perfetto per non traumatizzarlo vista la sostanziale differenza tra le bellezza del Colorado e quelle di Parigi. Battute a parte, qual è il vero motivo per cui Ismaël non è ancora a tutti gli effetti un giocatore NBA? I fattori principali sono di sicuro l’inesperienza, la sua natura grezza e la fisicità. In un contesto come Denver ha cucito addosso il ruolo di backup di Nikola Jokic; tuttavia, gli ambiziosi obiettivi posti dal front office non permettevano ad un giocatore così inesperto di poter sostenere un minutaggio concreto nelle rotazioni di coach Mike Malone.

Difensore con margine per diventare uno dei migliori della Lega, ma dotato di un’impulsività tale che ad un livello più alto può portarlo a commettere qualche fallo di troppo mettendo in difficoltà la squadra. Inoltre, Kamagate tende a soffrire i contatti con avversari di stazza maggiore e contro corpi ultrasviluppati il rischio è di vederlo presto fuori dai giochi. Tecnicamente sembra essere già un passo avanti ad altri centri anche senza un tiro da tre punti, questo grazie al suo ball handling e al gioco lontano dalla palla. Nonostante ciò, va testato in contesti più probanti e all’interno di un roster con ambizioni maggiori.

Ismael Kamagate con il Paris nel 2022/2023
Non solo Wembanyama in Francia (Jérémy Debeuré/Paris Basketball)

Kamagate e Diop, Drafted & Stashed

Gran Canaria e Paris Basketball hanno poche chance di risultare rilevanti nei rispettivi campionati nazionali, dove altre compagini rubano la scena anche grazie a budget più cospicui. In ambito continentale, però, la sinfonia è differente ed entrambe possono giocarsi le proprie carte per conquistarsi un posto tra le grandi d’Europa per la stagione 2023/2024.

Gran Canaria occupa il primo posto nel Gruppo B di EuroCup con un record di 10-2 ed è l’unica squadra ad essere già qualificata per la fase ad eliminazione diretta. Parigi, invece, si trova due posizioni più sotto con un record di 8-4 e una vittoria nello scontro con gli spagnoli li porterebbe ad uno storico passaggio del turno. L’impatto sui due lati del campo di Khalifa Diop e Ismaël Kamagate potrebbe essere l’ago della bilancia che deciderà la sfida tra le due rivali, ma questo duello – già andato in scena nella gara di andata -, non sarà certo l’ultimo tra i due centri.

Draftati e lasciati altrove a fare esperienza in attesa di poter essere sfruttati a dovere nella pallacanestro d’oltreoceano, entrambi potrebbero rimanere una stagione in più qui in Europa. Uno scenario possibile solamente con le avances di squadre partecipanti alla prossima Eurolega, che metterebbe d’accordo anche le franchigie NBA in possesso dei loro diritti.

Nella sfida di questa sera, Jaka Lazovic e Will Weaver chiederanno ai rispettivi pupilli di sfruttare le debolezze dell’avversario. La gara d’andata aveva visto Diop e Kamagate condividere il parquet per pochi minuti a causa dei numerosi falli commessi, finendo per annullarsi vicendevolmente. Tuttavia, avendo qualcosa in più da giocarsi dei semplici due punti in classifica, Gran Canaria e Paris Basketball avranno modo di utilizzare i loro centri come perni dei gameplan, esaltandone i pregi e nascondendone i difetti. Sin dalla palla a due sarà interessante vedere il senegalese ed il francese sfidarsi a distanza in uno showcase di voli sopra al ferro.

Dagli Stati Uniti, le franchigie osserveranno interessate pensando a quando e come impiegare i loro investimenti fatti al Draft. I Cleveland Cavaliers potrebbero anche pensare di spedire la loro trentanovesima scelta in un contesto meno esigente in cambio dell’ennesimo tassello utile a ritornare contendente in una Eastern Conference sempre più agguerrita, mentre i Denver Nuggets hanno speso la loro quarantaseiesima scelta per rimediare alle prestazioni di un DeAndre Jordan ormai sul viale del tramonto, migliorare la difesa nel pitturato e provare una soluzione che preveda in campo contemporaneamente Jokic e quello che dovrà essere il suo sostituto.

Dove vedremo in futuro il duello tra due dei lunghi più talentuosi del Vecchio Continente, ancora non ne abbiamo la certezza. Che esso sia in EuroCup, EuroLega o NBA, comunque, Khalifa Diop ed Ismaël Kamagate si daranno senza dubbio appuntamento ad alta quota.

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